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L’arte di comunicare L’arte
Talk e seminari con protagonisti del sistema dell’arte.Il primo incontro della rassegna vede protagonista Valentina Tosoni con il talk dal titolo l’arte di comunicare l’arte, giornalista professionista e firma de “La Repubblica” dal 2012. Autrice del podcast “Storie dell’Arte” premiato da Artribune.
Comunicato stampa
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Talk e seminari con protagonisti del sistema dell’arte.
Il sistema dell’arte è una rete complessa e affascinante, fatta di molteplici figure: dall’artista al gallerista, dai curatori ai direttori di musei, dai collezionisti ai giornalisti. Ognuno con il proprio ruolo, contribuisce alla costruzione di senso e valore attorno all’opera d’arte. In questo panorama, la comunicazione e la divulgazione giocano un ruolo fondamentale: rendere accessibile il sapere, creare connessioni tra il pubblico e la cultura, raccontare l’arte nel suo divenire. In questo contesto, anche la tecnologia, se utilizzata con consapevolezza, può diventare uno strumento prezioso per ampliare la conoscenza e stimolare nuove forme di fruizione e riflessione. Il primo incontro della rassegna vede protagonista Valentina Tosoni con il talk dal titolo l’arte di comunicare l’arte, giornalista professionista e firma de “La Repubblica” dal 2012. Autrice del podcast “Storie dell’Arte” premiato da Artribune come Miglior Podcast Culturale del 2024. Tosoni porta la sua esperienza in un luogo come l’Accademia di Carrara, dove si studia e si sperimenta l’arte, tra passato e presente. Conoscere le dinamiche della comunicazione culturale, oggi più che mai, è indispensabile per comprendere le molteplici sfaccettature della conoscenza e del racconto artistico.
Nel mese di novembre, proseguiremo con una serie di incontri dedicati a artisti contemporanei che esplorano la materia e il concetto sociale della visione e della ricerca. Perché l’arte ha da sempre il potere di parlare dove le parole falliscono. Le opere, le immagini, i suoni e i racconti sono linguaggi che ci connettono non solo tra esseri umani, ma anche con ciò che è invisibile, emotivo, immaginato. L’immaginazione è il ponte tra ciò che siamo e ciò che possiamo diventare. Ogni linguaggio artistico visivo, sonoro, corporeo ha una sua grammatica, una sua forza. Il suono colpisce il corpo, la voce attraversa l’anima, l’immagine scava negli occhi per arrivare al cuore. Ma è nella materia che l’arte spesso trova il suo veicolo più potente: la materia come corpo dell’opera, come incarnazione del pensiero. Manipolare la materia significa entrare in dialogo con il mondo: darle forma, trasformarla, rispettarla. L’artista diventa un alchimista che tocca, spezza, fonde, modella, fino a rivelare la verità nascosta nella sostanza. Abbiamo attraversato epoche in cui la materia è stata violata, decostruita, gridata. Altre in cui è stata dissolta nell’idea, ridotta a concetto. Oggi, più che mai, sentiamo il bisogno di un ritorno alla materia. Ma con consapevolezza. Con rispetto. Un ritorno al gesto, al fare, alla presenza. L’arte che può ancora parlarci è quella che occupa lo spazio con intelligenza, che plasma la forma con sincerità, che ascolta la materia e la lascia raccontare. In un mondo saturo di parole vuote e immagini superficiali, l’arte può ancora essere un linguaggio sociale: può farci vedere ciò che non vogliamo guardare, sentire ciò che abbiamo dimenticato di ascoltare. Può essere denuncia, cura, rigenerazione. Tornare alla materia non è nostalgia. È un atto di resistenza e di visione. Solo attraverso un contatto profondo con la materia terra, corpo, vita possiamo forse sciogliere alcuni dei misteri della nostra esistenza. Perché l’arte, in fondo, non dà risposte: apre visioni.
A cura di Michele D’Agostino.
