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Massimo Listri
In mostra le biblioteche austere e un po’ magiche di Massimo Listri
Comunicato stampa
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Il Comune di Milano - Assessorato alla Cultura e 24 ORE Motta Cultura presentano nei prestigiosi spazi di Palazzo Reale una mostra sul lavoro di Massimo Listri, fotografo e fondatore nel 1981 con Vittorio Sgarbi della rivista FMR.
La formidabile capacità di Listri è svelare come per sortilegio un mondo decorativo talvolta da decenni abbandonato all’oblio, nel far emergere in piena luce la bellezza appannata dalla polvere del tempo, sia essa quella d’un giardino negletto oppure la vita ancora vibrante che si cela in un’antica tela, in un prezioso objet de vertu.
L’artista abbraccia giovanissimo la strada della fotografia esordendo con una serie di straordinari ritratti in bianco e nero che raccontano alcune delle figure nodali del Novecento. Grandi vecchi della cultura e della scienza, delle arti e della letteratura come Montale, René Clair, Carlo Bo, l’ereticale sensibilità di Pier Paolo Pasolini, un’immensa arca di sapere quale Federico Zeri, sir Harold Acton, estremo testimone di un mondo perduto, quello angloamericano annidato dalla seconda metà dell’Ottocento nelle ville e sui colli toscani, e dei suoi sofisticati rituali.
Ma Listri è altrettanto noto per la sua capacità di registrare il senso più alto dell’architettura: per anni ha esplorato wunderkammer manieriste e barocche rinserrate nel chiuso di conventi e freddi palazzi mitteleuropei, si è immerso nell’oro e marocchino rosso delle grandi biblioteche rocaille, ha scavato in archivi e tesori eccelesiastici, nel fasto mediceo delle pietre dure, tra l’ambra, l’avorio e gli argenti dei principi del nord.
La formidabile capacità di Listri è svelare come per sortilegio un mondo decorativo talvolta da decenni abbandonato all’oblio, nel far emergere in piena luce la bellezza appannata dalla polvere del tempo, sia essa quella d’un giardino negletto oppure la vita ancora vibrante che si cela in un’antica tela, in un prezioso objet de vertu.
L’artista abbraccia giovanissimo la strada della fotografia esordendo con una serie di straordinari ritratti in bianco e nero che raccontano alcune delle figure nodali del Novecento. Grandi vecchi della cultura e della scienza, delle arti e della letteratura come Montale, René Clair, Carlo Bo, l’ereticale sensibilità di Pier Paolo Pasolini, un’immensa arca di sapere quale Federico Zeri, sir Harold Acton, estremo testimone di un mondo perduto, quello angloamericano annidato dalla seconda metà dell’Ottocento nelle ville e sui colli toscani, e dei suoi sofisticati rituali.
Ma Listri è altrettanto noto per la sua capacità di registrare il senso più alto dell’architettura: per anni ha esplorato wunderkammer manieriste e barocche rinserrate nel chiuso di conventi e freddi palazzi mitteleuropei, si è immerso nell’oro e marocchino rosso delle grandi biblioteche rocaille, ha scavato in archivi e tesori eccelesiastici, nel fasto mediceo delle pietre dure, tra l’ambra, l’avorio e gli argenti dei principi del nord.
14
febbraio 2008
Massimo Listri
Dal 14 febbraio al 30 marzo 2008
fotografia
Location
PALAZZO REALE DI MILANO
Milano, Piazza Del Duomo, 12, (Milano)
Milano, Piazza Del Duomo, 12, (Milano)
Biglietti
Euro 5
Orario di apertura
lunedì 14.30 – 19.30, martedì – domenica 9.30 – 19.30, giovedì 9.30 – 22.30.
Vernissage
14 Febbraio 2008, ore 19.30
Editore
24 ORE CULTURA
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