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L’Italia in linee. Disegni di Christoph Heinrich Kniep
Nel bicentenario della morte di Christoph Heinrich Kniep (1755-1825), la Casa di Goethe gli la prima retrospettiva in Italia. Kniep è noto soprattutto per aver accompagnato Goethe nel suo viaggio in Sicilia, ma l’esposizione vuole mettere in risalto la sua intera produzione artistica.
Comunicato stampa
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Il Museo Casa di Goethe presenta la mostra
L’Italia in linee
Disegni di Christoph Heinrich Kniep (1755-1825)
a cura di Claudia Nordhoff
Inaugurazione della mostra: mercoledì 24 settembre 2025, ore 19:00
Durata della mostra: 25 settembre 2025 – 11 gennaio 2026
Museo Casa di Goethe
Via del Corso 18, Roma
(Piazza del Popolo)
Nel 2025 ricorre il bicentenario della morte di un artista straordinario: Christoph Heinrich Kniep (Hildesheim 1755 – Napoli 1825). La Casa di Goethe dedica al disegnatore tedesco la sua prima retrospettiva in Italia: L’Italia in linee – Disegni di Christoph Heinrich Kniep (1755-1825). Oggi è noto soprattutto per aver accompagnato Goethe nel suo viaggio in Sicilia, ma fu molto di più di questo:
„L’opera e la biografia di Kniep lo rendono una figura unica nel panorama degli artisti tedeschi attivi in Italia intorno al 1800. A distinguerlo non è solo il fatto che abbia scelto di vivere e lavorare stabilmente nel nostro Paese, ma anche la sua decisione di dedicarsi interamente all’arte del disegno. I suoi lavori, di straordinaria qualità, non hanno sempre ricevuto il riconoscimento che meritano. Con questa mostra, la Casa di Goethe intende colmare questa lacuna, offrendo al pubblico italiano – per la prima volta in maniera così approfondita – uno sguardo completo sulla sua vita, la sua produzione e la sua raffinata maestria grafica“, afferma Gregor H. Lersch, direttore della Casa di Goethe.
Proveniente da una famiglia di macellai e birrai di Hildesheim, Kniep scelse di formarsi come artista, pur senza frequentare un'accademia. Nel 1778 iniziò la sua carriera come ritrattista ad Amburgo, si trasferì nel 1780 a Berlino e infine, al più tardi nel 1783, a Roma, che nel XVIII secolo era una meta ambita da nobili e viaggiatori colti in "Grand Tour". Per soddisfare il loro desiderio di portarsi dei souvenir del Bel Paese, nella Città Eterna si era sviluppato un vivace mercato dell’arte, e molti artisti tedeschi – tra cui J. H. W. Tischbein, F. Bury e J. G. Schütz, residenti in via del Corso 18 – vivevano della vendita delle loro opere ai turisti. Kniep fece amicizia sia con i tre pittori che condividevano l’abitazione artistica, sia con il paesaggista Jakob Philipp Hackert, e si specializzò, probabilmente su consiglio di quest’ultimo, nel disegno di paesaggio.
Nel 1785 Kniep si trasferì a Napoli, dove nel marzo 1787 conobbe Goethe, con il quale intraprese il viaggio in Sicilia. Per Goethe fu una vera fortuna: i magistrali schizzi di Kniep, in parte arricchiti con inchiostro seppia o colori ad acquerello, divennero per il poeta un prezioso archivio visivo. Anni dopo, nella soffitta della sua casa di Weimar, dove esponeva circa 30 fogli della sua collezione, Goethe riservò ben sei posti d’onore ai disegni di Kniep.
Anche per il disegnatore tedesco il viaggio con Goethe rappresentò un’esperienza decisiva. Le commissioni che ricevette negli anni successivi da Weimar lo aiutarono a consolidare la sua posizione artistica. Con gratitudine scrisse al poeta che era stato lui a “porre il punto da cui ha avuto inizio il cerchio della mia felicità.”
Christoph Heinrich Kniep rimase a Napoli anche dopo l’occupazione della città da parte dell’esercito rivoluzionario francese nel 1799. Vide il ritorno trionfale del re di Napoli nel 1816 e lavorò sia per i francesi sia per l’aristocrazia locale e per i viaggiatori internazionali tornati dopo la Restaurazione.
