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La collezione Panza di Biumo in video
Il museo presenterà due video, dedicati alla Collezione Panza di Biumo girati dai registi Andrea Andreotti per FilmWork e Giampaolo Penco per Videoest
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Appuntamento d'eccezione per gli amanti dell'arte contemporanea al Mart, il Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento a Rovereto, il 24 maggio, nella sala conferenze, alle ore 17.
Il museo presenterà due video, dedicati alla Collezione Panza di Biumo girati dai registi Andrea Andreotti per FilmWork e Giampaolo Penco per Videoest.
Alla presentazione interverrà come ospite d'onore lo stesso collezionista Giuseppe Panza di Biumo.
Nel panorama internazionale, la collezione d'arte contemporanea di Giuseppe Panza di Biumo, dedicata prevalentemente ad artisti americani degli anni '80 e '90, rappresenta una delle realtà più interessanti del collezionismo italiano. Nuclei della collezione sono presenti proprio al Mart, ma anche in grandi musei degli Stati Uniti (il MOCA a Los Angeles e il Guggenheim a New York) oltre che in Svizzera, al Museo Cantonale di Lugano.
I video
Il primo video, Giuseppe Panza Di Biumo: Collezionista (60'), di Giampaolo Penco è stato realizzato nell'arco di 8 anni. Le riprese sono iniziate in occasione della mostra dedicata alla collezione Panza di Biumo al Mart di Trento nel 1996, e sono continuate nella nuova sede del Mart di Rovereto, dove la collezione Panza ha un ruolo importante. L'idea di Penco è stata quella di mostrare la collezione attraverso una serie di esposizioni in diverse città: oltre al Mart, il Museo Guggenheim di Venezia e quello di Bilbao, Gubbio, i nuclei presenti a Sassuolo, a Biumo, raccogliendo le testimonianze degli artisti che vi sono inclusi: da Lawrence Wiener a Phil Sims, Lawrence Carroll, Winston Roeth, e altri ancora,
Il video ricostruisce anche la storia personale di Panza di Biumo, pioniere del collezionismo contemporaneo, attraverso il racconto in prima persona.
Il secondo video, diretto da Andrea Andreotti per Film Work, si intitola L'Arte comprata - storie di grandi collezionisti: Giuseppe e Giovanna Panza di Biumo (23'), ed è il video "pilota" di una serie di 10 produzioni sull'arte intitolata "L'Arte comprata - storie di grandi collezionisti".
L'idea della serie - prodotta da Luca Dal Bosco per Film Work - è nata dalla volontà di stabilire una connessione fra le grandi collezioni e il grande pubblico. Una connessione che non si muove sui binari scientifici dell'analisi delle opere o sull'indagine storico artistica che in parte ne determina il valore, quanto piuttosto sul gusto del collezionista. La dimensione del racconto personale è la cifra dominante del lavoro, ed ha lo scopo di coinvolgere lo spettatore, fornendo al tempo stesso delle chiavi di lettura inconsuete.
Del documentario è disponibile anche una versione sottotitolata in inglese
La collezione
La collezione Panza di Biumo ha inizio con gli anni Cinquanta, con acquisizioni di tele di Mark Rothko, Franz Kline, Antoni Tàpies, Jean Fautrier.
Tra il 1960 e il 1962 entrano in collezione le opere della Pop Art: Lichtenstein, Oldenburg, Rosenquist, Segal; poi la Minimal Art di Robert Morris, Dan Flavin e Donald Judd e l'Arte Concettuale di Joseph Kosuth e Sol LeWitt. Alla fine degli anni Sessanta, la Land Art di James Turrell e Richard Long e, più di recente, la ricerca artistica tra gli anni Ottanta e Novanta.
Le scelte che fanno da filo conduttore della collezione hanno un taglio preciso: "Il ventesimo secolo - ha detto Giuseppe Panza - è diverso dagli altri perché è stata inventata l'arte astratta". Gli anni Ottanta e Novanta della collezione non sono, infatti, rappresentati dai celebrati esponenti della Transavanguardia figurativa internazionale.
I sette artisti presentati nell'attuale allestimento della collezione permanente del Mart sono tra le voci che, nelle scelte di uno dei più noti e appassionati collezionisti d'arte contemporanea, meglio interpretano lo sviluppo delle sperimentazioni visive, soprattutto americane, nello scorcio del secolo appena trascorso.
