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Lorenzo Aceto – Wurzelkinder
Lunedì 30 giugno 2025, alle ore 19:00, Quartz Studio è lieto di presentare Wurzelkinder, la prima personale a Torino dell’artista italiano Lorenzo Aceto (Pescara, 1985).
Comunicato stampa
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Lunedì 30 giugno 2025, alle ore 19:00, Quartz Studio è lieto di presentare Wurzelkinder, la prima personale a Torino dell’artista italiano Lorenzo Aceto (Pescara, 1985).
Il titolo della mostra – spiega l’artista - è tratto dal libro per bambini Etwas von den Wurzelkinder, che si può tradurre come ‘Qualcosa dei bambini delle radici’. Si tratta di una fiaba dei primi del Novecento, scritta e illustrata da Sibylle von Olfers che racconta di bambini che vivono sottoterra durante l’inverno e che, con l’arrivo della primavera, escono alla luce per portare con sé insetti, fiori e frutti per poi tornare nel grembo della terra con l’autunno. Ho trovato questa immagine suggestiva ed in sintonia con il mio lavoro, che è profondamente legato alla terra come elemento generativo e rigenerante. Una terra che accoglie, trasforma e ingloba, dove le figure si confondono, passando da soggetto a oggetto.
La ricerca di Lorenzo Aceto affonda le sue radici nella natura. Nei dipinti realizzati dall’artista, riconoscibili forme organiche come tronchi bruciati, ossa di animali e piante secche, parlano di morte e caducità. Colori terrosi e smorzati intensificano l’impressione di luoghi remoti nel tempo, post-archeologici, che oscillano tra vita e decadenza. Partendo da disegni che commuta in dipinti ad olio in una osmosi continua tra le due tecniche, l’artista, indeciso tra la resa alla durezza del presente ed un flebile ottimismo prossimo, ci conduce nel suo spazio mentale, fatto di elementi naturali ed immaginari.
Nel dipinto Bucaneve (2022) questa dicotomia esistenziale è palese: carcasse di animali in primo piano su un terreno arido sono accostante, per contrasto, a delicati fiori di bucaneve, simboli di rinascita e primavera, che, emergendo dalla sabbia, suggeriscono la possibilità di un ciclo vitale che continua nonostante tutto.
La pittura di Lorenzo Aceto parte dunque da elementi figurativi riconoscibili che tuttavia lentamente si trasformano in visioni interiori dal forte impatto emotivo. La sua arte secca e tagliente, basata sul segno, sul colore e sulla varietà delle pennellate della materia pittorica, è una riflessione impietosa sul rapporto di forze tra uomo e natura.
In mostra da Quartz Studio a Torino, ai grandi e medi dipinti, connotati da una atmosfera di silenziosa desolazione, fanno da contrappunto opere di piccolo formato più esplicitamente pittoriche come Pietre a secco (2025), caratterizzate da una dimensione intima e giocosa, in un equilibrio instabile ed in continuo aggiornamento, tra speranza e disincanto.
Lorenzo Aceto (Pescara, Italy, 1985) è un artista visivo che lavora con la pittura ed il disegno. Nel 2010 ha conseguito il diploma di laurea presso l'Accademia di Belle Arti di Urbino. Tra il 2009 e il 2013 ha collaborato con la Galleria Cesare Manzo di Pescara, dove ha tenuto due mostre personali. Nel 2016 è stato selezionato per Pilotenkueche, un programma internazionale di residenza per artisti a Lipsia, in Germania, dove attualmente vive e lavora. Nel corso degli anni ha esposto in numerose gallerie in tutta Italia, ricevendo riconoscimenti e premi sia a livello nazionale che internazionale.
La ricerca artistica di Aceto si sviluppa su due livelli interconnessi: un’indagine formale sul linguaggio della pittura e una riflessione concettuale sul rapporto tra l’umanità e l’ambiente. Il suo lavoro è radicato nella pittura figurativa. Il suo processo creativo è dinamico: il disegno stimola la pittura e, a sua volta, la pittura arricchisce il disegno, dando vita a un ciclo di esplorazione in continua evoluzione.
