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L’attualità dei simboli – Elio Grazioli
ultimo incontro del ciclo L’attualità dei simboli. L’appuntamento è con Elio Grazioli per parlare di Arte e pubblicità: immaginario e metafora
Comunicato stampa
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Giovedì 17 giugno a Bressanone ultimo incontro del ciclo L’attualità dei simboli. L’appuntamento è con Elio Grazioli per parlare di Arte e pubblicità: immaginario e metafora
Giovedì 17 giugno lo storico dell’arte Elio Grazioli chiuderà il ciclo di incontri su L’attualità dei simboli. La serata, ospitata nella sede di Bressanone della Libera Università di Bolzano si focalizzerà sull’intreccio fra arte e pubblicità, immaginario e metafora e sulle reciproche influenze, affinità e differenze dei linguaggi impiegati.
La riflessione di Grazioli partirà dall’analisi della società contemporanea in cui, sempre più frequentemente, ogni nostro rapporto con la realtà è condizionato dal potere delle immagini e dalla presenza di una dimensione “spettacolare”. La pubblicità è un chiaro esempio di quanto si sta verificando: la sua funzione è infatti quella di fare appello al nostro immaginario per venderci un “modo di essere”. Ciò che viene sacrificato in questo scambio virtuale è la capacità dello spettatore di utilizzare la sua immaginazione. Anche la dimensione della politica fa leva sul simbolo per chiamarci a raccolta, ridimensionando così la nostra sensibilità individuale.
In questo scenario l’immagine artistica assume una specifica funzione. In primo luogo l’immagine artistica è metafora della vita e per questo motivo riesce a commuoverci e incantarci. Questo particolare tipo di immagine diventa per l’individuo una metafora in grado di esprimere e contenere desideri e propositi individuali. A differenza delle immagini pubblicitarie essa non è strettamente legata ad un pensiero logico, alla “fantasmagoria” della merce e del consumo, né risulta direttamente assimilabile al linguaggio. Essa non è nemmeno sostituibile da una rappresentazione “virtuale”, riuscendo a offrirci una rappresentazione della realtà diversa da come eravamo convinti di vederla.
Elio Grazioli è critico d’arte contemporanea e fotografia, cura mostre e scrive per cataloghi e riviste di settore. Insegna Storia dell’arte moderna e contemporanea all’Università di Bergamo e all’Accademia di Belle Arti di Bergamo. Dirige con Marco Belpoliti la collana monografica Riga (Marcos y Marcos, Milano), per la quale ha curato i volumi dedicati a Duchamp (n. 5, 1993), Giacometti (n. 11, 1996), Picasso (n. 12, 1996), Brancusi (n. 19, 2001), Picabia (n. 22, 2003), Schwitters (2009) – e ha diretto la rivista d’arte contemporanea Ipso Facto (RadiciNylon ed., Bergamo, undici numeri dal 1998 al 2001). Ha curato il volume Arte e industria (Marcos y Marcos, Milano 1996) e pubblicato presso Bruno Mondadori (Milano) i libri Corpo e figura umana nella fotografia (1998), Arte e pubblicità (2001), La polvere nell’arte (2004), e presso Bollati Boringhieri (Torino) il libro Piero Manzoni (2007). E’ direttore artistico della manifestazione “Fotografia europea” con sede a Reggio Emilia.
Il ciclo L’attualità dei simboli è organizzato dalla Facoltà di Scienze della Formazione in collaborazione con Museion - museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano, lo Studio Teologico Accademico di Bressanone e il Museo Diocesano di Bressanone. L’incontro con Elio Grazioli, che chiude il ciclo di quest’anno, si svolgerà come sempre alle ore 20.00 presso la sede di Bressanone della Libera Università di Bolzano, viale Ratisbona. L’intervento si terrà in lingua italiana, non è prevista traduzione. L’ingresso è libero.
Giovedì 17 giugno lo storico dell’arte Elio Grazioli chiuderà il ciclo di incontri su L’attualità dei simboli. La serata, ospitata nella sede di Bressanone della Libera Università di Bolzano si focalizzerà sull’intreccio fra arte e pubblicità, immaginario e metafora e sulle reciproche influenze, affinità e differenze dei linguaggi impiegati.
La riflessione di Grazioli partirà dall’analisi della società contemporanea in cui, sempre più frequentemente, ogni nostro rapporto con la realtà è condizionato dal potere delle immagini e dalla presenza di una dimensione “spettacolare”. La pubblicità è un chiaro esempio di quanto si sta verificando: la sua funzione è infatti quella di fare appello al nostro immaginario per venderci un “modo di essere”. Ciò che viene sacrificato in questo scambio virtuale è la capacità dello spettatore di utilizzare la sua immaginazione. Anche la dimensione della politica fa leva sul simbolo per chiamarci a raccolta, ridimensionando così la nostra sensibilità individuale.
In questo scenario l’immagine artistica assume una specifica funzione. In primo luogo l’immagine artistica è metafora della vita e per questo motivo riesce a commuoverci e incantarci. Questo particolare tipo di immagine diventa per l’individuo una metafora in grado di esprimere e contenere desideri e propositi individuali. A differenza delle immagini pubblicitarie essa non è strettamente legata ad un pensiero logico, alla “fantasmagoria” della merce e del consumo, né risulta direttamente assimilabile al linguaggio. Essa non è nemmeno sostituibile da una rappresentazione “virtuale”, riuscendo a offrirci una rappresentazione della realtà diversa da come eravamo convinti di vederla.
Elio Grazioli è critico d’arte contemporanea e fotografia, cura mostre e scrive per cataloghi e riviste di settore. Insegna Storia dell’arte moderna e contemporanea all’Università di Bergamo e all’Accademia di Belle Arti di Bergamo. Dirige con Marco Belpoliti la collana monografica Riga (Marcos y Marcos, Milano), per la quale ha curato i volumi dedicati a Duchamp (n. 5, 1993), Giacometti (n. 11, 1996), Picasso (n. 12, 1996), Brancusi (n. 19, 2001), Picabia (n. 22, 2003), Schwitters (2009) – e ha diretto la rivista d’arte contemporanea Ipso Facto (RadiciNylon ed., Bergamo, undici numeri dal 1998 al 2001). Ha curato il volume Arte e industria (Marcos y Marcos, Milano 1996) e pubblicato presso Bruno Mondadori (Milano) i libri Corpo e figura umana nella fotografia (1998), Arte e pubblicità (2001), La polvere nell’arte (2004), e presso Bollati Boringhieri (Torino) il libro Piero Manzoni (2007). E’ direttore artistico della manifestazione “Fotografia europea” con sede a Reggio Emilia.
Il ciclo L’attualità dei simboli è organizzato dalla Facoltà di Scienze della Formazione in collaborazione con Museion - museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano, lo Studio Teologico Accademico di Bressanone e il Museo Diocesano di Bressanone. L’incontro con Elio Grazioli, che chiude il ciclo di quest’anno, si svolgerà come sempre alle ore 20.00 presso la sede di Bressanone della Libera Università di Bolzano, viale Ratisbona. L’intervento si terrà in lingua italiana, non è prevista traduzione. L’ingresso è libero.
17
giugno 2010
L’attualità dei simboli – Elio Grazioli
17 giugno 2010
incontro - conferenza
Location
LIBERA UNIVERSITA’ DI BOLZANO
Bressanone, Viale Ratisbona, 16, (Bolzano)
Bressanone, Viale Ratisbona, 16, (Bolzano)
Vernissage
17 Giugno 2010, ore 20
Autore




