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La Belle Noiseuse (anteprima di un desiderio)
TURRIS EBURNEA nome d’arte della modella vivente professionista Mariangela Imbrenda espone la sua collezione privata frutto di quindici anni di posa dal 2010 al 2025. Stessa modella, numerosissimi punti di vista, tecniche, materiali differenti. Occasione unica di vedere dal vero numerosi Maestri.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dovendo, per necessità, rimanere a casa, questa estate, da metà giugno a circa la metà di agosto, ho avuto l'opportunità di vedere, vedere e rivedere squadernata davanti ai miei occhi e al mio cuore la mia casa istoriata, in parte, da alcuni dei frutti dei miei quindici anni in posa come modella vivente e fotografica professionista. Mi riferisco infatti ad una vera e propria piccola galleria d'arte creata involontariamente grazie a disegni, dipinti e fotografie donatimi, in totale libertà, da chi mi ha ritratta dal 2010 ad oggi.
Alcune di queste opere sono collocate sulle mie pareti domestiche e narrano, insieme alle altre non (ancora) esposte, la storia del mio corpo in posa. Una vicenda di carne, ossa, pelle ed anima di cui vado fiera e che difendo con estremo entusiasmo.
Vi sono innumerevoli modi di lottare per esistere e resistere: l'autoironia, spesso feroce e inclemente che parte da me e si indirizza a me, unitamente alla naturalezza delle mie emozioni, mi ha instillato la necessità di ringraziare quanti, dal 2010 ad oggi, sono passati per il mio corpo in posa disegnandolo, fotografandolo, dipingendolo, scolpendolo, creando cioè una e centomila me, ma mai nessuna. Trasferire la mia home gallery in una vera galleria d'arte, a Roma, la mia Roma, mi è parso l'unico modo gentile e sincero di rendere accessibile un patrimonio di quindici anni di differenti punti di vista, tecniche, formati, materiali, esperienze, passi avanti, mani sante, lacrime, sudori, miglioramenti, conquiste, affermazioni, evoluzioni, studi, progetti, pubblicazioni, ripensamenti, furie e furori…
In mostra, esposta, ci sono io, sempre io, infinitamente io, protagonista io, in dettaglio o per intero, a colori o in bianco e nero, ma questa volta sono io, la modella, ad esporre chi mi ha avuta come modella. Io espongo loro: nient'altro che le loro versioni di me in posa. Nient'altro che le loro versioni di come mi vedono o vorrebbero vedermi.
Ne risulta, o meglio, me lo auguro vivamente, una grande festa felice di gioia visiva, fisica, spirituale indescrivibile e che non può e non deve avere altre definizioni.
Il vecchio adagio sostiene che “vedere è sapere”: usciti dalla mia mostra tutti sapremo qualcosa in più perché vedremo uno stesso soggetto vivente “riprodotto” svariate volte nel tentativo di copiarlo, interpretarlo o semplicemente tradurlo ciascuno a suo modo. (Testo tratto dalle note scritte da Mariangela Imbrenda e TURRIS EBURNEA in occasione della mostra)
Alcune di queste opere sono collocate sulle mie pareti domestiche e narrano, insieme alle altre non (ancora) esposte, la storia del mio corpo in posa. Una vicenda di carne, ossa, pelle ed anima di cui vado fiera e che difendo con estremo entusiasmo.
Vi sono innumerevoli modi di lottare per esistere e resistere: l'autoironia, spesso feroce e inclemente che parte da me e si indirizza a me, unitamente alla naturalezza delle mie emozioni, mi ha instillato la necessità di ringraziare quanti, dal 2010 ad oggi, sono passati per il mio corpo in posa disegnandolo, fotografandolo, dipingendolo, scolpendolo, creando cioè una e centomila me, ma mai nessuna. Trasferire la mia home gallery in una vera galleria d'arte, a Roma, la mia Roma, mi è parso l'unico modo gentile e sincero di rendere accessibile un patrimonio di quindici anni di differenti punti di vista, tecniche, formati, materiali, esperienze, passi avanti, mani sante, lacrime, sudori, miglioramenti, conquiste, affermazioni, evoluzioni, studi, progetti, pubblicazioni, ripensamenti, furie e furori…
In mostra, esposta, ci sono io, sempre io, infinitamente io, protagonista io, in dettaglio o per intero, a colori o in bianco e nero, ma questa volta sono io, la modella, ad esporre chi mi ha avuta come modella. Io espongo loro: nient'altro che le loro versioni di me in posa. Nient'altro che le loro versioni di come mi vedono o vorrebbero vedermi.
Ne risulta, o meglio, me lo auguro vivamente, una grande festa felice di gioia visiva, fisica, spirituale indescrivibile e che non può e non deve avere altre definizioni.
Il vecchio adagio sostiene che “vedere è sapere”: usciti dalla mia mostra tutti sapremo qualcosa in più perché vedremo uno stesso soggetto vivente “riprodotto” svariate volte nel tentativo di copiarlo, interpretarlo o semplicemente tradurlo ciascuno a suo modo. (Testo tratto dalle note scritte da Mariangela Imbrenda e TURRIS EBURNEA in occasione della mostra)
13
dicembre 2025
La Belle Noiseuse (anteprima di un desiderio)
Dal 13 al 20 dicembre 2025
arte contemporanea
arte moderna
collettiva
fotografia
libri ed editoria
altro
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altro
Location
GALL’ART ROMA
Roma, Vicolo de' Bovari, 7, (RM)
Roma, Vicolo de' Bovari, 7, (RM)
Orario di apertura
Dalle 10:00 alle 20:00
Vernissage
13 Dicembre 2025, Dalle 18:00
Nei giorni successivi, la mostra è visitabile previo appuntamento
Autore
Autore testo critico






