Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
Lorenzo Cinquini / Grazia Leoncini – Cento arcobaleni
Gli artisti hanno preparato la mostra in modo puntiglioso, portando nelle terre medicee di Seravezza alcune tra le loro opere maggiormente rappresentative, giusto ‘biglietto da visita’ magari per una futura esposizione – sempre insieme – in uno spazio più vasto.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“E’ senz’altro non facile presentare in sintesi quella che noi definiamo una tra le ‘personali a due’ maggiormente rappresentative della stagione artistica dell’Estate 2004 in Versilia. Gli artisti hanno preparato la mostra in modo puntiglioso, portando nelle terre medicee di Seravezza alcune tra le loro opere maggiormente rappresentative, giusto ‘biglietto da visita’ magari per una futura esposizione – sempre insieme – in uno spazio più vasto, in modo da agevolare una cosiddetta ‘piena lettura’ d’un percorso partito da lontano e che continua coerentemente a produrre magnifici frutti.
Comunque “Cento arcobaleni”, con titolo non casualmente preso a prestito dalla poesia iniziale di un volume di chi ora scrive, intitolato, appunto, “I cento arcobaleni”, edito da Giardini, Pisa, nel 1989, mette in risalto quella felicità dipinta che dovrebbe essere in fondo sempre lo specchio di ciascun creativo.
Per Lorenzo Cinquini sono particolarmente appropriate le parole di Paolo Guadagno, il quale in uno scritto del 1988 afferma che “nelle sue opere la figura, il paesaggio o la struttura architettonica non sono che un pretesto per il colore, il segno, la volumetria ed un modo tutto suo di pennellare”. Infatti, a nostro parere, egli possiede un proprio autonomo linguaggio espressivo, che se da un lato riflette un’impronta tecnica fatta di segno/colore, dall’altro rivela un innato senso riflessivo, molto lirico, di proporre il passaggio delle stagioni atmosferiche ed umane. Le tele e le tavole si caricano così della fantasmagoria di cromatismi puri – i rossi accesi, i viola soprattutto, tanto amati dal suo ‘antico’ Maestro fiorentino Renzo Grazzini, indimenticabile artista che pure noi siamo onorati d’aver avuto come amico – e di impasti possenti, ricchi di umori.
Grazia Leoncini è disegnatrice finissima, attenta nel segno portato in essere in modo spontaneo, deciso ed equilibrato. Certe sue ‘Modelle’, per le quali ha tra l’altro avuto sempre ampi consensi da parte di ‘addetti ai lavori’ e dal pubblico più vario, ci dicono di una analisi condotta in ambito psicologico, giuste, tra l’altro, le parole di Lorenzo Marcuccetti (2001): “... Il linguaggio grafico di Grazia Leoncini, caldo e sensuale, ha spesso come modello la donna, in tutta la sua bellezza ed armonia. Un’autonomia nella lettura del corpo anonimo in quanto archetipo della femminilità, che si riflette sullo stile come ricerca e approfondimento di un percorso interiore”.
I quadri legati alla paesaggistica, poi, sono un autentico ‘atto di amore’ nei confronti dell’intera area apuo-versiliese: spazi litoranei con barche, le Apuane, campagne ...” (Lodovico Gierut)
Lorenzo Cinquini vive a Pontemazzori di Camaiore (Lucca) Via Pontemazzori, 2D. Ha frequentato, a Firenze, la Scuola d’Arte di Porta Romana e quindi il Magistero della stessa Scuola, diplomandosi nel 1972. Dal vasto curriculum rileviamo che ha tenuto ‘personali’ in spazi pubblici e privati a Lucca e a Nervi (1977), a Campomorone (1981), a Viareggio (1984. 1989, 1993, 2003), a Bari (Expo-Arte 1987), a Monza (1988), a Camaiore (1997), Tirrenia (2002 e 2003) con altre significative presenze a Lido di Camaiore, Pontedera, Livorno, Firenze, Rosignano Marittimo, Massarosa. Numerose le partecipazioni ad esposizioni collettive di qualità, e a concorsi nazionali dove ha avuto apprezzamenti, classificandosi sempre ai primi posti di ogni graduatoria (Lido di Camaiore, Pisa, Livorno, Firenze, cascina, Tirrenia, Porcari, Montecarlo, Seravezza). E’ stato inserito nell’Enciclopedia Mondiale Artisti Contemporanei (Seledizioni, Bologna, 1984), e in vari siti internet quali www.leonardesca.it www.artemav.com - www.artemav.com/burlamacco
Sulla sua opera si sono interessati molti critici, storici dell’arte, giornalisti., con recensioni anche in riviste specializzate.
