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Lucia Lamacchia / Franco Raggi – Icaro delle cadute.
Alla Galleria Zanuso la mostra “Icaro delle cadute” crea un connubio concettuale e iconico tra soggetti che cadono, realizzati da Lucia Lamacchia, e luoghi simbolici dove atterrare ideati da Franco Raggi; un racconto per immagini sul tema della caduta che evoca il metaforico viaggio di Icaro.
Comunicato stampa
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La mostra “Icaro delle cadute”, esposta presso la Galleria Francesco Zanuso dal 10 settembre al 1 ottobre, è il racconto per immagini di Lucia Lamacchia e Franco Raggi intorno al tema della caduta evocata nel metaforico viaggio di Icaro.
Un connubio concettuale e iconico caratterizza le opere dei due artisti dove i soggetti che cadono, realizzati da Lucia Lamacchia, trovano luoghi simbolici sui quali atterrare nei lavori di Franco Raggi. Un parallelismo che allude al mito di Icaro sia per quanto concerne l’atto della caduta, sia nel ricordo di suo padre, Dedalo, architetto e creatore, in questo caso, di strutture pronte ad accogliere e attenuare lo schianto.
Lucia Lamacchia dal 2010 dedica la sua ricerca artistica allo studio del vuoto. Le figure che ritrae, persone, animali e oggetti sono rappresentati in caduta libera, in posizioni differenti, con atteggiamenti di resistenza o di abbandono nei confronti della gravità. Attorno a loro, lo spazio totalmente bianco del foglio descrive il vuoto, l’assenza, che, in una sorta di gioco fra elementi contrapposti con i personaggi disegnati, assume fondamentale importanza.
La selezione di opere in mostra, realizzate fra il 2018 e il 2020, presenta persone e animali; si passa da un boxeur ad una calciatrice che nel movimento atletico perdono l’equilibrio, da un bambino e una donna che compiono un salto nel vuoto, fino a un direttore che a braccia aperte, sprofonda in uno spazio sconosciuto.
Caratterizzati da un tratto delicato e dai colori sfumati, questa serie disegni a pennarello su carta vuole essere come afferma l’artista “un’esortazione a godersi la caduta, nell’ottica positiva che questa sia una metamorfosi, un nuovo inizio…”.
In direzione analoga sono orientati i disegni di Franco Raggi, pensati come risposta alle figure cadenti di Lucia Lamacchia; paesaggi immaginari dal titolo “Luoghi organizzati per cadute improbabili” che danno vita ad ambienti adatti alle cadute, predisposti ad attutire il colpo, a salvare, coloro che precipitano. L’artista inserisce in scenari naturali e desolati, scarsi di vegetazione, delle costruzioni arcaiche e irreali, tralicci, muri, stanze senza soffitti, zattere, strutture labirintiche, con al loro interno teli, cuscini, tappeti erbosi, parti morbide per alleviare l’impatto al suolo. In questi lavori ad inchiostro nero e acquerello emerge la vena ironica e paradossale legata alla poetica di Franco Raggi che, nei suoi disegni, allestimenti, scenografie e oggetti, spesso si sofferma su collegamenti tra concetti opposti come “Stabile/Instabile”, “Mobile/Immobile”, “Antico/Moderno”. Un dualismo che si intuisce anche nella lampada “La Classica” progettata nel 1975, prodotta oggi dall’artista in serie limitata ed esposta al centro della Galleria.
