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Marco Zanuso – Multivideo
Sulle famose mattonelle bianche del Jamaica, oli e acquerelli lasciano spazio alle stampe fotografiche che derivano dalle video installazioni dell’artista milanese: frammenti di un percorso vissuto dietro l’occhio di una telecamera.
Comunicato stampa
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Chi nasce a Milano e si dedica all’Arte impara a camminare per Brera, consegnando i propri passi una volta alle aule accademiche e la volta successiva alle sale di un caffè. Succede che, poi, il percorso universitario finisca e ci si ritrovi a vedere le proprie opere esposte in uno spazio reputato “simbolo” della fertilità creativa dei giovani artisti milanesi. Succede a Brera che uno studente incontri il Jamaica e venga scelto perché possa esporre le sue opere.
Così è successo a Marco Zanuso, nato a Milano nel 1976, girovago dell’arte nei suoi freschi 28 anni: le sue opere sono state viste in Croazia, in Germania, in Austria e ancora in Grecia, Argentina e Giappone. Alla sua prima personale, Zanuso, irrompe come rappresentante delle nuove tendenze artistiche, che vivono l’Arte come sperimentazione e ricerca applicata alla tecnologia. Si è fatta spazio nella mente di Zanuso la volontà di creare un rapporto di equivalenza tra il “bello” e la materia multimediale: ne nascono video installazioni interattive e video pitture dove vi è continuo scambio tra tecnologia e creatività personale di un artista.
Sulle famose mattonelle bianche del Jamaica, oli e acquerelli lasciano spazio alle stampe fotografiche che derivano dalle video installazioni dell’artista milanese: frammenti di un percorso vissuto dietro l’occhio di una telecamera, che prende le distanze dal tempo lineare per fermarsi a riflettere sul “qui e ora”. Le immagini di Zanuso sono la luce e l’attimo che si perde nel tragitto frettoloso della società moderna, quello spazio e quel tempo - il frame - che sfugge agli uomini. Le sue opere esaminano i nuovi segni depositati dalla tecnologia nelle relazioni sociali, rappresentano uno sguardo indiscreto sulla trasformazione culturale in atto.
Biografia:
Marco Zanuso vive e lavora a Milano. Ha collaborato con Studio Azzurro, muovendo i primi passi in quell’ambiente di ricerca e sperimentazione artistica; ha frequentato l’Academie des Beaux Artes di Bruxelles, la prima ad aver aperto un corso di studi dedicato alla sperimentazione tecno/artistica, per poi trasferirsi all’Accademia di Brera, al Dipartimento di Comunicazione ed arte visiva. Nel 2001 viene selezionato per partecipare al “Saloon 1°, esposizione organizzata dall’Accademia di Belle Arti di Brera al Palazzo della Permanente di Milano. Crea gruppi di ricerca e scambio culturale. Le esposizioni degli ultimi anni, portano Marco Zanuso, alla collettiva “Nicht mehr fur ohren” a Kassel, alla 1° Biennale d’Austria, all’11° Biennale dei giovani artisti del maditerrano di Atene, alla collettiva “Pentalogos” al Centro Borges di Buenos Aires, al workshop curato da Paolo Rosa in occasione della Biennale di Ogaki in Giappone.
Il Locale
Con questa esposizione al Jamaica si riapre la stagione delle Mostre, che il locale propone in collaborazione con alcune tra le più importanti gallerie d’arte milanesi. Lo storico caffè di via Brera, diretto da Micaela Mainini, ritrova i propri clienti offrendo loro le nuove interpretazioni dell’Arte. Il Jamaica vuole continuare a essere il riferimento per gli artisti e per gli amanti delle Mostre, ospitando i grandi autori ma lasciando anche spazio anche ad emergenti dalle grandi potenzialità, come nel caso di Marco Zanuso, laureando all’Accademia di Brera.
Visitando il Jamaica, gli artisti e gli avventori, i turisti e gli abitanti del quadrilatero possono sfuggire ancora oggi all’omologazione che insegue noi tutti, coltivando, tra tradizione e modernità, il buon gusto e l’amore per le cose belle.
