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Lungo il peso che ho perduto
Supernova presenta Lungo il peso che ho perduto, mostra personale di Wang Yuxiang a cura di Niccolò Giacomazzi. Le opere, concepite site-specific, indagano flusso, evaporazione e incontri fortuiti nello spazio urbano. Inaugurazione 15 settembre, ore 18, Piazza S. Maria in Trastevere 1a, Roma
Comunicato stampa
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Supernova presenta Lungo il peso che ho perduto, mostra personale di Wang Yuxiang che riunisce opere inedite dell’artista, a cura di Niccolò Giacomazzi. L’inaugurazione si terrà lunedì 15 settembre 2025 presso Piazza Santa Maria in Trastevere 1a, Roma. La mostra sarà visitabile fino al 27 ottobre 2025.
Il progetto fonda la propria ricerca visiva sui fenomeni fisici di alternanza, flusso ed evaporazione nello spazio urbano contemporaneo, soffermandosi sul ruolo delle molecole d’acqua in continua trasformazione, nella relazione con lo spostamento e le complesse interazioni tra i residenti della città. Questo interesse si intreccia con la fascinazione dell’artista per la teoria degli umori e per la relazione dialettica tra il corpo umano e lo stato di umidità nella medicina tradizionale cinese.
Le opere presentate da Wang Yuxiang sono state pensate site-specific per Supernova, indagando il rapporto tra i pieni e i vuoti dell'architettura, tra la temperatura e l’umidità.
L’incontro dell’artista con la vita quotidiana ha suscitato in lui un interesse per un concetto che trova una delle sue espressioni più compiute proprio nella lingua cinese: Yuanfen.
La parola Yuanfen, “avere il destino senza un destino”, esprime il concetto di incontri fortuiti e coincidenze legate a un passato e a un futuro inspiegabili, descrivendo il destino e le circostanze che portano le persone a incrociarsi. A un primo sguardo può essere associata ai concetti di causa ed effetto, relazione ed emozione, ma alla base vi sono molte condizioni preesistenti, tra cui la volontà del cielo, il destino, la pratica e l’opportunità. In termini filosofici, si potrebbe definire come necessità nel caso, ma questa definizione non ne esaurisce il significato: il destino non è solo predestinato in una vita precedente, ma anche coltivato e creato nella vita futura. Esistono coincidenze, ma anche connessioni profonde e calore umano. È difficile stabilire cosa sia volontà divina e cosa opera dell’uomo, ma entrambe le componenti sono essenziali. Questo termine contribuisce a sviluppare e completare il legame tra l’umidità, la condizione umana e il tema dell’incontro, ponendosi come chiave poetica dell’intero progetto.
Wang ha trascorso tutto il mese di giugno 2025 presso la Fonderia Artistica Battaglia a Milano per realizzare una delle opere in mostra, in seguito all’invito di residenza rivolto all’artista. “La fusione del bronzo, al centro di questo processo, richiede collaborazione e ascolto reciproco con i maestri fonditori” - sostiene Wang - “una tecnica che costringe a sintetizzare il lavoro nel modo più essenziale possibile, rispettando la materialità, la fatica e la logica della natura. È un percorso che unisce passione, alchimia, temperatura ed etica, trasformando il pensiero in materia viva.”
Lungo il peso che ho perduto intesse una narrazione in cui il destino diventa filo invisibile tra le esistenze della contemporaneità, attraversando memoria, trasformazione e interdipendenza.
Il progetto fonda la propria ricerca visiva sui fenomeni fisici di alternanza, flusso ed evaporazione nello spazio urbano contemporaneo, soffermandosi sul ruolo delle molecole d’acqua in continua trasformazione, nella relazione con lo spostamento e le complesse interazioni tra i residenti della città. Questo interesse si intreccia con la fascinazione dell’artista per la teoria degli umori e per la relazione dialettica tra il corpo umano e lo stato di umidità nella medicina tradizionale cinese.
Le opere presentate da Wang Yuxiang sono state pensate site-specific per Supernova, indagando il rapporto tra i pieni e i vuoti dell'architettura, tra la temperatura e l’umidità.
L’incontro dell’artista con la vita quotidiana ha suscitato in lui un interesse per un concetto che trova una delle sue espressioni più compiute proprio nella lingua cinese: Yuanfen.
La parola Yuanfen, “avere il destino senza un destino”, esprime il concetto di incontri fortuiti e coincidenze legate a un passato e a un futuro inspiegabili, descrivendo il destino e le circostanze che portano le persone a incrociarsi. A un primo sguardo può essere associata ai concetti di causa ed effetto, relazione ed emozione, ma alla base vi sono molte condizioni preesistenti, tra cui la volontà del cielo, il destino, la pratica e l’opportunità. In termini filosofici, si potrebbe definire come necessità nel caso, ma questa definizione non ne esaurisce il significato: il destino non è solo predestinato in una vita precedente, ma anche coltivato e creato nella vita futura. Esistono coincidenze, ma anche connessioni profonde e calore umano. È difficile stabilire cosa sia volontà divina e cosa opera dell’uomo, ma entrambe le componenti sono essenziali. Questo termine contribuisce a sviluppare e completare il legame tra l’umidità, la condizione umana e il tema dell’incontro, ponendosi come chiave poetica dell’intero progetto.
Wang ha trascorso tutto il mese di giugno 2025 presso la Fonderia Artistica Battaglia a Milano per realizzare una delle opere in mostra, in seguito all’invito di residenza rivolto all’artista. “La fusione del bronzo, al centro di questo processo, richiede collaborazione e ascolto reciproco con i maestri fonditori” - sostiene Wang - “una tecnica che costringe a sintetizzare il lavoro nel modo più essenziale possibile, rispettando la materialità, la fatica e la logica della natura. È un percorso che unisce passione, alchimia, temperatura ed etica, trasformando il pensiero in materia viva.”
Lungo il peso che ho perduto intesse una narrazione in cui il destino diventa filo invisibile tra le esistenze della contemporaneità, attraversando memoria, trasformazione e interdipendenza.
15
settembre 2025
Lungo il peso che ho perduto
Dal 15 settembre al 27 ottobre 2025
arte contemporanea
Location
SUPERNOVA
Roma, Piazza di Santa Maria in Trastevere, 1, (RM)
Roma, Piazza di Santa Maria in Trastevere, 1, (RM)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 16:00-20:00
Vernissage
15 Settembre 2025, h 18-21
Sito web
Autore
Curatore
Allestimento