Cenni biografici: Lucia Lamacchia esordisce lavorando come grafica e art director per F.C.Internazionale a Milano, affiancando Roberto Carra per Oliviero Toscani. Il suo portfolio viene selezionati da Fabrica, centro di ricerca Benetton, e un suo progetto dal dipartimento in Arti e nuove tecnlogie, M-Node (NABA/Planetary-Collegium). Nel 2016 lavora per Radio24 e collabora all’allestimento di eventi per il quotidiano Il Sole 24 Ore. In occasione del Salone del Mobile 2017 cura per Ron Gilad, direttore creativo di Danese Milano-Artemide, il nuovo catalogo storico illustrato, selezionato nel 2018 da ABC Aiap Book Community, esposizione dei migliori progetti di grafica editoriale. Nello stesso anno si svolge la sua prima personale presso lo Spazio32 per la Fondazione Carispezia. Nel 2019 un suo disegno entra a far parte di UDHR Posters, progetto di esposizione itinerante dedicato alla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Il poster è stato selezionato da Aiap per la mostra “Italian design” presso il Taiwan Design Museum in occasione di un focus sul visual design e sulla produzione grafica contemporanea italiana.
Franco Raggi architetto e designer, dal 1971 al 1976 è stato redattore di Casabella diretta da Alessandro Mendini con il quale ha fondato nel 1977 la rivista Modo di cui è stato caporedattore e direttore. Ha fatto parte dei gruppi del Radical design. Nel 1975-76 ha collaborato alla Sezione Arti visive Architettura della Biennale di Venezia; nel 1980 ha curato la Raccolta del Design per la Triennale di Milano e nel 1989 ha curato la Sezione Design nella mostra “Il futuro delle metropoli” alla XVIII Triennale; dal 1996 al 1998 ha coordinato il Dipartimento di Architettura all’Istituto Europeo di Design di Milano. Ha tenuto corsi e seminari in Italia presso Politecnico di Milano, Domus Academy e NABA; all’estero presso l’Architectural Association di Londra, Scuola d’Arti e Mestieri di Tolosa e l’istituto ENSAD di Parigi. Dal 2001 insegna Interior Design all’ISIA di Firenze. Come designer ha progettato per varie aziende tra le quali Fontana Arte, Cappellini, Poltronova, Luceplan, Barovier & Toso, Artemide, Danese e Zeus. Sue opere sono nelle collezioni del MoMA, New York, del Centre Pompidou di Parigi, del FRAC Centre di Orléans e della collezione del Museo della Triennale di Milano.
Un connubio concettuale e iconico caratterizza le opere dei due artisti dove i soggetti che cadono, realizzati da Lucia Lamacchia, trovano luoghi simbolici sui quali atterrare nei lavori di Franco Raggi. Un parallelismo che allude al mito di Icaro sia per quanto concerne l’atto della caduta, sia nel ricordo di suo padre, Dedalo, architetto e creatore, in questo caso, di strutture pronte ad accogliere e attenuare lo schianto.
Lucia Lamacchia dal 2010 dedica la sua ricerca artistica allo studio del vuoto. Le figure che ritrae, persone, animali e oggetti sono rappresentati in caduta libera, in posizioni differenti, con atteggiamenti di resistenza o di abbandono nei confronti della gravità. Attorno a loro, lo spazio totalmente bianco del foglio descrive il vuoto, l’assenza, che, in una sorta di gioco fra elementi contrapposti con i personaggi disegnati, assume fondamentale importanza.
La selezione di opere in mostra, realizzate fra il 2018 e il 2020, presenta persone e animali; si passa da un boxeur ad una calciatrice che nel movimento atletico perdono l’equilibrio, da un bambino e una donna che compiono un salto nel vuoto, fino a un direttore che a braccia aperte, sprofonda in uno spazio sconosciuto.
Caratterizzati da un tratto delicato e dai colori sfumati, questa serie disegni a pennarello su carta vuole essere come afferma l’artista “un’esortazione a godersi la caduta, nell’ottica positiva che questa sia una metamorfosi, un nuovo inizio…”.
