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Margherita Serra – Archetipi dell’immaginario
Lo Spazioarte Pisanello – ospita la mostra Archetipi dell’immaginario dell’artista Margherita Serra. L’esposizione, curata da Riccardo Cecchini, presenta una ventina di lavori in marmo e vetro degli ultimi 15 anni.
Comunicato stampa
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Lo Spazioarte Pisanello - ospita la mostra Archetipi dell'immaginario dell’artista Margherita Serra. L'esposizione, curata da Riccardo Cecchini, presenta una ventina di lavori in marmo e vetro che abbracciano gli ultimi 15 anni di lavoro della scultrice, con particolare attenzione alla serie dei corsetti.
Gli anni Novanta - di cui in mostra sono presenti alcune opere significative - sono caratterizzati dal concetto di doppio, due elementi che si respingono e attraggono nello stesso tempo, generando un’energia vitale che sconfina oltre la materia.
Il percorso prosegue poi negli anni Duemila con la serie dei corsetti che segnano la piena maturità creativa di Margherita Serra.
Cristallo, marmo statuario di Carrara, marmo rosa del Portogallo e nero del Belgio sono i materiali privilegiati per la realizzazione di queste opere, collocate spesso su basamenti in metallo che richiamano la struttura delle sottogonne.
I corsetti esprimono la ricerca di Margherita Serra nell’universo femminile, e ne esprimono la sensualità ma soprattutto la raffinatezza, la dignità e la forza; come la pietra in cui sono creati, sono immutabili e algidi, quasi delle corazze, ma allo stesso tempo evocativi di un mondo segreto, delicato e inaccessibile. La creatura femminile, attraverso questa ricerca, trova in sé quella smarrita definizione dove sensibilità e saldezza si fondono in pura passione cosmica.
MARGHERITA SERRA
Margherita Serra nasce a Brescia il 17 maggio 1943, è presente nel campo dell’arte fin dalla metà degli anni Sessanta. Vive e lavora a Brescia e Carrara. Ha conseguito la maturità presso il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Carrara e la laurea in architettura presso al Politecnico di Milano. Dirigente presso il Comune di Brescia in qualità di architetto nel settore Edilizia Privata sino al 1994, quando per libera scelta ritiene di dedicarsi a tempo pieno alla carriera artistica rinunciando alla professione intrapresa. Fa parte del direttivo del gruppo europeo degli Architetti Artisti Ligne et Couleur di Parigi.
Nel 1987, per le Edizioni Bora (Bologna) è uscita una sua monografia a cura di Elda Fezzi, nel 1990 per Angelus Novus Edizioni (L’Aquila) è stato edito un catalogo monografico a cura di Antonio Gasbarrini. Ancora per le Edizioni Bora, nel 1993, viene stampata una monografia curata da Luciano Caramel. Nel 1997, Giorgio Segato, presenta il catalogo dell’esposizione presso la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Termoli (CB). Nel 2000 in occasione della mostra antologica presso la Civica Galleria d’Arte Moderna a Gallarate, viene presentato il catalogo monografico curato da Luciano Caramel. Nel 2004, per l’Editrice Compositori (Bologna) è stato edito un catalogo monografico a cura di Martina Corgnati con testi critici di Luciano Caramel e Gillo Dorfles, in occasione dell’esposizione presso Villa delle Rose a Bologna con la collaborazione della G.A.M. Nel 2008 in occasione dell’esposizione presso il Museo Nazionale di Palazzo Venezia a Roma è stato pubblicato dalla Biblioteca Cominiana (Padova) un catalogo monografico a cura di Luciano Caramel con testi critici di Paolo Bolpagni e Luciano Caramel.
