Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Mathelda Balatresi – Uno stormo. Una sola che vola senza ali
Mathelda Balatresi torna alla Galleria Alfonso Artiaco per la sua seconda personale (la prima nel 2014) con un ciclo di nuovi lavori pittorici.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La galleria Alfonso Artiaco è lieta di annunciare l’inaugurazione della mostra di Mathelda Balatresi presso gli spazi di Piazzetta Nilo, giovedì 30 maggio alle ore 19.30 in presenza dell’artista.
Mathelda Balatresi torna alla Galleria Alfonso Artiaco per la sua seconda personale (la prima nel 2014) con un ciclo di nuovi lavori pittorici.
L’artista, napoletana di adozione, si è formata presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli scontrandosi fin da subito con non pochi pregiudizi in quanto donna, facente parte di quella che era evidentemente una minoranza nel mondo dell’arte degli anni ’60, periodo nel quale si è trovata inizialmente a muovere i primi passi come artista. Sarà proprio questa iniziale emarginazione “forzata” che la spingerà ad isolarsi rispetto alla prepotente vitalità maschile, spronandola ben presto a creare un proprio linguaggio artistico fortemente riconoscibile. Tematica principale del suo lavoro diviene allora quella a lei tutt’ora più cara: il femminismo. L’universo femminile viene indagato in tutte le sue delicate sfumature, attraverso un tratto semplice e delicato, accompagnato da colori per lo più tenui e piatti. Mai casuale, il colore nel suo lavoro, porta con sé una valenza fortemente evocativa, grazie alla gamma dei toni pastello e alla stesura a velatura, simile alla china acquarellata che fa tornare alla mente le illustrazioni dei libri di fiabe. Il tratto figurativo è qui ridotto all’essenziale, fatto di estremo rigore, dove il disegno e addirittura il contorno giocano un ruolo chiave. Il richiamo alla metafisica e al surrealismo sembrano quindi essere quasi immediati, non fosse però che nei suoi lavori c’è sempre un discorso che si sviluppa, che si muove, si articola e si definisce compiutamente. Sembra essere un discorso di ribellione e di passione contenute e contratte entro le delicate linee del disegno.
Le sale dedicate al lavoro di Mathelda Balatresi sono due, le prime dello spazio espositivo di Piazzetta Nilo, dove si susseguono dipinti raffiguranti figure angeliche che imperturbabili ma decise attraversano cieli azzurri e infiniti.
“Migrano gli uccelli, migrano le farfalle, migrano gli uomini ai quali ho fatto spuntare le ali come uccelli migratori, ali che permettano di giungere nei luoghi più favorevoli alla loro vita, come quando cercavano terreni più fertili, climi più temperati, acqua da bere, animali da allevare, colture di grano per il cibo. Noi abbiamo tolto loro tutto questo. Siamo stati capaci di andarli a rapire nei luoghi dove vivevano, per renderli schiavi, e ancora non ci vergognamo di ciò.
Io sola, volo senza ali.
Si vola con la mente, si raggiungono i più lontani corpi celesti, ci si tuffa nell'acqua, nei prati, nei cieli, nei ricordi antichi e in quelli più giovani, nei colori, nei profumi, nelle vibrazioni delle foglie, nella terra che germoglia, nel sorriso degli amici, nel tempo che scorre nelle vene dei figli e dei nipoti e ci conduce in una eterna stagione sempre nuova.” (Mathelda Balatresi)
Mathelda Balatresi, toscana di origine, vive e lavora a Napoli.
Ha esposto in numerose mostre personali e collettive. Sue opere sono in permanenza nella Galleria Civica e Contemporanea di Torino, nella Metrpolitana di Napoli - stazione Materdei, nel Museo del 900 di Castel Sant'Elmo di Napoli, nel Museo Madre di Napoli, nel Museo Magi 900 di Pieve di Cento, nel Museo di Sant'Arpino, nel Museo dell'Arca di Napoli, nel Museo Bellomo di Siracusa, con un'opera esposta nel 2008 a S. Pietroburgo, nel Museo Etnografico Russo.
Si citano alcune mostre, come: "La donna ha la testa troppo piccola per l'intelletto ma sufficiente per l'amore", nella Galleria di Lucio Amelio, Napoli 1977; a Verona, nel1983, mostre parallele Bandini - Menna, Galleria Comunale d'Arte mod. e contemporanea; nel 1997 all'Istituto Francese di Napoli la personale "Le Temps Suspendu"; nel 2010 al Museo Archeologico di Napoli, Ipazia; nel 2013 Paleocontemporanea, Ipogei dell'Incoronata; nel 2014" Mine in fiore" Galleria Artiaco; nel 2015, Museo Madre Cittalimbo archives brigataes; Shak up nel 2015, Accademia di Belle Arti, Napoli; nel 2015 personale al Palazzo Reale, "Dialogo".