Di carattere modesto, è sempre rimasto un artista di nicchia, ma chi conosceva la sua opera ne rimaneva profondamente colpito. Così scriveva la scrittrice di viaggi Friederike Brun nel 1796: „Non ho mai visto schizzi come i suoi. Ognuno è un capolavoro accademico. Tutto è perfetto, tutto realizzato con la più elegante raffinatezza. È un confidente della natura“. L’artista morì l’11 luglio 1825 ed è sepolto nel cimitero protestante di Napoli.
La mostra, a cura di Claudia Nordhoff, comprende 42 opere. Oltre ai capolavori appartenenti alla collezione del museo, sono esposti prestiti della Klassik Stiftung Weimar, del Goethe-Museum Anton-und-Katharina-Kippenberg-Stiftung di Düsseldorf, della Hamburger Kunsthalle e dell’Istituto centrale per la grafica di Roma. Vengono presentate tutte le fasi della produzione artistica di Kniep. L’esposizione si apre con i primi ritratti realizzati ad Amburgo e i disegni romani, tra cui una straordinaria veduta del Colosseo e una rara rappresentazione del Tempio della Sibilla a Tivoli.
Seguono disegni e acquerelli di Napoli e dintorni, come ad esempio „Sguardo ai templi di Paestum“ o „Veduta di Cava de’ Tirreni“. Due disegni di Jakob Philipp Hackert e Johann Heinrich Wilhelm Tischbein sottolineano l’importanza che questi due artisti ebbero per Kniep; la rappresentazione di Tischbein „Elettra, Oreste e Pilade“ fu realizzata durante la loro convivenza.
Il viaggio in Sicilia insieme a Goethe è documentato da diversi disegni e acquerelli di Kniep, tra cui „Veduta del teatro di Taormina“. Uno dei momenti culminanti della mostra è rappresentato da due disegni, uno di Goethe e uno di Kniep, che raffigurano entrambi la „Tomba di Terone ad Agrigento“: i due fogli, provenienti dalla Klassik Stiftung Weimar, sono esposti l’uno di fianco all‘altro.
All’apice della carriera di Kniep nascono complesse e grandi vedute ideali di paesaggio, ad esempio con scene tratte dall’Odissea. Nella mostra queste opere vengono affiancate a rappresentazioni botaniche estremamente dettagliate, che presuppongono uno studio intensivo della flora. A concludere l’esposizione, due disegni del 1825: si tratta degli unici lavori datati dell’anno della morte dell’artista.
In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo in lingua tedesca e italiana, sostenuto dalla Ernst von Siemens Kunststiftung, il cui segretario generale, Martin Hoernes, afferma:
„L’Italia, e in particolare Roma, è da sempre una meta molto amata dagli artisti di lingua tedesca – anche il pittore Christoph Heinrich Kniep soggiornò a Roma per quasi tre anni, stringendo lì profonde amicizie artistiche. La mostra Italia in linee, che il Museo Casa di Goethe gli dedica in occasione del bicentenario della morte, rappresenta un importante contributo allo scambio interculturale e alla riscoperta dell’opera degli artisti tedeschi. Per questo motivo siamo lieti di sostenerla in Italia e, con la Casa di Goethe, anche in un’istituzione tedesca all’estero.“
Il catalogo, pubblicato da Edition Fichter, raccoglie saggi di Claudia Nordhoff, Christoph Orth, Jutta Eckle e Andreas Stolzenburg, ed è curato da Gregor H. Lersch e Claudia Nordhoff.
Il programma di eventi approfondisce diversi aspetti di Kniep, come il suo viaggio con Goethe in Sicilia, la sua arte del disegno rispetto alle forme espressive odierne, laboratori per bambini e visite guidate della curatrice.
