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Livio Rosignano – La poetica del quotidiano
Il maestro, decano degli artisti triestini, vi espone venticinque opere realizzate a olio su tela dal 1997 a oggi e dedicate ad alcuni dei suoi temi prediletti, quali i personaggi, il paesaggio e la natura morta.
Comunicato stampa
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S’inaugura venerdì 18 gennaio 2008 alle ore 18.30 a Trieste nello Spazio espositivo Rosignano Arte (via Boccardi 7/b) una prestigiosa mostra personale del pittore Livio Rosignano, organizzata dal Club della Repubblica. Il maestro, decano degli artisti triestini, vi espone venticinque opere realizzate a olio su tela dal 1997 a oggi e dedicate ad alcuni dei suoi temi prediletti, quali i personaggi, il paesaggio e la natura morta. La rassegna appare particolarmente interessante anche in considerazione del fatto che tutti i lavori presenti sono inediti. Alla vernice parteciperà la Ragtime Jazz Band, la quale eseguirà alcuni brani del proprio repertorio, donando un tocco particolare all’evento.
La poetica del quotidiano rappresenta da sempre il Leitmotiv dell’artista, nato a Pinguente (Istria) nel 1924, ma residente fin da giovanissimo a Trieste. Qui visse a San Giacomo nel popolare complesso del “Vaticano”, studiò all’Istituto Nautico, dove fu molto apprezzato dal pittore Giovanni Giordani, che gli fu maestro, condivise lo studio di San Giusto con il collega Vittorio Bergagna, frequentò la Scuola di Figura del Museo Revoltella sotto la guida di Edgardo Sambo e conobbe Carlo Sbisà nell’ambito della Scuola d’incisione fondata da quest’ultimo. Finchè, nel 1950, intuendo che la propria città non gli suggeriva gli stimoli giusti, partì per le nebbie milanesi, che lo indussero a una maniera pittorica più tonale e rarefatta, ispirata al chiarismo lombardo. In seguito lasciò tuttavia Milano, dove soggiornò per periodi alterni, non riuscendo ad acclimatarsi, per ritornare definitivamente a Trieste.
La rassegna ripercorre con coerenza stilistica e omogeneità di linguaggio l’approccio maturo dell’artista, riproponendo con tocco più lieve l’impulso fauve degli anni giovanili, reinterpretando con aderente lirismo il paesaggio, ma soprattutto facendo vivere di luce propria gli oggetti e svelando l’animo umano. Gli occhi straniati dei vinti, per cui la vita di ogni giorno è spesso sofferenza, lo squallore dei grandi muri vuoti, che si ergono, come metafore, a separci, il silenzio inquietante della solitudine, si rigenerano e vengono idealmente spazzati via dalla foga espressionista della bora e del mare. O trovano un attimo di pace nel verde del Carso. Potremmo quasi dire che nella natura il maestro si rigenera.
Rosignano ha al suo attivo la partecipazione a numerosissime mostre personali e collettive in Italia e all’estero: dalla Biennale di Milano alla Quadriennale di Roma, dal Premio Michetti al Suzzara, dal Marzotto alla mostra del Po. Ha tenuto personali, tra le altre, a Milano, Venezia, Genova, Bergamo, Bologna, Forlì, Trieste, Bruxelles, Bucarest, Monaco di Baviera ecc. e ha partecipato a mostre di gruppo a New York, Austria, ex Jugoslavia. E’ stato premiato in varie mostre nazionali, segnalato per il Premio Bolaffi 1974 e del Sigillo Trecentesco dal Comune di Trieste. E’ anche incisore e illustratore. Appassionato lettore, ha scritto alcuni libri e si è occupato di critica d’arte.
La poetica del quotidiano rappresenta da sempre il Leitmotiv dell’artista, nato a Pinguente (Istria) nel 1924, ma residente fin da giovanissimo a Trieste. Qui visse a San Giacomo nel popolare complesso del “Vaticano”, studiò all’Istituto Nautico, dove fu molto apprezzato dal pittore Giovanni Giordani, che gli fu maestro, condivise lo studio di San Giusto con il collega Vittorio Bergagna, frequentò la Scuola di Figura del Museo Revoltella sotto la guida di Edgardo Sambo e conobbe Carlo Sbisà nell’ambito della Scuola d’incisione fondata da quest’ultimo. Finchè, nel 1950, intuendo che la propria città non gli suggeriva gli stimoli giusti, partì per le nebbie milanesi, che lo indussero a una maniera pittorica più tonale e rarefatta, ispirata al chiarismo lombardo. In seguito lasciò tuttavia Milano, dove soggiornò per periodi alterni, non riuscendo ad acclimatarsi, per ritornare definitivamente a Trieste.
La rassegna ripercorre con coerenza stilistica e omogeneità di linguaggio l’approccio maturo dell’artista, riproponendo con tocco più lieve l’impulso fauve degli anni giovanili, reinterpretando con aderente lirismo il paesaggio, ma soprattutto facendo vivere di luce propria gli oggetti e svelando l’animo umano. Gli occhi straniati dei vinti, per cui la vita di ogni giorno è spesso sofferenza, lo squallore dei grandi muri vuoti, che si ergono, come metafore, a separci, il silenzio inquietante della solitudine, si rigenerano e vengono idealmente spazzati via dalla foga espressionista della bora e del mare. O trovano un attimo di pace nel verde del Carso. Potremmo quasi dire che nella natura il maestro si rigenera.
Rosignano ha al suo attivo la partecipazione a numerosissime mostre personali e collettive in Italia e all’estero: dalla Biennale di Milano alla Quadriennale di Roma, dal Premio Michetti al Suzzara, dal Marzotto alla mostra del Po. Ha tenuto personali, tra le altre, a Milano, Venezia, Genova, Bergamo, Bologna, Forlì, Trieste, Bruxelles, Bucarest, Monaco di Baviera ecc. e ha partecipato a mostre di gruppo a New York, Austria, ex Jugoslavia. E’ stato premiato in varie mostre nazionali, segnalato per il Premio Bolaffi 1974 e del Sigillo Trecentesco dal Comune di Trieste. E’ anche incisore e illustratore. Appassionato lettore, ha scritto alcuni libri e si è occupato di critica d’arte.
18
gennaio 2008
Livio Rosignano – La poetica del quotidiano
Dal 18 al 31 gennaio 2008
arte contemporanea
Location
ROSIGNANO ARTE
Trieste, Via Alberto Boccardi, 7/B, (Trieste)
Trieste, Via Alberto Boccardi, 7/B, (Trieste)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 17.00 – 19.00 / domenica chiuso
Vernissage
18 Gennaio 2008, ore 18.30
Autore