In direzione analoga sono orientati i disegni di Franco Raggi, pensati come risposta alle figure cadenti di Lucia Lamacchia; paesaggi immaginari dal titolo “Luoghi organizzati per cadute improbabili” che danno vita ad ambienti adatti alle cadute, predisposti ad attutire il colpo, a salvare, coloro che precipitano. L’artista inserisce in scenari naturali e desolati, scarsi di vegetazione, delle costruzioni arcaiche e irreali, tralicci, muri, stanze senza soffitti, zattere, strutture labirintiche, con al loro interno teli, cuscini, tappeti erbosi, parti morbide per alleviare l’impatto al suolo. In questi lavori ad inchiostro nero e acquerello emerge la vena ironica e paradossale legata alla poetica di Franco Raggi che, nei suoi disegni, allestimenti, scenografie e oggetti, spesso si sofferma su collegamenti tra concetti opposti come “Stabile/Instabile”, “Mobile/Immobile”, “Antico/Moderno”. Un dualismo che si intuisce anche nella lampada “La Classica” progettata nel 1975, prodotta oggi dall’artista in serie limitata ed esposta al centro della Galleria.
Cenni biografici: Lucia Lamacchia esordisce lavorando come grafica e art director per F.C.Internazionale a Milano, affiancando Roberto Carra per Oliviero Toscani. Il suo portfolio viene selezionati da Fabrica, centro di ricerca Benetton, e un suo progetto dal dipartimento in Arti e nuove tecnlogie, M-Node (NABA/Planetary-Collegium). Nel 2016 lavora per Radio24 e collabora all’allestimento di eventi per il quotidiano Il Sole 24 Ore. In occasione del Salone del Mobile 2017 cura per Ron Gilad, direttore creativo di Danese Milano-Artemide, il nuovo catalogo storico illustrato, selezionato nel 2018 da ABC Aiap Book Community, esposizione dei migliori progetti di grafica editoriale. Nello stesso anno si svolge la sua prima personale presso lo Spazio32 per la Fondazione Carispezia. Nel 2019 un suo disegno entra a far parte di UDHR Posters, progetto di esposizione itinerante dedicato alla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Il poster è stato selezionato da Aiap per la mostra “Italian design” presso il Taiwan Design Museum in occasione di un focus sul visual design e sulla produzione grafica contemporanea italiana.
Franco Raggi architetto e designer, dal 1971 al 1976 è stato redattore di Casabella diretta da Alessandro Mendini con il quale ha fondato nel 1977 la rivista Modo di cui è stato caporedattore e direttore. Ha fatto parte dei gruppi del Radical design. Nel 1975-76 ha collaborato alla Sezione Arti visive Architettura della Biennale di Venezia; nel 1980 ha curato la Raccolta del Design per la Triennale di Milano e nel 1989 ha curato la Sezione Design nella mostra “Il futuro delle metropoli” alla XVIII Triennale; dal 1996 al 1998 ha coordinato il Dipartimento di Architettura all’Istituto Europeo di Design di Milano. Ha tenuto corsi e seminari in Italia presso Politecnico di Milano, Domus Academy e NABA; all’estero presso l’Architectural Association di Londra, Scuola d’Arti e Mestieri di Tolosa e l’istituto ENSAD di Parigi. Dal 2001 insegna Interior Design all’ISIA di Firenze. Come designer ha progettato per varie aziende tra le quali Fontana Arte, Cappellini, Poltronova, Luceplan, Barovier & Toso, Artemide, Danese e Zeus. Sue opere sono nelle collezioni del MoMA, New York, del Centre Pompidou di Parigi, del FRAC Centre di Orléans e della collezione del Museo della Triennale di Milano.
09
settembre 2020
Lucia Lamacchia / Franco Raggi – Icaro delle cadute.
Dal 09 settembre al primo ottobre 2020
arte contemporanea
Location
GALLERIA FRANCESCO ZANUSO
Milano, Corso Di Porta Vigentina, 26, (Milano)
Milano, Corso Di Porta Vigentina, 26, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a giovedì ore 15-19
venerdì mattina e altri orari, visite su appuntamento
Vernissage
9 Settembre 2020, ore 11 - 21
Ufficio stampa
IBC IRMA BIANCHI COMMUNICATION
Autore