Con "La Collezione Farsetti del Museo Ermitage" riprende la collaborazione tra la prestigiosa sede espositiva di San Pietroburgo ed il palazzo Ducale di Massa, grazie alla quale sono approdate sulle rive del Tirreno negli anni scorsi, tra l'altro, "I marmi degli Zar" e "L'adolescente" di Michelangelo.
La mostra illustra una delle raccolte di scultura più rilevanti nella storia del collezionismo privato.
Raccolta a Venezia dall’abate Filippo Farsetti, discendente da una famiglia di origine fivizzanese poi trapiantata a Massa, la collezione fu acquistata dallo Zar Paolo I tra il 1799 e il 1800.
Attraverso le sculture della collezione conservate al Museo Ermitage, per la maggior parte inedite in Italia, a cui si aggiungono due opere provenienti da collezione privata, la mostra offre uno spaccato significativo della scultura italiana dal Barocco alla “riscoperta” del classicismo.
Di particolare interesse, a parte le opere di Algardi e Bernini, sono le cinque sculture del carrarese Domenico Guidi, uno degli aiutanti principali di Gian Lorenzo Bernini, poi affermatosi, come scultore di straordinarie qualità, sia in Italia che in Francia, dove lavora tra l’altro nella reggia e nel parco di Versailles.
L’importanza della collezione, oltreché la sua notorietà già nella seconda metà del secolo XVIII, è testimoniata dallo studio approfondito che ne fece Antonio Canova negli anni della sua formazione. Al punto che l’esposizione in Italia, nel 1991, di una piccola parte della collezione avvenne all’interno di una mostra dedicata “Alle origini del Canova”.