Il Jamaica è riconosciuto come “locale storico” dal gennaio 2003.
Così è successo a Marco Zanuso, nato a Milano nel 1976, girovago dell’arte nei suoi freschi 28 anni: le sue opere sono state viste in Croazia, in Germania, in Austria e ancora in Grecia, Argentina e Giappone. Alla sua prima personale, Zanuso, irrompe come rappresentante delle nuove tendenze artistiche, che vivono l’Arte come sperimentazione e ricerca applicata alla tecnologia. Si è fatta spazio nella mente di Zanuso la volontà di creare un rapporto di equivalenza tra il “bello” e la materia multimediale: ne nascono video installazioni interattive e video pitture dove vi è continuo scambio tra tecnologia e creatività personale di un artista.
Sulle famose mattonelle bianche del Jamaica, oli e acquerelli lasciano spazio alle stampe fotografiche che derivano dalle video installazioni dell’artista milanese: frammenti di un percorso vissuto dietro l’occhio di una telecamera, che prende le distanze dal tempo lineare per fermarsi a riflettere sul “qui e ora”. Le immagini di Zanuso sono la luce e l’attimo che si perde nel tragitto frettoloso della società moderna, quello spazio e quel tempo - il frame - che sfugge agli uomini. Le sue opere esaminano i nuovi segni depositati dalla tecnologia nelle relazioni sociali, rappresentano uno sguardo indiscreto sulla trasformazione culturale in atto.
Biografia:
Marco Zanuso vive e lavora a Milano. Ha collaborato con Studio Azzurro, muovendo i primi passi in quell’ambiente di ricerca e sperimentazione artistica; ha frequentato l’Academie des Beaux Artes di Bruxelles, la prima ad aver aperto un corso di studi dedicato alla sperimentazione tecno/artistica, per poi trasferirsi all’Accademia di Brera, al Dipartimento di Comunicazione ed arte visiva. Nel 2001 viene selezionato per partecipare al “Saloon 1°, esposizione organizzata dall’Accademia di Belle Arti di Brera al Palazzo della Permanente di Milano. Crea gruppi di ricerca e scambio culturale. Le esposizioni degli ultimi anni, portano Marco Zanuso, alla collettiva “Nicht mehr fur ohren” a Kassel, alla 1° Biennale d’Austria, all’11° Biennale dei giovani artisti del maditerrano di Atene, alla collettiva “Pentalogos” al Centro Borges di Buenos Aires, al workshop curato da Paolo Rosa in occasione della Biennale di Ogaki in Giappone.
Il Locale
Con questa esposizione al Jamaica si riapre la stagione delle Mostre, che il locale propone in collaborazione con alcune tra le più importanti gallerie d’arte milanesi. Lo storico caffè di via Brera, diretto da Micaela Mainini, ritrova i propri clienti offrendo loro le nuove interpretazioni dell’Arte. Il Jamaica vuole continuare a essere il riferimento per gli artisti e per gli amanti delle Mostre, ospitando i grandi autori ma lasciando anche spazio anche ad emergenti dalle grandi potenzialità, come nel caso di Marco Zanuso, laureando all’Accademia di Brera.
Visitando il Jamaica, gli artisti e gli avventori, i turisti e gli abitanti del quadrilatero possono sfuggire ancora oggi all’omologazione che insegue noi tutti, coltivando, tra tradizione e modernità, il buon gusto e l’amore per le cose belle.
Il Jamaica è riconosciuto come “locale storico” dal gennaio 2003.
28
settembre 2004
Marco Zanuso – Multivideo
Dal 28 settembre al 22 novembre 2004
giovane arte
Location
BAR JAMAICA
Milano, Via Brera, 32, (Milano)
Milano, Via Brera, 32, (Milano)
Orario di apertura
ogni giorno dalle 10 alle 2 del mattino
Vernissage
28 Settembre 2004, ore 18.30
Autore




