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Mario Creti – L’abbecedario del mondo
L’artista salentino è divenuto oggi un campione assoluto del colore e del segno, è stato capace di movimentare capitoli e romanzi colorati ove si leggono non solo i dati dell’esistenza e del vivere, ma il sogno miracolato di un mondo che tutti noi vorremmo.
Comunicato stampa
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“Scenari” si campiona ad essere, in una città come Firenze, lo specchio di un’arte di frontiera, assolutamente in movimento, ipermoderna, ipertesa, ipercolta, mente e cuore, ma anche progetto e destino della comunicazione estetica. E’ con questo progetto, ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, che si vuole indicare e sorreggere l’arte nuova e, dunque, protagonisti e bandiere, bandendo ogni culto del transitorio per porgere a tutti il culto dell'eterno. Il terzo millennio che fa vivere i processi creativi in un clima di saccheggiamento della realtà, perchè il futuro è ora, fra rappresentazioni e interpretazioni, ci porta a cogliere il nuovo destino della bellezza. Con l'arte vogliamo aprire finestre sul mondo, con l'arte vogliamo aprire stagioni eroiche, con l'arte vogliamo inaugurare una nuova civiltà. Finestre sul mondo è un punto di partenza. Con “Scenari” si troveranno ad essere coinvolti, ogni volta, sei artisti con sei mostre personali. I sei di questo capitolo sono Stefano Alvino, Andy Ceausu, Mario Creti, Alessandro Licchetta, Berkeley Rodmell, Eugenia Serafini.
Scrive Carlo Franza nel testo: “La preziosa attività che da anni Mario Creti va svolgendo con il suo percorso e quel punto sibillino e immaginifico che è il giardino dell’arte a Galugnano, lascia vedere con quanto fervore creativo si anima il suo vivere nel panorama dell’arte in Salento. Coglie i temi universali, la creazione, il tempo e l’esistenza, il presente e l’eternità, il materiale e lo spirituale, e tanto basta per sottolineare com’egli vive lo stato dell’arte e la maestria con cui lascia leggere il suo lavoro, fra attenzioni al mondo primitivo, i grandi maestri del passato, e il tracciato del simbolismo che ancora furoreggia nell’oggi, innestando speranza e fervore. La sua recente donazione fatta al Mimac della Fondazione Don Tonino Bello in Alessano -da me fondato e diretto- del lavoro scultoreo che mostra il Cristo crocifisso da Mario Creti elaborato con fede e preziosa manifattura, evidenza certo spiritualità e dolore, per leggersi di mirabile forza, unito all’attenzione a certo realismo che gli ha occasionato similarmente ad altri grandi artisti un capolavoro del terzo millennio. Mario Creti ha scoperto e umanizzato la materia e il colore, in un racconto fantastico che è diventato una biblioteca dei sogni. Un mondo capace di accogliere la fisionomia dell’universo nei suoi tre regni, vegetale, minerale e animale, con una figuralità altamente poetica da richiamare i versi di Segio Corazzini e Aldo Palazzeschi. L’artista salentino è divenuto oggi un campione assoluto del colore e del segno, è stato capace di movimentare capitoli e romanzi colorati ove si leggono non solo i dati dell’esistenza e del vivere, ma il sogno miracolato di un mondo che tutti noi vorremmo. Ogni dipinto è una sorta di abbecedario del mondo, e la realtà riedifica rigorosamente i profili del vissuto, di oggetti, cose e animali che si succedono in ordine memoriale, come un inventario civile e pubblico. Mario Creti, come pochi artisti italiani, rivisita la natura, l’ambiente che ci circonda, il mondo, riprendendo e producendo una tormentata e magica interpretazione delle forme a volte, di quelle occasioni che circolano e si mostrano come influorescenze cromatiche a volte fauves, a volte da realismo magico. La sua lezione, alta e singolare, è un grande racconto sulla natura, e la visione del mondo si legge e si vede come un libro aperto da riprodurre. Mario Creti contempla il mondo prima di riscriverlo a colori, e l’universo è percepito attraverso il gesto creativo oggi affogato in una luce profonda, testimoniale, preziosa, magica, unica”.