Il titolo della mostra – spiega l’artista - è tratto dal libro per bambini Etwas von den Wurzelkinder, che si può tradurre come ‘Qualcosa dei bambini delle radici’. Si tratta di una fiaba dei primi del Novecento, scritta e illustrata da Sibylle von Olfers che racconta di bambini che vivono sottoterra durante l’inverno e che, con l’arrivo della primavera, escono alla luce per portare con sé insetti, fiori e frutti per poi tornare nel grembo della terra con l’autunno. Ho trovato questa immagine suggestiva ed in sintonia con il mio lavoro, che è profondamente legato alla terra come elemento generativo e rigenerante. Una terra che accoglie, trasforma e ingloba, dove le figure si confondono, passando da soggetto a oggetto.
La ricerca di Lorenzo Aceto affonda le sue radici nella natura. Nei dipinti realizzati dall’artista, riconoscibili forme organiche come tronchi bruciati, ossa di animali e piante secche, parlano di morte e caducità. Colori terrosi e smorzati intensificano l’impressione di luoghi remoti nel tempo, post-archeologici, che oscillano tra vita e decadenza. Partendo da disegni che commuta in dipinti ad olio in una osmosi continua tra le due tecniche, l’artista, indeciso tra la resa alla durezza del presente ed un flebile ottimismo prossimo, ci conduce nel suo spazio mentale, fatto di elementi naturali ed immaginari.
Nel dipinto Bucaneve (2022) questa dicotomia esistenziale è palese: carcasse di animali in primo piano su un terreno arido sono accostante, per contrasto, a delicati fiori di bucaneve, simboli di rinascita e primavera, che, emergendo dalla sabbia, suggeriscono la possibilità di un ciclo vitale che continua nonostante tutto.
La pittura di Lorenzo Aceto parte dunque da elementi figurativi riconoscibili che tuttavia lentamente si trasformano in visioni interiori dal forte impatto emotivo. La sua arte secca e tagliente, basata sul segno, sul colore e sulla varietà delle pennellate della materia pittorica, è una riflessione impietosa sul rapporto di forze tra uomo e natura.
In mostra da Quartz Studio a Torino, ai grandi e medi dipinti, connotati da una atmosfera di silenziosa desolazione, fanno da contrappunto opere di piccolo formato più esplicitamente pittoriche come Pietre a secco (2025), caratterizzate da una dimensione intima e giocosa, in un equilibrio instabile ed in continuo aggiornamento, tra speranza e disincanto.
Lorenzo Aceto (Pescara, Italy, 1985) è un artista visivo che lavora con la pittura ed il disegno. Nel 2010 ha conseguito il diploma di laurea presso l'Accademia di Belle Arti di Urbino. Tra il 2009 e il 2013 ha collaborato con la Galleria Cesare Manzo di Pescara, dove ha tenuto due mostre personali. Nel 2016 è stato selezionato per Pilotenkueche, un programma internazionale di residenza per artisti a Lipsia, in Germania, dove attualmente vive e lavora. Nel corso degli anni ha esposto in numerose gallerie in tutta Italia, ricevendo riconoscimenti e premi sia a livello nazionale che internazionale.
La ricerca artistica di Aceto si sviluppa su due livelli interconnessi: un’indagine formale sul linguaggio della pittura e una riflessione concettuale sul rapporto tra l’umanità e l’ambiente. Il suo lavoro è radicato nella pittura figurativa. Il suo processo creativo è dinamico: il disegno stimola la pittura e, a sua volta, la pittura arricchisce il disegno, dando vita a un ciclo di esplorazione in continua evoluzione.
30
giugno 2025
Lorenzo Aceto – Wurzelkinder
Dal 30 giugno al 13 settembre 2025
arte contemporanea
Location
QUARTZ STUDIO
Torino, Via Giulia Di Barolo, 18d, (Torino)
Torino, Via Giulia Di Barolo, 18d, (Torino)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
30 Giugno 2025, h 19:00
Sito web
Autore
Curatore