I lavori esposti sono il risultato di una ricerca rivolta al campo delle percezioni sensoriali: opere che comunicano su un piano mentale, lungo un percorso spirituale, innescando nello spettatore una concatenazione di stati d'animo.
Ricerche sulla forma e sui materiali: le monolitiche colonne di Ann Truitt, in legno monocromo o policromo; le sculture in metallo di Roni Horn e Julia Mangold, che lavorano con il piombo, l'alluminio, il rame, il ferro, l'acciaio. Ricerche sul colore, con particolare attenzione al monocromo, come nella pittura di Ann Appleby, Ruth Ann Fredenthal e Phil Sims.
Produzione
Film Work è dal 1988 nel campo della produzione documentaria di qualità. E' oggi una realtà conosciuta e apprezzata in Italia e all'estero. Film Work ha collaborato e collabora con tutti i network televisivi italiani pubblici e privati e con alcune fra le più prestigiose istituzioni culturali in Italia e all'estero come ad esempio: Triennale di Milano, Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, Centro di studi di architettura Andrea Palladio Vicenza, Palazzo Reale Milano, Paul Getty Trust, MoMa e Metropolitan Museum di New York, Stanford University di San Francisco.
Videoest
Giampaolo Penco, laureatosi in Lettere Moderne all' l'Università di Trieste, con una tesi in Storia nel Cinema, Penco si è specializzato il cinema diretto presso l'Association Varan di Parigi, sotto la guida di Jean Rouch and Nestor Almendros .
Regista televisivo dal 1983, dal 1990 è uno dei soci fondatori e il responsabile creativo della Videoest di Trieste. Ha scritto, diretto e prodotto numerosi film di tipo, storico, naturalistico, film pubblicitari, industriali e videoclip musicali. Ha realizzato inoltre numerosi cortometraggi nel mondo dell'arte, tra cui Da Samo a Basquiat per RAI SAT, Gillo Dorfles, pittore clandestino, e - nel 2004 - la sua ultima produzione Daniel Buren: un'opera in diretta, premiata al "Festival international du film d'art et pedagogique" a Parigi.
Il museo presenterà due video, dedicati alla Collezione Panza di Biumo girati dai registi Andrea Andreotti per FilmWork e Giampaolo Penco per Videoest.
Alla presentazione interverrà come ospite d'onore lo stesso collezionista Giuseppe Panza di Biumo.
Nel panorama internazionale, la collezione d'arte contemporanea di Giuseppe Panza di Biumo, dedicata prevalentemente ad artisti americani degli anni '80 e '90, rappresenta una delle realtà più interessanti del collezionismo italiano. Nuclei della collezione sono presenti proprio al Mart, ma anche in grandi musei degli Stati Uniti (il MOCA a Los Angeles e il Guggenheim a New York) oltre che in Svizzera, al Museo Cantonale di Lugano.
I video
Il primo video, Giuseppe Panza Di Biumo: Collezionista (60'), di Giampaolo Penco è stato realizzato nell'arco di 8 anni. Le riprese sono iniziate in occasione della mostra dedicata alla collezione Panza di Biumo al Mart di Trento nel 1996, e sono continuate nella nuova sede del Mart di Rovereto, dove la collezione Panza ha un ruolo importante. L'idea di Penco è stata quella di mostrare la collezione attraverso una serie di esposizioni in diverse città: oltre al Mart, il Museo Guggenheim di Venezia e quello di Bilbao, Gubbio, i nuclei presenti a Sassuolo, a Biumo, raccogliendo le testimonianze degli artisti che vi sono inclusi: da Lawrence Wiener a Phil Sims, Lawrence Carroll, Winston Roeth, e altri ancora,
Il video ricostruisce anche la storia personale di Panza di Biumo, pioniere del collezionismo contemporaneo, attraverso il racconto in prima persona.
Il secondo video, diretto da Andrea Andreotti per Film Work, si intitola L'Arte comprata - storie di grandi collezionisti: Giuseppe e Giovanna Panza di Biumo (23'), ed è il video "pilota" di una serie di 10 produzioni sull'arte intitolata "L'Arte comprata - storie di grandi collezionisti".