Una mostra realizzata in collaborazione con la Klassik Stiftung Weimar, Direzione Musei
Con il gentile supporto della Ernst von Siemens Kunststiftung e della Tavolozza Foundation
L’Italia in linee
Disegni di Christoph Heinrich Kniep (1755-1825)
a cura di Claudia Nordhoff
Inaugurazione della mostra: mercoledì 24 settembre 2025, ore 19:00
Durata della mostra: 25 settembre 2025 – 11 gennaio 2026
Museo Casa di Goethe
Via del Corso 18, Roma
(Piazza del Popolo)
Nel 2025 ricorre il bicentenario della morte di un artista straordinario: Christoph Heinrich Kniep (Hildesheim 1755 – Napoli 1825). La Casa di Goethe dedica al disegnatore tedesco la sua prima retrospettiva in Italia: L’Italia in linee – Disegni di Christoph Heinrich Kniep (1755-1825). Oggi è noto soprattutto per aver accompagnato Goethe nel suo viaggio in Sicilia, ma fu molto di più di questo:
„L’opera e la biografia di Kniep lo rendono una figura unica nel panorama degli artisti tedeschi attivi in Italia intorno al 1800. A distinguerlo non è solo il fatto che abbia scelto di vivere e lavorare stabilmente nel nostro Paese, ma anche la sua decisione di dedicarsi interamente all’arte del disegno. I suoi lavori, di straordinaria qualità, non hanno sempre ricevuto il riconoscimento che meritano. Con questa mostra, la Casa di Goethe intende colmare questa lacuna, offrendo al pubblico italiano – per la prima volta in maniera così approfondita – uno sguardo completo sulla sua vita, la sua produzione e la sua raffinata maestria grafica“, afferma Gregor H. Lersch, direttore della Casa di Goethe.
Proveniente da una famiglia di macellai e birrai di Hildesheim, Kniep scelse di formarsi come artista, pur senza frequentare un'accademia. Nel 1778 iniziò la sua carriera come ritrattista ad Amburgo, si trasferì nel 1780 a Berlino e infine, al più tardi nel 1783, a Roma, che nel XVIII secolo era una meta ambita da nobili e viaggiatori colti in "Grand Tour". Per soddisfare il loro desiderio di portarsi dei souvenir del Bel Paese, nella Città Eterna si era sviluppato un vivace mercato dell’arte, e molti artisti tedeschi – tra cui J. H. W. Tischbein, F. Bury e J. G. Schütz, residenti in via del Corso 18 – vivevano della vendita delle loro opere ai turisti. Kniep fece amicizia sia con i tre pittori che condividevano l’abitazione artistica, sia con il paesaggista Jakob Philipp Hackert, e si specializzò, probabilmente su consiglio di quest’ultimo, nel disegno di paesaggio.
Nel 1785 Kniep si trasferì a Napoli, dove nel marzo 1787 conobbe Goethe, con il quale intraprese il viaggio in Sicilia. Per Goethe fu una vera fortuna: i magistrali schizzi di Kniep, in parte arricchiti con inchiostro seppia o colori ad acquerello, divennero per il poeta un prezioso archivio visivo. Anni dopo, nella soffitta della sua casa di Weimar, dove esponeva circa 30 fogli della sua collezione, Goethe riservò ben sei posti d’onore ai disegni di Kniep.
Anche per il disegnatore tedesco il viaggio con Goethe rappresentò un’esperienza decisiva. Le commissioni che ricevette negli anni successivi da Weimar lo aiutarono a consolidare la sua posizione artistica. Con gratitudine scrisse al poeta che era stato lui a “porre il punto da cui ha avuto inizio il cerchio della mia felicità.”
Christoph Heinrich Kniep rimase a Napoli anche dopo l’occupazione della città da parte dell’esercito rivoluzionario francese nel 1799. Vide il ritorno trionfale del re di Napoli nel 1816 e lavorò sia per i francesi sia per l’aristocrazia locale e per i viaggiatori internazionali tornati dopo la Restaurazione.
Di carattere modesto, è sempre rimasto un artista di nicchia, ma chi conosceva la sua opera ne rimaneva profondamente colpito. Così scriveva la scrittrice di viaggi Friederike Brun nel 1796: „Non ho mai visto schizzi come i suoi. Ognuno è un capolavoro accademico. Tutto è perfetto, tutto realizzato con la più elegante raffinatezza. È un confidente della natura“. L’artista morì l’11 luglio 1825 ed è sepolto nel cimitero protestante di Napoli.