Il sistema dell’arte è una rete complessa e affascinante, fatta di molteplici figure: dall’artista al gallerista, dai curatori ai direttori di musei, dai collezionisti ai giornalisti. Ognuno con il proprio ruolo, contribuisce alla costruzione di senso e valore attorno all’opera d’arte. In questo panorama, la comunicazione e la divulgazione giocano un ruolo fondamentale: rendere accessibile il sapere, creare connessioni tra il pubblico e la cultura, raccontare l’arte nel suo divenire. In questo contesto, anche la tecnologia, se utilizzata con consapevolezza, può diventare uno strumento prezioso per ampliare la conoscenza e stimolare nuove forme di fruizione e riflessione. Il primo incontro della rassegna vede protagonista Valentina Tosoni con il talk dal titolo l’arte di comunicare l’arte, giornalista professionista e firma de “La Repubblica” dal 2012. Autrice del podcast “Storie dell’Arte” premiato da Artribune come Miglior Podcast Culturale del 2024. Tosoni porta la sua esperienza in un luogo come l’Accademia di Carrara, dove si studia e si sperimenta l’arte, tra passato e presente. Conoscere le dinamiche della comunicazione culturale, oggi più che mai, è indispensabile per comprendere le molteplici sfaccettature della conoscenza e del racconto artistico.
Nel mese di novembre, proseguiremo con una serie di incontri dedicati a artisti contemporanei che esplorano la materia e il concetto sociale della visione e della ricerca. Perché l’arte ha da sempre il potere di parlare dove le parole falliscono. Le opere, le immagini, i suoni e i racconti sono linguaggi che ci connettono non solo tra esseri umani, ma anche con ciò che è invisibile, emotivo, immaginato. L’immaginazione è il ponte tra ciò che siamo e ciò che possiamo diventare. Ogni linguaggio artistico visivo, sonoro, corporeo ha una sua grammatica, una sua forza. Il suono colpisce il corpo, la voce attraversa l’anima, l’immagine scava negli occhi per arrivare al cuore. Ma è nella materia che l’arte spesso trova il suo veicolo più potente: la materia come corpo dell’opera, come incarnazione del pensiero. Manipolare la materia significa entrare in dialogo con il mondo: darle forma, trasformarla, rispettarla. L’artista diventa un alchimista che tocca, spezza, fonde, modella, fino a rivelare la verità nascosta nella sostanza. Abbiamo attraversato epoche in cui la materia è stata violata, decostruita, gridata. Altre in cui è stata dissolta nell’idea, ridotta a concetto. Oggi, più che mai, sentiamo il bisogno di un ritorno alla materia. Ma con consapevolezza. Con rispetto. Un ritorno al gesto, al fare, alla presenza. L’arte che può ancora parlarci è quella che occupa lo spazio con intelligenza, che plasma la forma con sincerità, che ascolta la materia e la lascia raccontare. In un mondo saturo di parole vuote e immagini superficiali, l’arte può ancora essere un linguaggio sociale: può farci vedere ciò che non vogliamo guardare, sentire ciò che abbiamo dimenticato di ascoltare. Può essere denuncia, cura, rigenerazione. Tornare alla materia non è nostalgia. È un atto di resistenza e di visione. Solo attraverso un contatto profondo con la materia terra, corpo, vita possiamo forse sciogliere alcuni dei misteri della nostra esistenza. Perché l’arte, in fondo, non dà risposte: apre visioni.
A cura di Michele D’Agostino.
05
giugno 2025
L’arte di comunicare L’arte
05 giugno 2025
arte contemporanea
arte moderna
incontri e conferenze
arte moderna
incontri e conferenze
Location
Accademia di Belle Arti di Carrara
Carrara, Via Roma, 1, (MS)
Carrara, Via Roma, 1, (MS)
Orario di apertura
11.00
Sito web
Ufficio stampa
Accademia di Belle Arti di Carrara MS
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione
Patrocini