Vincitrice di due concorsi nazionali indetti dal Ministero dei Lavori pubblici nel 1999 con opere d’arte posizionate nelle caserme dei carabinieri di Pavullo (MO) e Portici (NA). Tra le opere inserite in luoghi pubblici, sono da ricordare: “Monumento ai caduti nei Lager nazisti” nel 1979 a Brescia in via Vittorio Veneto, “Bassorilievo in memoria di P. Zini” nel 1987, ubicato nella Chiesa di S. Barnaba a Brescia, sempre nel 1987 “Organismo in liberazione IV” Sala del Museo d’Arte Contemporanea Castello dell’Aquila. “Altare centrale, ambone, ciborio” nella Chiesa Beato Luigi Palazzolo a Brescia nel 1991; “Cappella Guerreschi”, “Cappella Mantegari” nel Cimitero Vantiniano di Brescia, “Élan 1” Centro Zétema Matera nel 1993; “Energia Vitale” nel 1997 presso il Museo di Arte e Spiritualità di Brescia (ora Collezione Paolo VI ), “Altare centrale e ambone”, Chiesa S. Antonio Salò (BS) nel 1999; “Scultura in memoria di Elda Fezzi”, Cimitero Monumentale di Cremona nel 2001, “Altare centrale, tabernacolo e presbiterio” Cappella Villa Gioiosa Castelletto di Brenzone (VR) nel 2003, “Altorilievo Sacra Famiglia” presso Istituto Piccole Suore della Sacra Famiglia Venezia nel 2003, “Sacra Famiglia”, Casa di Cura Madre Fortunata Toniolo" Bologna 2005, “Corsetto con pieghe” nel Museo della Scultura Contemporanea, Gubbio (Perugia), 2006. Nel 2007 “Corsetto” Fondazione Repossi, Chiari (BS).
Margherita Serra è presente in innumerevoli mostre e simposi che l’hanno portata a essere conosciuta in campo nazionale e internazionale. La città di Matera le ha concesso nel 1993 uno spazio demaniale nei Sassi affinché potesse svolgere e divulgare la propria arte in un ambito di così grande suggestione attraverso mostre e scambi culturali.
Nel 2002 la città di Bernalda le ha conferito la cittadinanza onoraria per aver realizzato lungo il corso della città un’opera scultorea monumentale dal titolo Élan -slancio vitale-.
Le è stato assegnato a Trebisacce (CS) l’ambito riconoscimento “Eunomia 2004” che vede premiate le donne impegnate nei diversi campi del sociale. Dal 2008 è inserita come rappresentante dell’Associazione Nazionale Le Donne del Marmo con sede a Verona.
Il cammino dell’artista tra disegni, sculture in bronzo, legno, marmo, vetro di Murano è segnato da numerose esposizioni personali e collettive che si alternano in varie città d’Italia e all’estero, fra le quali, Margherita Serra segna un momento significativo nel panorama artistico contemporaneo, per l’eleganza con cui sa ottenere dalla materia effetti suggestivi, pervasi da forza e carichi di quell’afflato indispensabile a trasformare la materia stessa in opere d’arte.
Gli anni Novanta - di cui in mostra sono presenti alcune opere significative - sono caratterizzati dal concetto di doppio, due elementi che si respingono e attraggono nello stesso tempo, generando un’energia vitale che sconfina oltre la materia.
Il percorso prosegue poi negli anni Duemila con la serie dei corsetti che segnano la piena maturità creativa di Margherita Serra.
Cristallo, marmo statuario di Carrara, marmo rosa del Portogallo e nero del Belgio sono i materiali privilegiati per la realizzazione di queste opere, collocate spesso su basamenti in metallo che richiamano la struttura delle sottogonne.
I corsetti esprimono la ricerca di Margherita Serra nell’universo femminile, e ne esprimono la sensualità ma soprattutto la raffinatezza, la dignità e la forza; come la pietra in cui sono creati, sono immutabili e algidi, quasi delle corazze, ma allo stesso tempo evocativi di un mondo segreto, delicato e inaccessibile. La creatura femminile, attraverso questa ricerca, trova in sé quella smarrita definizione dove sensibilità e saldezza si fondono in pura passione cosmica.
MARGHERITA SERRA
Margherita Serra nasce a Brescia il 17 maggio 1943, è presente nel campo dell’arte fin dalla metà degli anni Sessanta. Vive e lavora a Brescia e Carrara. Ha conseguito la maturità presso il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Carrara e la laurea in architettura presso al Politecnico di Milano. Dirigente presso il Comune di Brescia in qualità di architetto nel settore Edilizia Privata sino al 1994, quando per libera scelta ritiene di dedicarsi a tempo pieno alla carriera artistica rinunciando alla professione intrapresa. Fa parte del direttivo del gruppo europeo degli Architetti Artisti Ligne et Couleur di Parigi.
