Domenica 15 maggio alle 11 si inaugurerà presso il Centro Culturale Comunale di Pizzighettone una mostra di Mario Sironi (1885-1961). Fino al 5 giugno saranno esposti una ventina di disegni, oli e tempere di uno fra i protagonisti della scena artistica della prima metà del Novecento.
L’esposizione si inserisce in una serie di iniziative volute dall’Assessorato alla Cultura allo scopo di approfondire la conoscenza del periodo fascista, partendo da documenti ed episodi di storia locale per giungere alla situazione nazionale.
Formatosi sul Divisionismo e il Postimpressionismo, Sironi conobbe le avanguardie europee, aderì al Futurismo, si avvicinò alla Metafisica di De Chirico, fece parte del movimento Novecento e incarnò gli ideali artistici del Fascismo.
Data la ricchezza della sua produzione, per questa esposizione si è scelto un taglio specifico, che privilegia l’architettura. I visitatori potranno vedere progetti architettonici, studi per decorazioni murali, alcuni dei tipici “paesaggi urbani” e ritratti realizzati come assemblando solidi geometrici. Si potrà seguire l’evoluzione dell’artista dai lavori più antichi (“Scena di guerra” del 1910-1915 e “Saltimbanchi” del 1915), alle periferie urbane degli anni Venti e Trenta, alle composizioni più monumentali degli anni Quaranta. Il percorso espositivo renderà esplicito il tema dell’unione di tutte le arti nell’architettura sostenuto con forza da Sironi nelle opere e negli scritti.
La mostra è stata organizzata dal Museo Civico col patrocinio e la collaborazione della Provincia di Cremona.
Catalogo a cura di Francesco Pagliari e Damiana Tentoni