L'idea della serie - prodotta da Luca Dal Bosco per Film Work - è nata dalla volontà di stabilire una connessione fra le grandi collezioni e il grande pubblico. Una connessione che non si muove sui binari scientifici dell'analisi delle opere o sull'indagine storico artistica che in parte ne determina il valore, quanto piuttosto sul gusto del collezionista. La dimensione del racconto personale è la cifra dominante del lavoro, ed ha lo scopo di coinvolgere lo spettatore, fornendo al tempo stesso delle chiavi di lettura inconsuete.
Del documentario è disponibile anche una versione sottotitolata in inglese
La collezione
La collezione Panza di Biumo ha inizio con gli anni Cinquanta, con acquisizioni di tele di Mark Rothko, Franz Kline, Antoni Tàpies, Jean Fautrier.
Tra il 1960 e il 1962 entrano in collezione le opere della Pop Art: Lichtenstein, Oldenburg, Rosenquist, Segal; poi la Minimal Art di Robert Morris, Dan Flavin e Donald Judd e l'Arte Concettuale di Joseph Kosuth e Sol LeWitt. Alla fine degli anni Sessanta, la Land Art di James Turrell e Richard Long e, più di recente, la ricerca artistica tra gli anni Ottanta e Novanta.
Le scelte che fanno da filo conduttore della collezione hanno un taglio preciso: "Il ventesimo secolo - ha detto Giuseppe Panza - è diverso dagli altri perché è stata inventata l'arte astratta". Gli anni Ottanta e Novanta della collezione non sono, infatti, rappresentati dai celebrati esponenti della Transavanguardia figurativa internazionale.
I sette artisti presentati nell'attuale allestimento della collezione permanente del Mart sono tra le voci che, nelle scelte di uno dei più noti e appassionati collezionisti d'arte contemporanea, meglio interpretano lo sviluppo delle sperimentazioni visive, soprattutto americane, nello scorcio del secolo appena trascorso.
I lavori esposti sono il risultato di una ricerca rivolta al campo delle percezioni sensoriali: opere che comunicano su un piano mentale, lungo un percorso spirituale, innescando nello spettatore una concatenazione di stati d'animo.
Ricerche sulla forma e sui materiali: le monolitiche colonne di Ann Truitt, in legno monocromo o policromo; le sculture in metallo di Roni Horn e Julia Mangold, che lavorano con il piombo, l'alluminio, il rame, il ferro, l'acciaio. Ricerche sul colore, con particolare attenzione al monocromo, come nella pittura di Ann Appleby, Ruth Ann Fredenthal e Phil Sims.
Produzione
Film Work è dal 1988 nel campo della produzione documentaria di qualità. E' oggi una realtà conosciuta e apprezzata in Italia e all'estero. Film Work ha collaborato e collabora con tutti i network televisivi italiani pubblici e privati e con alcune fra le più prestigiose istituzioni culturali in Italia e all'estero come ad esempio: Triennale di Milano, Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, Centro di studi di architettura Andrea Palladio Vicenza, Palazzo Reale Milano, Paul Getty Trust, MoMa e Metropolitan Museum di New York, Stanford University di San Francisco.
Videoest
Giampaolo Penco, laureatosi in Lettere Moderne all' l'Università di Trieste, con una tesi in Storia nel Cinema, Penco si è specializzato il cinema diretto presso l'Association Varan di Parigi, sotto la guida di Jean Rouch and Nestor Almendros .
Regista televisivo dal 1983, dal 1990 è uno dei soci fondatori e il responsabile creativo della Videoest di Trieste. Ha scritto, diretto e prodotto numerosi film di tipo, storico, naturalistico, film pubblicitari, industriali e videoclip musicali. Ha realizzato inoltre numerosi cortometraggi nel mondo dell'arte, tra cui Da Samo a Basquiat per RAI SAT, Gillo Dorfles, pittore clandestino, e - nel 2004 - la sua ultima produzione Daniel Buren: un'opera in diretta, premiata al "Festival international du film d'art et pedagogique" a Parigi.
24
maggio 2005
La collezione Panza di Biumo in video
24 maggio 2005
presentazione
Location
MART – Museo di Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Rovereto, Corso Angelo Bettini, 43, (Trento)
Rovereto, Corso Angelo Bettini, 43, (Trento)
Biglietti
Intero: 8 € Ridotto: 5 €
Vernissage
24 Maggio 2005, ore 17
Autore



