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Luca Ceccherini – Il coltello nel noce
La Galleria Umberto Di Marino è lieta di annunciare Il coltello nel noce, prima mostra personale di Luca Ceccherini negli spazi di Casa Di Marino. Per questa occasione, l’artista toscano presenta una nuova serie di grandi tele che entrano in dialogo con lavori su supporti misti di carta.
Comunicato stampa
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Estratto di: Ella Noyes, La “valle chiusa”. L’alto e il basso Casentino (1905) Il Castello di Porciano - Stia, Papiano e Gaviserri - Pratovecchio, Poppiena e Romena - Bibbiena e la mappa del Casentino - Ortignano, Raggiolo, Rassina e Carda, in AA. VV. Viaggio in Casentino. Una valle nello specchio della cultura europea e americana. 1791-1912, 1993, a cura di Attilio Brilli,
editore Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Arezzo.
Ma c’è una località non distante da qui che è molto più remota di Raggiolo. Se qualcuno desiderasse immergersi all’improvviso in un’atmosfera tale da rendere moderno lo stesso medioevo, dovrebbe fare una visita a Carda. Vi si può giungere da Raggiolo con una salita di due ore sulla dorsale del Pratomagno; anche se per avere un’impressione adeguata del luogo bisognerebbe arrivarci da un percorso molto più lungo, da Rassina, il paese che s’incontra dopo Bibbiena andando verso Arezzo. Rassina ha una sua dimensione cittadina e sebbene un tempo avesse un proprio castello che prese parte a varie gesta medievali, oggi s’è fatta moderna e poco interessante. La sua bellezza effettiva è il fiume, non più lo spumeggiante torrente del Casentino ormai, ma un corso ampio e gonfio che scorre fra pascoli verdi. Sulle circostanti colline ci sono i resti di molti antichi castelli non privi di echi storici. C’è Chitignano su un’altura a oriente, un tempo dimora degli Ubertini. Esso ha un pittoresco maniero in rovina in cui restano alcune belle sale con interessanti testimonianze degli antichi baroni.
Ma per raggiungere Carda si deve attraversare il fiume e prendere la via che va verso occidente risalendo la valle del Soliggine, passando prima da Socana, uno dei villaggi più pittoreschi del Casentino dove l’esterno dell’antica pieve dal campanile cilindrico è un interessante esempio della primitiva architettura romanica. Alcune miglia più su si trova Castel Focognano, un tempo luogo fortificato e d’importanza strategica, che sotto i Giannellini, signori del posto, dovette sopportare un assedio di sei mesi — siamo nel 1322 — ad opera del Vescovo Guido Tarlati il quale alla fine l’espugnò grazie al tradimento di un prete e lo mise a ferro e fuoco.
Il sentiero per Carda gira a sinistra ancor prima di raggiungere Castel Focognano e continua ad inerpicarsi sempre più in su. Lasciate alle spalle le zone coltivate, esso sale attraverso una sconfinata foresta di castagni e poi zone rocciose dai vari ruscelli finché sbocca in una vera e propria brughiera cosparsa di massi in vetta alla collina. Proseguendo in una sorta di ponte naturale, fra due spuntoni di roccia, ci si trova d’improvviso al limitare di una lunga valle solitaria, chiusa nel cuore dei monti. I grandiosi precipizi che la nascondono al mondo esterno sono coperti di castagneti dalla cima alla base dove, ben incassato, scorre il torrente montano. In questo deserto in cui si penserebbe d’incontrare soltanto cacciatori e viaggiatori che hanno smarrito la strada, compare lontano, sull’estremo lato superiore della valle, un grazioso paese accovacciato ai piedi di una torreggiante parete montana, simile ad una candida regina assisa sul trono e regnante nella solitudine delle oscure colline. Si ha la sensazione di essere capitati all’improvviso nei luoghi incantati del «c’era una volta». Se c’erano paesi in Arcadia, devono avere avuto da lontano l’aspetto di Carda.
editore Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Arezzo.
Ma c’è una località non distante da qui che è molto più remota di Raggiolo. Se qualcuno desiderasse immergersi all’improvviso in un’atmosfera tale da rendere moderno lo stesso medioevo, dovrebbe fare una visita a Carda. Vi si può giungere da Raggiolo con una salita di due ore sulla dorsale del Pratomagno; anche se per avere un’impressione adeguata del luogo bisognerebbe arrivarci da un percorso molto più lungo, da Rassina, il paese che s’incontra dopo Bibbiena andando verso Arezzo. Rassina ha una sua dimensione cittadina e sebbene un tempo avesse un proprio castello che prese parte a varie gesta medievali, oggi s’è fatta moderna e poco interessante. La sua bellezza effettiva è il fiume, non più lo spumeggiante torrente del Casentino ormai, ma un corso ampio e gonfio che scorre fra pascoli verdi. Sulle circostanti colline ci sono i resti di molti antichi castelli non privi di echi storici. C’è Chitignano su un’altura a oriente, un tempo dimora degli Ubertini. Esso ha un pittoresco maniero in rovina in cui restano alcune belle sale con interessanti testimonianze degli antichi baroni.
Ma per raggiungere Carda si deve attraversare il fiume e prendere la via che va verso occidente risalendo la valle del Soliggine, passando prima da Socana, uno dei villaggi più pittoreschi del Casentino dove l’esterno dell’antica pieve dal campanile cilindrico è un interessante esempio della primitiva architettura romanica. Alcune miglia più su si trova Castel Focognano, un tempo luogo fortificato e d’importanza strategica, che sotto i Giannellini, signori del posto, dovette sopportare un assedio di sei mesi — siamo nel 1322 — ad opera del Vescovo Guido Tarlati il quale alla fine l’espugnò grazie al tradimento di un prete e lo mise a ferro e fuoco.
Il sentiero per Carda gira a sinistra ancor prima di raggiungere Castel Focognano e continua ad inerpicarsi sempre più in su. Lasciate alle spalle le zone coltivate, esso sale attraverso una sconfinata foresta di castagni e poi zone rocciose dai vari ruscelli finché sbocca in una vera e propria brughiera cosparsa di massi in vetta alla collina. Proseguendo in una sorta di ponte naturale, fra due spuntoni di roccia, ci si trova d’improvviso al limitare di una lunga valle solitaria, chiusa nel cuore dei monti. I grandiosi precipizi che la nascondono al mondo esterno sono coperti di castagneti dalla cima alla base dove, ben incassato, scorre il torrente montano. In questo deserto in cui si penserebbe d’incontrare soltanto cacciatori e viaggiatori che hanno smarrito la strada, compare lontano, sull’estremo lato superiore della valle, un grazioso paese accovacciato ai piedi di una torreggiante parete montana, simile ad una candida regina assisa sul trono e regnante nella solitudine delle oscure colline. Si ha la sensazione di essere capitati all’improvviso nei luoghi incantati del «c’era una volta». Se c’erano paesi in Arcadia, devono avere avuto da lontano l’aspetto di Carda.
04
ottobre 2025
Luca Ceccherini – Il coltello nel noce
Dal 04 ottobre al 29 novembre 2025
arte contemporanea
Location
Casa Di Marino
Napoli, Via Monte di Dio, 9, (NA)
Napoli, Via Monte di Dio, 9, (NA)
Orario di apertura
da lunedi a sabato ore 11-13 e 15-19
Vernissage
4 Ottobre 2025, dalle 11 alle 19
Sito web
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