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La struttura cromatica di Fanny Sanín
Tre decenni di evoluzione dell’artista (Bogotà 1938) nel campo dell’astrazione geometrica
Comunicato stampa
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I tre decenni rappresentati in questa mostra attestano l’evoluzione di Fanny Sanín (Bogotà 1938) nel campo dell’astrazione geometrica, a cui l’artista si è avvicinata con una coerenza, con un lavoro sistematico e persistente simile a quello di un matematico impegnato nel trovare soluzioni alle più complicate equazioni. E, come succede in questi processi, la natura elusiva di molte espressioni pare provocare una nuova riformulazione della loro validità.
L’artista coniuga le forme geometriche con le emozioni del colore, dando vita a creazioni che riflettono l’imago, fermata nella dimensione spazio-temporale, di un’idea preceduta da studi che la perseguono in un continuo divenire.
E questo divenire è l’essenza primigenia dell’opera della Sanín, che ne determina la sua grandezza, offrendo un’altra significativa immagine della ricchezza artistica e costituendo uno dei percorsi più rilevanti dell’astrattismo in Colombia.
La Sanín non è solamente architetto, ma è anche ingegnere del colore. La pittrice ricerca l’articolazione dei valori e dei toni, analizzando le cariche e pressioni create da infinite combinazioni, positive e negative, nel campo fisico ed in quello virtuale, nei quali il colore esiste per sé, indipendente da ogni altro elemento. Una tale razionalità può apparire fredda e calcolata. Tuttavia la sensibilità determina le trasformazioni ed il corso emozionale resi dalle entità cromatiche, come si può vedere chiaramente nella serie di studi preparatori per ogni dipinto.
Tali preoccupazioni possono sembrare futili, però, come pittrice, la responsabilità della Sanín è di scoprire l’invisibile. Lo fa con successo, alle volte reinterpretando il passato e reinventando il nuovo, come scrive nel catalogo il curatore Félix Angel, Direttore del Centro Culturale della Banca Interamericana per lo Sviluppo BID.
In Occasione dell’inaugurazione della mostra il curatore Félix Angel illustrerà l’opera ed il percorso artistico dell’artista Fanny Sanín.
L’artista coniuga le forme geometriche con le emozioni del colore, dando vita a creazioni che riflettono l’imago, fermata nella dimensione spazio-temporale, di un’idea preceduta da studi che la perseguono in un continuo divenire.
E questo divenire è l’essenza primigenia dell’opera della Sanín, che ne determina la sua grandezza, offrendo un’altra significativa immagine della ricchezza artistica e costituendo uno dei percorsi più rilevanti dell’astrattismo in Colombia.
La Sanín non è solamente architetto, ma è anche ingegnere del colore. La pittrice ricerca l’articolazione dei valori e dei toni, analizzando le cariche e pressioni create da infinite combinazioni, positive e negative, nel campo fisico ed in quello virtuale, nei quali il colore esiste per sé, indipendente da ogni altro elemento. Una tale razionalità può apparire fredda e calcolata. Tuttavia la sensibilità determina le trasformazioni ed il corso emozionale resi dalle entità cromatiche, come si può vedere chiaramente nella serie di studi preparatori per ogni dipinto.
Tali preoccupazioni possono sembrare futili, però, come pittrice, la responsabilità della Sanín è di scoprire l’invisibile. Lo fa con successo, alle volte reinterpretando il passato e reinventando il nuovo, come scrive nel catalogo il curatore Félix Angel, Direttore del Centro Culturale della Banca Interamericana per lo Sviluppo BID.
In Occasione dell’inaugurazione della mostra il curatore Félix Angel illustrerà l’opera ed il percorso artistico dell’artista Fanny Sanín.
04
dicembre 2007
La struttura cromatica di Fanny Sanín
Dal 04 dicembre 2007 al 31 gennaio 2008
arte contemporanea
Location
IILA – ISTITUTO ITALO-LATINO AMERICANO
Roma, Via Giovanni Paisiello, 24, (Roma)
Roma, Via Giovanni Paisiello, 24, (Roma)
Vernissage
4 Dicembre 2007, ore 19
Autore
Curatore