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Kengo Kuma – Domino 3.0 Generated Living Structure
Domino 3.0 Generated living Structure di Kengo Kuma trasforma i tronchi feriti dalla tempesta Vaia in architettura generativa. Al Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme, natura e tecnologia si intrecciano in un simbolo di resilienza e futuro
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA
Domino 3.0: Generated Living Structure
Dalla ferita alla forma. Kengo Kuma e l’architettura che rigenera
a cura di Roberto Daprà e Elio Vanzo
Cavalese (TN), Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme
La mostra ospitata al Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme a Cavalese (TN) si presenta come un esempio emblematico di sperimentazione architettonica capace di intrecciare ricerca tecnologica e responsabilità ecologica.
Al centro, l’installazione Domino 3.0: Generated Living Structure, ideata dall’architetto giapponese Kengo Kuma e già presentata alla Biennale di Architettura di Venezia 2025, nasce dal recupero di un materiale segnato da una catastrofe naturale: il legno degli alberi sradicati dalla Tempesta Vaia nell’ottobre 2018, lasciati a giacere sul terreno della foresta.
Ogni tronco è stato sottoposto a una scansione tridimensionale che ne ha registrato morfologia e imperfezioni. I dati digitali, elaborati da algoritmi generativi e sistemi di intelligenza artificiale, hanno permesso di riassemblare gli elementi in una configurazione armoniosa e coerente con l’ambiente naturale, senza comprometterne la stabilità. La progettazione ha previsto l’inserimento di giunzioni flessibili, realizzate con stampa 3D, capaci di reagire al movimento e di adattarsi alle sollecitazioni. Grazie a questi innesti, i tronchi si connettono delicatamente, dando vita a una struttura vivente e adattiva, in cui la rigidità del legno si trasforma in un sistema dinamico e relazionale.
Il significato dell’opera si colloca al crocevia tra memoria e innovazione. Domino 3.0: Generated Living Structure non si limita a sublimare la ferita ambientale, ma la trasforma in un dispositivo architettonico che interroga la società contemporanea. Gli alberi segnati dalla tempesta diventano manifesto di un’idea radicale, secondo cui la tecnologia non deve separare l’uomo dalla natura, bensì ricondurlo ad essa. L’installazione propone un modello di architettura generativa che integra algoritmi, artigianato e materiali naturali, ribaltando la logica della standardizzazione tipica del modernismo.
Il richiamo al celebre sistema “Dom Ino” di Le Corbusier è evidente, ma qui la modularità non si fonda su elementi astratti e replicabili: ogni tronco è irripetibile, portatore di una storia e di una ferita. La struttura diventa così un organismo aperto, capace di crescere e adattarsi, dove la memoria del legno incontra l’intelligenza artificiale e la stampa 3D. Domino 3.0: Generated Living Structure si configura come un laboratorio di architettura relazionale, in cui materia naturale e tecnologia si intrecciano per generare nuove forme di abitare.
Esposta a Cavalese, nel cuore della Val di Fiemme, l’opera assume un valore ulteriore restituendo alla comunità locale un frammento della propria storia trasformato in linguaggio architettonico e culturale. La Magnifica Comunità di Fiemme, attraverso questa esposizione, diventa interprete di un messaggio universale, in cui la resilienza alpina si traduce in paradigma di rigenerazione che parla al mondo intero.
Domino 3.0: Generated Living Structure
Dalla ferita alla forma. Kengo Kuma e l’architettura che rigenera
a cura di Roberto Daprà e Elio Vanzo
Cavalese (TN), Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme
La mostra ospitata al Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme a Cavalese (TN) si presenta come un esempio emblematico di sperimentazione architettonica capace di intrecciare ricerca tecnologica e responsabilità ecologica.
Al centro, l’installazione Domino 3.0: Generated Living Structure, ideata dall’architetto giapponese Kengo Kuma e già presentata alla Biennale di Architettura di Venezia 2025, nasce dal recupero di un materiale segnato da una catastrofe naturale: il legno degli alberi sradicati dalla Tempesta Vaia nell’ottobre 2018, lasciati a giacere sul terreno della foresta.
Ogni tronco è stato sottoposto a una scansione tridimensionale che ne ha registrato morfologia e imperfezioni. I dati digitali, elaborati da algoritmi generativi e sistemi di intelligenza artificiale, hanno permesso di riassemblare gli elementi in una configurazione armoniosa e coerente con l’ambiente naturale, senza comprometterne la stabilità. La progettazione ha previsto l’inserimento di giunzioni flessibili, realizzate con stampa 3D, capaci di reagire al movimento e di adattarsi alle sollecitazioni. Grazie a questi innesti, i tronchi si connettono delicatamente, dando vita a una struttura vivente e adattiva, in cui la rigidità del legno si trasforma in un sistema dinamico e relazionale.
Il significato dell’opera si colloca al crocevia tra memoria e innovazione. Domino 3.0: Generated Living Structure non si limita a sublimare la ferita ambientale, ma la trasforma in un dispositivo architettonico che interroga la società contemporanea. Gli alberi segnati dalla tempesta diventano manifesto di un’idea radicale, secondo cui la tecnologia non deve separare l’uomo dalla natura, bensì ricondurlo ad essa. L’installazione propone un modello di architettura generativa che integra algoritmi, artigianato e materiali naturali, ribaltando la logica della standardizzazione tipica del modernismo.
Il richiamo al celebre sistema “Dom Ino” di Le Corbusier è evidente, ma qui la modularità non si fonda su elementi astratti e replicabili: ogni tronco è irripetibile, portatore di una storia e di una ferita. La struttura diventa così un organismo aperto, capace di crescere e adattarsi, dove la memoria del legno incontra l’intelligenza artificiale e la stampa 3D. Domino 3.0: Generated Living Structure si configura come un laboratorio di architettura relazionale, in cui materia naturale e tecnologia si intrecciano per generare nuove forme di abitare.
Esposta a Cavalese, nel cuore della Val di Fiemme, l’opera assume un valore ulteriore restituendo alla comunità locale un frammento della propria storia trasformato in linguaggio architettonico e culturale. La Magnifica Comunità di Fiemme, attraverso questa esposizione, diventa interprete di un messaggio universale, in cui la resilienza alpina si traduce in paradigma di rigenerazione che parla al mondo intero.
14
dicembre 2025
Kengo Kuma – Domino 3.0 Generated Living Structure
Dal 14 dicembre 2025 al 27 settembre 2026
architettura
Location
Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme
Cavalese, Via Scario, (TN)
Cavalese, Via Scario, (TN)
Biglietti
Intero € 7,00
Over 65, studenti e tesserati FAI ridotto € 4,00
Under 15, disabili e accompagnatori - gratuito
Orario di apertura
Tutti i giorni dal 5 dicembre 2025 al 5 gennaio 2026:
10.00 – 12.00 / 15.00 – 18.30
Dal 9 gennaio al 26 aprile 2026:
venerdì, sabato e domenica
10.00 – 12.00 / 15.00 – 18.30
Giorni di chiusura: martedì
chiuso anche il 24, 25, 26 e il 31 dicembre 2024, il 1° gennaio e il 5 aprile 2026
Sito web
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