Mathelda Balatresi torna alla Galleria Alfonso Artiaco per la sua seconda personale (la prima nel 2014) con un ciclo di nuovi lavori pittorici.
L’artista, napoletana di adozione, si è formata presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli scontrandosi fin da subito con non pochi pregiudizi in quanto donna, facente parte di quella che era evidentemente una minoranza nel mondo dell’arte degli anni ’60, periodo nel quale si è trovata inizialmente a muovere i primi passi come artista. Sarà proprio questa iniziale emarginazione “forzata” che la spingerà ad isolarsi rispetto alla prepotente vitalità maschile, spronandola ben presto a creare un proprio linguaggio artistico fortemente riconoscibile. Tematica principale del suo lavoro diviene allora quella a lei tutt’ora più cara: il femminismo. L’universo femminile viene indagato in tutte le sue delicate sfumature, attraverso un tratto semplice e delicato, accompagnato da colori per lo più tenui e piatti. Mai casuale, il colore nel suo lavoro, porta con sé una valenza fortemente evocativa, grazie alla gamma dei toni pastello e alla stesura a velatura, simile alla china acquarellata che fa tornare alla mente le illustrazioni dei libri di fiabe. Il tratto figurativo è qui ridotto all’essenziale, fatto di estremo rigore, dove il disegno e addirittura il contorno giocano un ruolo chiave. Il richiamo alla metafisica e al surrealismo sembrano quindi essere quasi immediati, non fosse però che nei suoi lavori c’è sempre un discorso che si sviluppa, che si muove, si articola e si definisce compiutamente. Sembra essere un discorso di ribellione e di passione contenute e contratte entro le delicate linee del disegno.
Le sale dedicate al lavoro di Mathelda Balatresi sono due, le prime dello spazio espositivo di Piazzetta Nilo, dove si susseguono dipinti raffiguranti figure angeliche che imperturbabili ma decise attraversano cieli azzurri e infiniti.
“Migrano gli uccelli, migrano le farfalle, migrano gli uomini ai quali ho fatto spuntare le ali come uccelli migratori, ali che permettano di giungere nei luoghi più favorevoli alla loro vita, come quando cercavano terreni più fertili, climi più temperati, acqua da bere, animali da allevare, colture di grano per il cibo. Noi abbiamo tolto loro tutto questo. Siamo stati capaci di andarli a rapire nei luoghi dove vivevano, per renderli schiavi, e ancora non ci vergognamo di ciò.
Io sola, volo senza ali.
Si vola con la mente, si raggiungono i più lontani corpi celesti, ci si tuffa nell'acqua, nei prati, nei cieli, nei ricordi antichi e in quelli più giovani, nei colori, nei profumi, nelle vibrazioni delle foglie, nella terra che germoglia, nel sorriso degli amici, nel tempo che scorre nelle vene dei figli e dei nipoti e ci conduce in una eterna stagione sempre nuova.” (Mathelda Balatresi)
Mathelda Balatresi, toscana di origine, vive e lavora a Napoli.
Ha esposto in numerose mostre personali e collettive. Sue opere sono in permanenza nella Galleria Civica e Contemporanea di Torino, nella Metrpolitana di Napoli - stazione Materdei, nel Museo del 900 di Castel Sant'Elmo di Napoli, nel Museo Madre di Napoli, nel Museo Magi 900 di Pieve di Cento, nel Museo di Sant'Arpino, nel Museo dell'Arca di Napoli, nel Museo Bellomo di Siracusa, con un'opera esposta nel 2008 a S. Pietroburgo, nel Museo Etnografico Russo.
Si citano alcune mostre, come: "La donna ha la testa troppo piccola per l'intelletto ma sufficiente per l'amore", nella Galleria di Lucio Amelio, Napoli 1977; a Verona, nel1983, mostre parallele Bandini - Menna, Galleria Comunale d'Arte mod. e contemporanea; nel 1997 all'Istituto Francese di Napoli la personale "Le Temps Suspendu"; nel 2010 al Museo Archeologico di Napoli, Ipazia; nel 2013 Paleocontemporanea, Ipogei dell'Incoronata; nel 2014" Mine in fiore" Galleria Artiaco; nel 2015, Museo Madre Cittalimbo archives brigataes; Shak up nel 2015, Accademia di Belle Arti, Napoli; nel 2015 personale al Palazzo Reale, "Dialogo".
30
maggio 2019
Mathelda Balatresi – Uno stormo. Una sola che vola senza ali
Dal 30 maggio al 26 luglio 2019
arte contemporanea
Location
GALLERIA ALFONSO ARTIACO
Napoli, Piazzetta Nilo, 7, (Napoli)
Napoli, Piazzetta Nilo, 7, (Napoli)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 10-19
Vernissage
30 Maggio 2019, ore 19,30
Autore