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LIDIA IUZZOLINO – L’ANIMA E IL TEMPO
Il 26 agosto, la Galleria Il Leone, in via Aleardo Aleardi 12 a Roma, inaugurerà una mostra speciale dal titolo “L’anima e il tempo”.
Non a caso è stato scelto l’aggettivo “speciale”: si tratta, infatti, di una mostra che, Claudia Bevilacqua, ha voluto dedicare alla memoria di Lidia Iuzzolino.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 26 agosto, la Galleria Il Leone, in via Aleardo Aleardi 12 a Roma, inaugurerà una mostra speciale dal titolo “L’anima e il tempo”.
Non a caso è stato scelto l’aggettivo “speciale”: si tratta, infatti, di una mostra che la curatrice, Claudia Bevilacqua, ha voluto dedicare alla memoria di Lidia Iuzzolino, valente artista scomparsa qualche tempo fa.
Con la presentazione del regista e critico d’arte Domenico Briguglio, si potranno ammirare opere che testimoniano il lavoro di un’artista che aveva raggiunto un grado di maturità espressiva non comune.
Ad attrarre l’attenzione è certamente un tratto artistico che, al completo servizio del messaggio e della visione del mondo che Lidia ha voluto trasmettere, ne esalta la forza, donandogli profondità e attrattiva: due caratteristiche che, in diversa misura, emergono da ciascuna delle sue opere.
Per farlo, ha adoperato molteplici tecniche: olio, pastelli, acquerelli “domati”, dalle insolite sfumature, esplorati in tutte le loro potenzialità. Ogni tecnica, in pratica, si è piegata alla sua straordinaria ispirazione, così come la creta, che nelle sue mani è divenuta docile strumento per dare corpo e materia alle maschere tratte da alcune delle sue tele più enigmatiche: misteriose, inquietanti, specchio del volto che ciascuno di noi presenta agli altri, frutto di un apparire diverso dall’essere.
Molte le correnti artistiche che hanno ispirato il suo pennello, ma nessuna dominante: Lidia Iuzzolino ha optato piuttosto per un personalissimo sincretismo, dando vita a uno stile originale che trova spesso nella figura umana un’interlocuzione visiva di rara efficacia. Non manca, tuttavia, di ricorrere ai simboli della vita (gli alberi), per esprimere particolari modalità del suo pensiero.
In molte delle sue opere troviamo, infatti, temi che le erano particolarmente cari: pare quasi che “parlino”, denunciando falsità, ipocrisia, inganno, narcisismo, tutti elementi presenti nella società, messi in evidenza anche da semplici simulacri (come l’uomo di paglia), più efficaci nel significato di qualsiasi rappresentazione realistica.
Eppure, tra le pieghe del ricordo o nel confronto con il presente (il suo presente), come si è accennato, le figure umane non mancano: sfumate, delicate o di forte impatto, si sono impresse sulla tela per sua mano e sono lì a rammentarci che l’anima non svanisce nel tempo, ma permane al di là di tutto. Basta cercarla…
Non a caso è stato scelto l’aggettivo “speciale”: si tratta, infatti, di una mostra che la curatrice, Claudia Bevilacqua, ha voluto dedicare alla memoria di Lidia Iuzzolino, valente artista scomparsa qualche tempo fa.
Con la presentazione del regista e critico d’arte Domenico Briguglio, si potranno ammirare opere che testimoniano il lavoro di un’artista che aveva raggiunto un grado di maturità espressiva non comune.
Ad attrarre l’attenzione è certamente un tratto artistico che, al completo servizio del messaggio e della visione del mondo che Lidia ha voluto trasmettere, ne esalta la forza, donandogli profondità e attrattiva: due caratteristiche che, in diversa misura, emergono da ciascuna delle sue opere.
Per farlo, ha adoperato molteplici tecniche: olio, pastelli, acquerelli “domati”, dalle insolite sfumature, esplorati in tutte le loro potenzialità. Ogni tecnica, in pratica, si è piegata alla sua straordinaria ispirazione, così come la creta, che nelle sue mani è divenuta docile strumento per dare corpo e materia alle maschere tratte da alcune delle sue tele più enigmatiche: misteriose, inquietanti, specchio del volto che ciascuno di noi presenta agli altri, frutto di un apparire diverso dall’essere.
Molte le correnti artistiche che hanno ispirato il suo pennello, ma nessuna dominante: Lidia Iuzzolino ha optato piuttosto per un personalissimo sincretismo, dando vita a uno stile originale che trova spesso nella figura umana un’interlocuzione visiva di rara efficacia. Non manca, tuttavia, di ricorrere ai simboli della vita (gli alberi), per esprimere particolari modalità del suo pensiero.
In molte delle sue opere troviamo, infatti, temi che le erano particolarmente cari: pare quasi che “parlino”, denunciando falsità, ipocrisia, inganno, narcisismo, tutti elementi presenti nella società, messi in evidenza anche da semplici simulacri (come l’uomo di paglia), più efficaci nel significato di qualsiasi rappresentazione realistica.
Eppure, tra le pieghe del ricordo o nel confronto con il presente (il suo presente), come si è accennato, le figure umane non mancano: sfumate, delicate o di forte impatto, si sono impresse sulla tela per sua mano e sono lì a rammentarci che l’anima non svanisce nel tempo, ma permane al di là di tutto. Basta cercarla…
26
agosto 2025
LIDIA IUZZOLINO – L’ANIMA E IL TEMPO
Dal 26 al 30 agosto 2025
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL LEONE
Roma, Via Aleardo Aleardi, 10, (Roma)
Roma, Via Aleardo Aleardi, 10, (Roma)
Orario di apertura
15:30 - 19:30
Vernissage
26 Agosto 2025, 18
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico




