Un’occasione per riscoprire la tecnica della scagliola, che ebbe vasta diffusione nella realizzazione di altari in Lombardia e Canton Ticino tra '600 e '700.

I coloratissimi paliotti, che di primo acchito sembrano intarsi di marmo o “commessi fiorentini”, sono invece realizzati con la tecnica della scagliola intarsiata, un materiale gessoso, morbido, steso su lastre di supporto appositamente preparate. In Canton Ticino i soggetti religiosi lasciano spesso spazio a temi profani e decorativi di grande raffinatezza.



La collezione permanente rimarrà visitabile.



In numerose chiese della Svizzera italiana sono presenti arredi sacri in scagliola ad intarsio: frontali d’altare (paliotti), ma anche diversi altri oggetti di grande fascino e bellezza. Eseguiti con grande maestria secondo una particolare tecnica diffusasi rapidamente nel corso del Settecento, questi preziosi e coloratissimi manufatti venivano prodotti in tutta l’Italia settentrionale. La mostra illustra la produzione delle botteghe presenti in ambito ticinese, distintesi grazie a un linguaggio decorativo estroso e originalissimo, che abbina sacro e profano. Al pubblico vengono presentati per la prima volta alcuni tra i più bei paliotti originali, provenienti da diverse chiese locali, nonché i diversi modelli utilizzati per la produzione di questi arredi.