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Maria Laura Riccobono – Cromatismi vegetali
In mostra 23 dipinti realizzati dalla Riccobono nell’ultimo biennio
Comunicato stampa
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In mostra 23 dipinti realizzati dalla Riccobono nell’ultimo biennio. Sono in prevalenza delle tecniche miste su tela e/o altri materiali realizzate utilizzando per lo più diversi materiali vegetali (foglie, scorze, frutti, ma anche radici e qualt’altro è possibile trovare in natura). Per rendere possibile i suoi lavori si avvale delle tecniche più comuni, dal collage alla pittura ad olio ai colori acrilici.
Scrive Pino Schifano nella sua presentazione in catalogo: “ (…) Maria Laura Riccobono non usa cose a caso per de-costruire la realtà con intenti sostitutivi ma sceglie la Natura per restituirla a se stessa.
E con un fare degno della migliore tradizione scientifica, solennizza il ritorno alla Pittura ed ai suoi “naturali” contenuti, utilizzando, scientificamente appunto, i materiali della Natura medesima. Non colori, ma il più vasto assortimento vegetale immaginabile: piante, fiori, erbe, frutti, radici e foglie di ogni genere, attentamente ricercate, profondamente studiate, sezionati, essiccati, pressati, trasformati, catalogati al fine come elementi di colore puro ed originario.
Quella di Maria Laura Riccobono è, dunque, l’ambizione, realizzata, di poter essere “pittura allo stato puro”, secondo una felice – e del tutto veritiera – definizione che di essa ha dato qualche anno fa Paolo Rizzi.
Foglie, scorze, frutti, fiori del banano forniscono alla Riccobono alcuni degli “ingredienti della sua tavolozza (un rosso naturale che si trasforma in un rarissimo marrone; un grigio di particolare intensità; un versatile reticolo che si ricava dalla scorza…).
Foglie, sempre fresche, e petali che divengono trasparenti nella pressatura. Ed a tracciare un elenco diventa a dir poco impossibile, perché si va dal papiro al grano, dalle palme alle felci, dai porri alle cipolle (usatissime), dalla vite americana (profondi rossi) ai gerani, alle primule, al gelso bianco, al nespolo; dalle carote selvatiche al ficus alle cortecce di ogni genere, alle zinnie…
Ecco dunque gli elementi di colore e di forma, che noi troviamo nelle opere della Riccobono. Opere dall’impianto figurativo classico, talvolta con risvolti impressionistici, talaltra con impronta espressionistica o, in tempi più recenti sempre più tendenti a soluzioni informali se non proprio astratte. Ma, sempre, realizzate con assoluta, si direbbe religiosa metodologia pittorica e cioè facente capo ad una idea, un sentimento, un’emozione, uno stato d’animo. Ma anche un progetto. Artistico. Perché è bene precisarlo, non si è, qui, di fronte ad un processo artigianale che confluisce in un fare artistico o, invertendo, in un intervento artistico che si realizza mediante un alto artigianato.(…)”
Scrive Pino Schifano nella sua presentazione in catalogo: “ (…) Maria Laura Riccobono non usa cose a caso per de-costruire la realtà con intenti sostitutivi ma sceglie la Natura per restituirla a se stessa.
E con un fare degno della migliore tradizione scientifica, solennizza il ritorno alla Pittura ed ai suoi “naturali” contenuti, utilizzando, scientificamente appunto, i materiali della Natura medesima. Non colori, ma il più vasto assortimento vegetale immaginabile: piante, fiori, erbe, frutti, radici e foglie di ogni genere, attentamente ricercate, profondamente studiate, sezionati, essiccati, pressati, trasformati, catalogati al fine come elementi di colore puro ed originario.
Quella di Maria Laura Riccobono è, dunque, l’ambizione, realizzata, di poter essere “pittura allo stato puro”, secondo una felice – e del tutto veritiera – definizione che di essa ha dato qualche anno fa Paolo Rizzi.
Foglie, scorze, frutti, fiori del banano forniscono alla Riccobono alcuni degli “ingredienti della sua tavolozza (un rosso naturale che si trasforma in un rarissimo marrone; un grigio di particolare intensità; un versatile reticolo che si ricava dalla scorza…).
Foglie, sempre fresche, e petali che divengono trasparenti nella pressatura. Ed a tracciare un elenco diventa a dir poco impossibile, perché si va dal papiro al grano, dalle palme alle felci, dai porri alle cipolle (usatissime), dalla vite americana (profondi rossi) ai gerani, alle primule, al gelso bianco, al nespolo; dalle carote selvatiche al ficus alle cortecce di ogni genere, alle zinnie…
Ecco dunque gli elementi di colore e di forma, che noi troviamo nelle opere della Riccobono. Opere dall’impianto figurativo classico, talvolta con risvolti impressionistici, talaltra con impronta espressionistica o, in tempi più recenti sempre più tendenti a soluzioni informali se non proprio astratte. Ma, sempre, realizzate con assoluta, si direbbe religiosa metodologia pittorica e cioè facente capo ad una idea, un sentimento, un’emozione, uno stato d’animo. Ma anche un progetto. Artistico. Perché è bene precisarlo, non si è, qui, di fronte ad un processo artigianale che confluisce in un fare artistico o, invertendo, in un intervento artistico che si realizza mediante un alto artigianato.(…)”
09
dicembre 2005
Maria Laura Riccobono – Cromatismi vegetali
Dal 09 al 23 dicembre 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA STUDIO 71
Palermo, Via Vincenzo Fuxa, 9, (Palermo)
Palermo, Via Vincenzo Fuxa, 9, (Palermo)
Orario di apertura
17-20 incluso i festivi
Vernissage
9 Dicembre 2005, ore 18,30
Autore