Biografia dell’artista
Mario Creti nasce a San Donato di Lecce nel 1949 da una famiglia di contadini. Fin dall’infanzia vive nelle campagne do “Torre Pinta”, in feudo di Galatina, dove il contatto con la natura forgia la sua sensibilità artistica. Il legame con la terra, il profumo della pioggia e la manualità con l’argilla diventano esperienze formative che influenzeranno profondamente la sua visione creativa. Nel 1966 consegue il diploma di Maestro d’Arte presso l’Istituto d’Arte “G. Toma” di Galatina distinguendosi nelle discipline artistiche. Pur intraprendendo un percorso professionale in altre direzioni, non ha mai abbandonato la sua passione per l’arte, alla quale continua a dedicare gran parte del suo tempo, ancora oggi. Ha partecipato a numerose mostre collettive e tenuto personali nella sua provincia di Lecce. Nel 2025 una sua opera scultorea dal titolo “Crocifissione” entra a far parte del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello in Alessano. Nel 2025 è l’illustrissimo Prof. Carlo Franza ad invitarlo a tenere una mostra personale dal titolo “L’Abbecedario del mondo” nel Progetto Scenari al Plus Florence di Firenze. Hanno scritto del suo lavoro vari critici fra cui il Prof. Carlo Franza e altri.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Allievo e Assistente di Giulio Carlo Argan. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, già Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università Estere (Università della Slesia, Università di New York). Docente nell’ Executive Master “Diplomatic, Economic and Strategic Perspectives in Global Scenarios” alla School of Management dell’Università LUM nella Villa Clerici sede del Campus di Milano, Docente nel Master di Fotografia (ARD&NT Institute di Milano - Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) dell’Accademia di Brera e Politecnico di Milano e nel Master Universitario in Management dei Beni Culturali allo Ied di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale” di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la collaborazione giornalistica come opinionista, unitamente alla sua Rubrica “Scenari dell'arte”, divenendo una delle Firme più lette. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Fa parte del Comitato Scientifico di importanti Archivi per l’Arte (Archivio Arturo Vermi- Milano). Dal 2022 è nel Comitato di indirizzo della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi presso l’Università degli Studi di Milano. E’ Giudice aggregato (dal 2022 al 2025) in Corte d’Assise d’Appello di Milano. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti-Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Salento Arte - Città di Tricase nel 2008 (del quale è oggi Presidente di Giuria), il Premium International Florence Seven Stars per la docenza universitaria e il giornalismo nel 2017 (del quale è oggi Presidente di Giuria). Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte. Nell’ottobre 2020 gli viene assegnato a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio Artecom-onlus come Protagonista della Cultura 2020.
Scrive Carlo Franza nel testo: “La preziosa attività che da anni Mario Creti va svolgendo con il suo percorso e quel punto sibillino e immaginifico che è il giardino dell’arte a Galugnano, lascia vedere con quanto fervore creativo si anima il suo vivere nel panorama dell’arte in Salento. Coglie i temi universali, la creazione, il tempo e l’esistenza, il presente e l’eternità, il materiale e lo spirituale, e tanto basta per sottolineare com’egli vive lo stato dell’arte e la maestria con cui lascia leggere il suo lavoro, fra attenzioni al mondo primitivo, i grandi maestri del passato, e il tracciato del simbolismo che ancora furoreggia nell’oggi, innestando speranza e fervore. La sua recente donazione fatta al Mimac della Fondazione Don Tonino Bello in Alessano -da me fondato e diretto- del lavoro scultoreo che mostra il Cristo crocifisso da Mario Creti elaborato con fede e preziosa manifattura, evidenza certo spiritualità e dolore, per leggersi di mirabile forza, unito all’attenzione a certo realismo che gli ha occasionato similarmente ad altri grandi artisti un capolavoro del terzo millennio. Mario Creti ha scoperto e umanizzato la materia e il colore, in un racconto fantastico che è diventato una biblioteca dei sogni. Un mondo capace di accogliere la fisionomia dell’universo nei suoi tre regni, vegetale, minerale e animale, con una figuralità altamente poetica da richiamare i versi di Segio Corazzini e Aldo Palazzeschi. L’artista salentino è divenuto oggi un campione assoluto del colore e del segno, è stato capace di movimentare capitoli e romanzi colorati ove si leggono non solo i dati dell’esistenza e del vivere, ma il sogno miracolato di un mondo che tutti noi vorremmo. Ogni dipinto è una sorta di abbecedario del mondo, e la realtà riedifica rigorosamente i profili del vissuto, di oggetti, cose e animali che si succedono in ordine memoriale, come un inventario civile e pubblico. Mario Creti, come pochi artisti italiani, rivisita la natura, l’ambiente che ci circonda, il mondo, riprendendo e producendo una tormentata e magica interpretazione delle forme a volte, di quelle occasioni che circolano e si mostrano come influorescenze cromatiche a volte fauves, a volte da realismo magico. La sua lezione, alta e singolare, è un grande racconto sulla natura, e la visione del mondo si legge e si vede come un libro aperto da riprodurre. Mario Creti contempla il mondo prima di riscriverlo a colori, e l’universo è percepito attraverso il gesto creativo oggi affogato in una luce profonda, testimoniale, preziosa, magica, unica”.
