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Lino Mannocci – Let there be smoke
opere recenti del pittore Lino Mannocci (Viareggio, 1945), residente a Londra da oltre trent’anni
Comunicato stampa
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In concomitanza con la “Giornata del Contemporaneo” (15 ottobre) promossa a livello nazionale dall’AMACI (Associazione Musei Italiani Arte Contemporanea) con il sostegno della DARC (Direzione Generale Arte Contemporanea), il Museo Hendrik C. Andersen presenta opere recenti del pittore Lino Mannocci (Viareggio, 1945), residente a Londra da oltre trent’anni.
La sua condizione di ‘espatriato’, che pure ha mantenuto con la terra d’origine vincolanti riferimenti affettivi e culturali, dà ragione della sua presenza al Museo Andersen, solitamente destinato ad ospitare – per sua propria vocazione, come casa/atelier/museo di uno scultore norvegese-americano che alla fine dell’Ottocento scelse Roma come sua patria di elezione – artisti stranieri in creativa relazione con l’Italia.
Pittore figurativo che lavora con tecnica tradizionale su formati di piccola e media dimensione spesso spartiti in riquadri consequenziali, Mannocci usa la figurazione in senso metaforico o, come è stato detto, ‘metarealistico’, facendo ricorso nelle sue tele ad elementi primigeni della natura in perenne trasformazione – aria, acqua terra, fuoco,…e di qui il fumo! – per ripercorrere luoghi della propria memoria, della storia e del mito nei quali la figura umana si fa presenza ridotta, ma necessaria.
Catalogo con testi di Franco Marcoaldi e Vittorio Sgarbi e un colloquio di Elena di Majo con l’artista.
La sua condizione di ‘espatriato’, che pure ha mantenuto con la terra d’origine vincolanti riferimenti affettivi e culturali, dà ragione della sua presenza al Museo Andersen, solitamente destinato ad ospitare – per sua propria vocazione, come casa/atelier/museo di uno scultore norvegese-americano che alla fine dell’Ottocento scelse Roma come sua patria di elezione – artisti stranieri in creativa relazione con l’Italia.
Pittore figurativo che lavora con tecnica tradizionale su formati di piccola e media dimensione spesso spartiti in riquadri consequenziali, Mannocci usa la figurazione in senso metaforico o, come è stato detto, ‘metarealistico’, facendo ricorso nelle sue tele ad elementi primigeni della natura in perenne trasformazione – aria, acqua terra, fuoco,…e di qui il fumo! – per ripercorrere luoghi della propria memoria, della storia e del mito nei quali la figura umana si fa presenza ridotta, ma necessaria.
Catalogo con testi di Franco Marcoaldi e Vittorio Sgarbi e un colloquio di Elena di Majo con l’artista.
14
ottobre 2005
Lino Mannocci – Let there be smoke
Dal 14 ottobre all'otto dicembre 2005
arte contemporanea
Location
MUSEO HENDRIK CHRISTIAN ANDERSEN
Roma, Via Pasquale Stanislao Mancini, 20, (Roma)
Roma, Via Pasquale Stanislao Mancini, 20, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a domenica 9-19.30 (entrata fino alle 19)
Vernissage
14 Ottobre 2005, ore 18,30
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