Nel 1987, per le Edizioni Bora (Bologna) è uscita una sua monografia a cura di Elda Fezzi, nel 1990 per Angelus Novus Edizioni (L’Aquila) è stato edito un catalogo monografico a cura di Antonio Gasbarrini. Ancora per le Edizioni Bora, nel 1993, viene stampata una monografia curata da Luciano Caramel. Nel 1997, Giorgio Segato, presenta il catalogo dell’esposizione presso la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Termoli (CB). Nel 2000 in occasione della mostra antologica presso la Civica Galleria d’Arte Moderna a Gallarate, viene presentato il catalogo monografico curato da Luciano Caramel. Nel 2004, per l’Editrice Compositori (Bologna) è stato edito un catalogo monografico a cura di Martina Corgnati con testi critici di Luciano Caramel e Gillo Dorfles, in occasione dell’esposizione presso Villa delle Rose a Bologna con la collaborazione della G.A.M. Nel 2008 in occasione dell’esposizione presso il Museo Nazionale di Palazzo Venezia a Roma è stato pubblicato dalla Biblioteca Cominiana (Padova) un catalogo monografico a cura di Luciano Caramel con testi critici di Paolo Bolpagni e Luciano Caramel.
Vincitrice di due concorsi nazionali indetti dal Ministero dei Lavori pubblici nel 1999 con opere d’arte posizionate nelle caserme dei carabinieri di Pavullo (MO) e Portici (NA). Tra le opere inserite in luoghi pubblici, sono da ricordare: “Monumento ai caduti nei Lager nazisti” nel 1979 a Brescia in via Vittorio Veneto, “Bassorilievo in memoria di P. Zini” nel 1987, ubicato nella Chiesa di S. Barnaba a Brescia, sempre nel 1987 “Organismo in liberazione IV” Sala del Museo d’Arte Contemporanea Castello dell’Aquila. “Altare centrale, ambone, ciborio” nella Chiesa Beato Luigi Palazzolo a Brescia nel 1991; “Cappella Guerreschi”, “Cappella Mantegari” nel Cimitero Vantiniano di Brescia, “Élan 1” Centro Zétema Matera nel 1993; “Energia Vitale” nel 1997 presso il Museo di Arte e Spiritualità di Brescia (ora Collezione Paolo VI ), “Altare centrale e ambone”, Chiesa S. Antonio Salò (BS) nel 1999; “Scultura in memoria di Elda Fezzi”, Cimitero Monumentale di Cremona nel 2001, “Altare centrale, tabernacolo e presbiterio” Cappella Villa Gioiosa Castelletto di Brenzone (VR) nel 2003, “Altorilievo Sacra Famiglia” presso Istituto Piccole Suore della Sacra Famiglia Venezia nel 2003, “Sacra Famiglia”, Casa di Cura Madre Fortunata Toniolo" Bologna 2005, “Corsetto con pieghe” nel Museo della Scultura Contemporanea, Gubbio (Perugia), 2006. Nel 2007 “Corsetto” Fondazione Repossi, Chiari (BS).
Margherita Serra è presente in innumerevoli mostre e simposi che l’hanno portata a essere conosciuta in campo nazionale e internazionale. La città di Matera le ha concesso nel 1993 uno spazio demaniale nei Sassi affinché potesse svolgere e divulgare la propria arte in un ambito di così grande suggestione attraverso mostre e scambi culturali.
Nel 2002 la città di Bernalda le ha conferito la cittadinanza onoraria per aver realizzato lungo il corso della città un’opera scultorea monumentale dal titolo Élan -slancio vitale-.
Le è stato assegnato a Trebisacce (CS) l’ambito riconoscimento “Eunomia 2004” che vede premiate le donne impegnate nei diversi campi del sociale. Dal 2008 è inserita come rappresentante dell’Associazione Nazionale Le Donne del Marmo con sede a Verona.
Il cammino dell’artista tra disegni, sculture in bronzo, legno, marmo, vetro di Murano è segnato da numerose esposizioni personali e collettive che si alternano in varie città d’Italia e all’estero, fra le quali, Margherita Serra segna un momento significativo nel panorama artistico contemporaneo, per l’eleganza con cui sa ottenere dalla materia effetti suggestivi, pervasi da forza e carichi di quell’afflato indispensabile a trasformare la materia stessa in opere d’arte.
05
novembre 2010
Margherita Serra – Archetipi dell’immaginario
Dal 05 al 21 novembre 2010
arte contemporanea
Location
SPAZIOARTE PISANELLO
Verona, Stradone San Fermo, (Verona)
Verona, Stradone San Fermo, (Verona)
Orario di apertura
da martedì a domenica dalla 16.00 alle 19.30, lunedì chiuso
Vernissage
5 Novembre 2010, ore 18.00
Autore
Curatore