Biografia dell’artista
Mario Creti nasce a San Donato di Lecce nel 1949 da una famiglia di contadini. Fin dall’infanzia vive nelle campagne do “Torre Pinta”, in feudo di Galatina, dove il contatto con la natura forgia la sua sensibilità artistica. Il legame con la terra, il profumo della pioggia e la manualità con l’argilla diventano esperienze formative che influenzeranno profondamente la sua visione creativa. Nel 1966 consegue il diploma di Maestro d’Arte presso l’Istituto d’Arte “G. Toma” di Galatina distinguendosi nelle discipline artistiche. Pur intraprendendo un percorso professionale in altre direzioni, non ha mai abbandonato la sua passione per l’arte, alla quale continua a dedicare gran parte del suo tempo, ancora oggi. Ha partecipato a numerose mostre collettive e tenuto personali nella sua provincia di Lecce. Nel 2025 una sua opera scultorea dal titolo “Crocifissione” entra a far parte del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello in Alessano. Nel 2025 è l’illustrissimo Prof. Carlo Franza ad invitarlo a tenere una mostra personale dal titolo “L’Abbecedario del mondo” nel Progetto Scenari al Plus Florence di Firenze. Hanno scritto del suo lavoro vari critici fra cui il Prof. Carlo Franza e altri.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Allievo e Assistente di Giulio Carlo Argan. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, già Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università Estere (Università della Slesia, Università di New York). Docente nell’ Executive Master “Diplomatic, Economic and Strategic Perspectives in Global Scenarios” alla School of Management dell’Università LUM nella Villa Clerici sede del Campus di Milano, Docente nel Master di Fotografia (ARD&NT Institute di Milano - Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) dell’Accademia di Brera e Politecnico di Milano e nel Master Universitario in Management dei Beni Culturali allo Ied di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale” di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la collaborazione giornalistica come opinionista, unitamente alla sua Rubrica “Scenari dell'arte”, divenendo una delle Firme più lette. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Fa parte del Comitato Scientifico di importanti Archivi per l’Arte (Archivio Arturo Vermi- Milano). Dal 2022 è nel Comitato di indirizzo della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi presso l’Università degli Studi di Milano. E’ Giudice aggregato (dal 2022 al 2025) in Corte d’Assise d’Appello di Milano. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti-Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Salento Arte - Città di Tricase nel 2008 (del quale è oggi Presidente di Giuria), il Premium International Florence Seven Stars per la docenza universitaria e il giornalismo nel 2017 (del quale è oggi Presidente di Giuria). Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte. Nell’ottobre 2020 gli viene assegnato a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio Artecom-onlus come Protagonista della Cultura 2020.
22
novembre 2025
Mario Creti – L’abbecedario del mondo
Dal 22 novembre 2025 al 23 aprile 2026
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
Da lunedì a domenica su appuntamento.
Vernissage
22 Novembre 2025, Ore 18.00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Patrocini




