La cornice della manifestazione. Il Palazzo Bertalazone di San Fermo è un esempio di nobile

dimora seicentesca, situata nel centro storico di Torino. L’architettura, intima e sobria, si svela a

partire da un ampio cortile rivestito dall’edera in cui un maestoso scalone conduce al piano

nobile. I saloni che ospitano gli eventi sono, con i loro soffitti affrescati, le decorazioni e i

preziosi pavimenti intarsiati, un capolavoro dell’architettura barocca.

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L’esposizione futurista: Torino, che pur vanta fondamentali episodi della storia del Futurismo

italiano, celebra solo con questa mostra i cento anni dalla pubblicazione del Manifesto di

Filippo Tommaso Marinetti con un evento di grande rigore culturale.

Lo fa con i libri, i documenti e i manifesti che sono lo strumento privilegiato di comunicazione

del dirompente pensiero futurista, ma che sono anche perle di bellezza artistica e tipografica.

Raramente esposti per la loro rarità e preziosità, queste opere d’arte cartacee rappresentano

l’intera parabola della storia del Movimento dalla fondazione agli anni Quaranta.

I libri, le riviste, i manifesti e le “tavole parolibere” di Marinetti, Depero, Govoni, Carrà,

Cangiullo, Munari, Soffici e tanti ancora sono l’altra faccia creativa di una tappa fondamentale

della nostra storia artistica e culturale.

La mostra, che rimarrà aperta fino a sabato 30 Maggio 2009, è curata da Bruno Tonini e GiorgioMaffei.




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Mostra-Mercato. Quaranta librerie antiquarie, provenienti da ogni parte d’Italia, rappresentano al meglio la vivacità di un mercato collezionistico sempre più attivo con il suo doppio interesse insieme culturale e finanziario.

L’offerta, a cura di specialisti del settore, spazia dalle grandi storiche opere cartacee

dell’antichità fino alle preziosità del Novecento internazionale. La storia dei popoli e il loro

pensiero, le arti e la letteratura sono qui narrate attraverso libri di pregio, documenti, autografi,

fotografie, riviste, libri d’artista, stampe e grafiche.

L’allestimento della fiera, di grande sobrietà per non turbare la bellezza del luogo ma anche di

particolare cura, permette di attraversare questo percorso espositivo e commerciale

incontrando anche piacevoli aree di riposo e ristoro.