Grazia Leoncini vive a Piano di Conca di Massarosa (Lucca) Via Pianaccese 146/q. Tra le ‘personali’ recenti citiamo quelle di Viareggio (1998 e 2001), di Lido di Camaiore (1998), Camaiore (2001 e 2003), Marina di Pietrasanta (2004). Numerose le partecipazioni a mostre di gruppo, sempre su invito, tra le quali “Leonardesca” (Sillico e Pietrasanta 1998), “Colori nuovi sulle antiche carte di Pescia (1999) con altri artisti quali Ernesto Treccani, Ernesto Altemura, Eugenio Pardini, Paolo Maiani, Giuseppe Lippi, John Fisher ...), “Documento arte 2000” (Sillico 2000), “Presenze artistiche ad Azzano” (2001), “Colori di Sera” (Pietrasanta 2002, 2003 e 2004), “Arte nella Torre” (Viareggio 2003) e “Il mito di Undulna” (Montignoso 2004). Ha illustrato il libro di Bruna Nizzola intitolato “Il dubbio e altri racconti” ed è inserita nel volume di L. Gierut, M. Lorenzoni, S. Mattei, L. Marcuccetti “La valle di marmo”, e in vari siti internet tra cui www.pievedellacappella.it
Ha dipinti e disegni in collezioni sia private, sia pubbliche o di vasto interesse (Comune di Viareggio; Casa delle Donne, Associazione Clio, Viareggio; Museo della Carta di Pescia). Premiata in concorsi di pittura ha avuto presentazioni e analisi critiche da parte di Raffaello Bertoli, Lorenzo Marcuccetti, Lodovico Gierut, Sauro Mattei, Alberta Rossana Bianchi, Marino Lusetti e altri.
Comunque “Cento arcobaleni”, con titolo non casualmente preso a prestito dalla poesia iniziale di un volume di chi ora scrive, intitolato, appunto, “I cento arcobaleni”, edito da Giardini, Pisa, nel 1989, mette in risalto quella felicità dipinta che dovrebbe essere in fondo sempre lo specchio di ciascun creativo.
Per Lorenzo Cinquini sono particolarmente appropriate le parole di Paolo Guadagno, il quale in uno scritto del 1988 afferma che “nelle sue opere la figura, il paesaggio o la struttura architettonica non sono che un pretesto per il colore, il segno, la volumetria ed un modo tutto suo di pennellare”. Infatti, a nostro parere, egli possiede un proprio autonomo linguaggio espressivo, che se da un lato riflette un’impronta tecnica fatta di segno/colore, dall’altro rivela un innato senso riflessivo, molto lirico, di proporre il passaggio delle stagioni atmosferiche ed umane. Le tele e le tavole si caricano così della fantasmagoria di cromatismi puri – i rossi accesi, i viola soprattutto, tanto amati dal suo ‘antico’ Maestro fiorentino Renzo Grazzini, indimenticabile artista che pure noi siamo onorati d’aver avuto come amico – e di impasti possenti, ricchi di umori.
Grazia Leoncini è disegnatrice finissima, attenta nel segno portato in essere in modo spontaneo, deciso ed equilibrato. Certe sue ‘Modelle’, per le quali ha tra l’altro avuto sempre ampi consensi da parte di ‘addetti ai lavori’ e dal pubblico più vario, ci dicono di una analisi condotta in ambito psicologico, giuste, tra l’altro, le parole di Lorenzo Marcuccetti (2001): “... Il linguaggio grafico di Grazia Leoncini, caldo e sensuale, ha spesso come modello la donna, in tutta la sua bellezza ed armonia. Un’autonomia nella lettura del corpo anonimo in quanto archetipo della femminilità, che si riflette sullo stile come ricerca e approfondimento di un percorso interiore”.