La mostra, a cura di Claudia Nordhoff, comprende 42 opere. Oltre ai capolavori appartenenti alla collezione del museo, sono esposti prestiti della Klassik Stiftung Weimar, del Goethe-Museum Anton-und-Katharina-Kippenberg-Stiftung di Düsseldorf, della Hamburger Kunsthalle e dell’Istituto centrale per la grafica di Roma. Vengono presentate tutte le fasi della produzione artistica di Kniep. L’esposizione si apre con i primi ritratti realizzati ad Amburgo e i disegni romani, tra cui una straordinaria veduta del Colosseo e una rara rappresentazione del Tempio della Sibilla a Tivoli.
Seguono disegni e acquerelli di Napoli e dintorni, come ad esempio „Sguardo ai templi di Paestum“ o „Veduta di Cava de’ Tirreni“. Due disegni di Jakob Philipp Hackert e Johann Heinrich Wilhelm Tischbein sottolineano l’importanza che questi due artisti ebbero per Kniep; la rappresentazione di Tischbein „Elettra, Oreste e Pilade“ fu realizzata durante la loro convivenza.
Il viaggio in Sicilia insieme a Goethe è documentato da diversi disegni e acquerelli di Kniep, tra cui „Veduta del teatro di Taormina“. Uno dei momenti culminanti della mostra è rappresentato da due disegni, uno di Goethe e uno di Kniep, che raffigurano entrambi la „Tomba di Terone ad Agrigento“: i due fogli, provenienti dalla Klassik Stiftung Weimar, sono esposti l’uno di fianco all‘altro.
All’apice della carriera di Kniep nascono complesse e grandi vedute ideali di paesaggio, ad esempio con scene tratte dall’Odissea. Nella mostra queste opere vengono affiancate a rappresentazioni botaniche estremamente dettagliate, che presuppongono uno studio intensivo della flora. A concludere l’esposizione, due disegni del 1825: si tratta degli unici lavori datati dell’anno della morte dell’artista.
In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo in lingua tedesca e italiana, sostenuto dalla Ernst von Siemens Kunststiftung, il cui segretario generale, Martin Hoernes, afferma:
„L’Italia, e in particolare Roma, è da sempre una meta molto amata dagli artisti di lingua tedesca – anche il pittore Christoph Heinrich Kniep soggiornò a Roma per quasi tre anni, stringendo lì profonde amicizie artistiche. La mostra Italia in linee, che il Museo Casa di Goethe gli dedica in occasione del bicentenario della morte, rappresenta un importante contributo allo scambio interculturale e alla riscoperta dell’opera degli artisti tedeschi. Per questo motivo siamo lieti di sostenerla in Italia e, con la Casa di Goethe, anche in un’istituzione tedesca all’estero.“
Il catalogo, pubblicato da Edition Fichter, raccoglie saggi di Claudia Nordhoff, Christoph Orth, Jutta Eckle e Andreas Stolzenburg, ed è curato da Gregor H. Lersch e Claudia Nordhoff.
Il programma di eventi approfondisce diversi aspetti di Kniep, come il suo viaggio con Goethe in Sicilia, la sua arte del disegno rispetto alle forme espressive odierne, laboratori per bambini e visite guidate della curatrice.
Una mostra realizzata in collaborazione con la Klassik Stiftung Weimar, Direzione Musei
Con il gentile supporto della Ernst von Siemens Kunststiftung e della Tavolozza Foundation
25
settembre 2025
L’Italia in linee. Disegni di Christoph Heinrich Kniep
Dal 25 settembre 2025 all'undici gennaio 2026
arte moderna
Location
CASA DI GOETHE
Roma, Via Del Corso, 18, (Roma)
Roma, Via Del Corso, 18, (Roma)
Biglietti
Intero: 6 € | Ridotto: 5 € (studenti, over 65, giornalisti, membri ACI, ARCI, BIBLIOCARD, FAI, LAZIO YOUTH CARD, ROMAPASS, TOURING CLUB ITALIANO, ÖSTERREICH INSTITUT e visitatori del Keats-Shelley House negli ultimi tre giorni) | Carta famiglia (2 adulti con max 3 bambini): 17 € | Gratuito: persone con disabilità + 1 accompagnatore, bambini fino a 10 anni, membri ICOM, guide turistiche
Orario di apertura
da martedì a domenica 10:00 – 18:00 (ultimo ingresso ore 17:30); lunedì chiuso
Vernissage
24 Settembre 2025, 19.00
Autore
Curatore




