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Luigi Calamatta (1801-1869) incisore e patriota in Europa
Per la prima volta saranno riunite più di cento opere tra matrici, disegni, incisioni, e lettere
provenienti da importanti collezioni italiane ed europee che, analizzate alla luce dei documenti
inediti, del carteggio mai esplorato, delle sue Memorie e delle prime biografie, manifestano in modo eloquente l’aspetto finora pressoché inedito: la continua compresenza nella sua vita e nella sua arte del sentimento patriottico e di italianità
Comunicato stampa
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MOSTRA
Luigi Calamatta (1801-1869) incisore e patriota in Europa
20 settembre – 1 novembre 2011
Nell’ambito del 150° anniversario dell’Unità d’Italia la mostra si presenta come l’occasione per
conoscere l’affascinante e poliedrica vicenda biografica di Luigi Calamatta (Civitavecchia, 1801 -
Milano, l869).
L’esposizione è organizzata dall’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma, con il sostegno
dell’Unità tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il 150° anniversario
dell’Unità d’Italia.
Curatore della mostra è Rosalba Dinoia; Commissario scientifico Fabio Fiorani.
Calamatta, detto “genio del bulino”, affiancò ben presto l’attività politica di patriota italiano “esule
volontario” tra Parigi e Bruxelles, all’attività artistica di geniale traduttore dei più grandi maestri del
presente e del passato da Ingres, Delaroche, Ary Sheffer, Delacroix, a Raffaello, Leonardo, Guido
Reni.
Per la prima volta saranno riunite più di cento opere tra matrici, disegni, incisioni, e lettere
provenienti da importanti collezioni italiane ed europee che, analizzate alla luce dei documenti
inediti, del carteggio mai esplorato, delle sue Memorie e delle prime biografie, manifestano in modo
eloquente l’aspetto finora pressoché inedito: la continua compresenza nella sua vita e nella sua arte
del sentimento patriottico e di italianità.
Il percorso si articola in quattro sezioni tematiche che segnano momenti e vicende del Risorgimento
visti dalla ‘prospettiva europea’ dell’incisore:
I. Un volto inedito del “genio del bulino”. La vita artistica nel segno della libertà tra le barricate
parigine, i salotti d’Europa e le truppe garibaldine
II. Calamatta, la politica francese e quella italiana: l’atelier parigino e i circoli degli esuli patrioti
III. Il ritratto di Mazzini: una complessa (e curiosa) vicenda tra scelte estetiche e implicazioni
politiche
IV. Roma croce e delizia: tra la “Battaglia di S. Pancrazio” e la “Disputa del Sacramento”
Catalogo Palombi Editore
Istituto Nazionale per la Grafica – Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Palazzo Poli (Fontana di Trevi)
Via Poli 54, Roma
Marcella Ghio - marcella.ghio@beniculturali.it
ph.+39 06 69980238 portatile 334 6842173 – 335 6821996
Luigi Calamatta (1801-1869) incisore e patriota in Europa
20 settembre – 1 novembre 2011
Nell’ambito del 150° anniversario dell’Unità d’Italia la mostra si presenta come l’occasione per
conoscere l’affascinante e poliedrica vicenda biografica di Luigi Calamatta (Civitavecchia, 1801 -
Milano, l869).
L’esposizione è organizzata dall’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma, con il sostegno
dell’Unità tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il 150° anniversario
dell’Unità d’Italia.
Curatore della mostra è Rosalba Dinoia; Commissario scientifico Fabio Fiorani.
Calamatta, detto “genio del bulino”, affiancò ben presto l’attività politica di patriota italiano “esule
volontario” tra Parigi e Bruxelles, all’attività artistica di geniale traduttore dei più grandi maestri del
presente e del passato da Ingres, Delaroche, Ary Sheffer, Delacroix, a Raffaello, Leonardo, Guido
Reni.
Per la prima volta saranno riunite più di cento opere tra matrici, disegni, incisioni, e lettere
provenienti da importanti collezioni italiane ed europee che, analizzate alla luce dei documenti
inediti, del carteggio mai esplorato, delle sue Memorie e delle prime biografie, manifestano in modo
eloquente l’aspetto finora pressoché inedito: la continua compresenza nella sua vita e nella sua arte
del sentimento patriottico e di italianità.
Il percorso si articola in quattro sezioni tematiche che segnano momenti e vicende del Risorgimento
visti dalla ‘prospettiva europea’ dell’incisore:
I. Un volto inedito del “genio del bulino”. La vita artistica nel segno della libertà tra le barricate
parigine, i salotti d’Europa e le truppe garibaldine
II. Calamatta, la politica francese e quella italiana: l’atelier parigino e i circoli degli esuli patrioti
III. Il ritratto di Mazzini: una complessa (e curiosa) vicenda tra scelte estetiche e implicazioni
politiche
IV. Roma croce e delizia: tra la “Battaglia di S. Pancrazio” e la “Disputa del Sacramento”
Catalogo Palombi Editore
Istituto Nazionale per la Grafica – Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Palazzo Poli (Fontana di Trevi)
Via Poli 54, Roma
Marcella Ghio - marcella.ghio@beniculturali.it
ph.+39 06 69980238 portatile 334 6842173 – 335 6821996
20
settembre 2011
Luigi Calamatta (1801-1869) incisore e patriota in Europa
Dal 20 settembre al primo novembre 2011
disegno e grafica
Location
ISTITUTO CENTRALE PER LA GRAFICA – PALAZZO POLI
Roma, Via Poli, 54, (Roma)
Roma, Via Poli, 54, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica, lunedì chiuso. Dal 25 maggio al 5 giugno dalle 10 alle 19, dal 7 giugno al 24 giugno dalle 10 alle 14
Vernissage
20 Settembre 2011, ore
Autore
Curatore
Calamatta è un personaggio praticamente sconosciuto alla grande platea. Eppure l’artista avrebbe molto da raccontare sulla vicenda di quel dipinto attribuito al nostro Leonardo da Vinci. Dopo due anni di inutili ricerche la Francia aveva perso ogni speranza di ritrovare la Gioconda rapita il 23 agosto 1911 al Louvre. Il 12 dicembre 1913 il ladro un certo Peruggia farà ritrovare la tavola che stava sul fondo di un baule sotto il letto in una stanza dell’albergo Tripoli di Firenze. Erano in pochi a conoscere la storia della traduzione della Gioconda effettuata da Luigi Calamatta tra il 1825 e il 1850, non si tratta di una copia, la traduzione del Calamatta è praticamente identica all’originale di Leonardo da Vinci. Se i francesi avessero messo ha confronto i due soggetti si sarebbero accorti di due sostanziali differenze.