I quadri legati alla paesaggistica, poi, sono un autentico ‘atto di amore’ nei confronti dell’intera area apuo-versiliese: spazi litoranei con barche, le Apuane, campagne ...” (Lodovico Gierut)
Lorenzo Cinquini vive a Pontemazzori di Camaiore (Lucca) Via Pontemazzori, 2D. Ha frequentato, a Firenze, la Scuola d’Arte di Porta Romana e quindi il Magistero della stessa Scuola, diplomandosi nel 1972. Dal vasto curriculum rileviamo che ha tenuto ‘personali’ in spazi pubblici e privati a Lucca e a Nervi (1977), a Campomorone (1981), a Viareggio (1984. 1989, 1993, 2003), a Bari (Expo-Arte 1987), a Monza (1988), a Camaiore (1997), Tirrenia (2002 e 2003) con altre significative presenze a Lido di Camaiore, Pontedera, Livorno, Firenze, Rosignano Marittimo, Massarosa. Numerose le partecipazioni ad esposizioni collettive di qualità, e a concorsi nazionali dove ha avuto apprezzamenti, classificandosi sempre ai primi posti di ogni graduatoria (Lido di Camaiore, Pisa, Livorno, Firenze, cascina, Tirrenia, Porcari, Montecarlo, Seravezza). E’ stato inserito nell’Enciclopedia Mondiale Artisti Contemporanei (Seledizioni, Bologna, 1984), e in vari siti internet quali www.leonardesca.it www.artemav.com - www.artemav.com/burlamacco
Sulla sua opera si sono interessati molti critici, storici dell’arte, giornalisti., con recensioni anche in riviste specializzate.
Grazia Leoncini vive a Piano di Conca di Massarosa (Lucca) Via Pianaccese 146/q. Tra le ‘personali’ recenti citiamo quelle di Viareggio (1998 e 2001), di Lido di Camaiore (1998), Camaiore (2001 e 2003), Marina di Pietrasanta (2004). Numerose le partecipazioni a mostre di gruppo, sempre su invito, tra le quali “Leonardesca” (Sillico e Pietrasanta 1998), “Colori nuovi sulle antiche carte di Pescia (1999) con altri artisti quali Ernesto Treccani, Ernesto Altemura, Eugenio Pardini, Paolo Maiani, Giuseppe Lippi, John Fisher ...), “Documento arte 2000” (Sillico 2000), “Presenze artistiche ad Azzano” (2001), “Colori di Sera” (Pietrasanta 2002, 2003 e 2004), “Arte nella Torre” (Viareggio 2003) e “Il mito di Undulna” (Montignoso 2004). Ha illustrato il libro di Bruna Nizzola intitolato “Il dubbio e altri racconti” ed è inserita nel volume di L. Gierut, M. Lorenzoni, S. Mattei, L. Marcuccetti “La valle di marmo”, e in vari siti internet tra cui www.pievedellacappella.it
Ha dipinti e disegni in collezioni sia private, sia pubbliche o di vasto interesse (Comune di Viareggio; Casa delle Donne, Associazione Clio, Viareggio; Museo della Carta di Pescia). Premiata in concorsi di pittura ha avuto presentazioni e analisi critiche da parte di Raffaello Bertoli, Lorenzo Marcuccetti, Lodovico Gierut, Sauro Mattei, Alberta Rossana Bianchi, Marino Lusetti e altri.
10
settembre 2004
Lorenzo Cinquini / Grazia Leoncini – Cento arcobaleni
Dal 10 al 18 settembre 2004
arte contemporanea
Location
PALAZZO MEDICEO
Seravezza, viale A. Amadei, (Lucca)
Seravezza, viale A. Amadei, (Lucca)
Orario di apertura
17/22
Vernissage
10 Settembre 2004, ore 18,00
Curatore



