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Mattia Sugamiele – La società delle Mangrovie
La galleria Alessandro Albanese presenta, mercoledì 17 novembre 2021, la mostra La società delle Mangrovie, personale di Mattia Sugamiele con un corpus di lavori che spaziano da medium fisici a virtuali, includendo pittura, scultura e lavoro digitale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Alessandro Albanese
Inaugurazione Mercoledì 17 Novembre 2021, ore 18:30
17 Novembre – 20 Dicembre 2021
Via Cosimo del Fante 14
20122 Milano
Testo di Anna Vittoria Magagna
La galleria Alessandro Albanese presenta, mercoledì 17 novembre 2021, la mostra “La società delle Mangrovie”, personale di Mattia Sugamiele con un corpus di lavori che spaziano da medium fisici a virtuali, includendo pittura, scultura e lavoro digitale. Come in un ambiente virtuale gli elementi della mostra si sovrappongono e giustappongono in armonia, fluttuando tra fluidità, studio della luce, stratificazioni di colori cangianti, forme geometriche e astratte, tessuti e gommapiuma. Il titolo
della mostra richiama proprio l'habitat delle mangrovie, che vivono in acque ibride tra correnti dolci e salate, proprio come la nuova vita contemporanea vive tra reale e virtuale.
Il lavoro pittorico è composto da anime duali, fonti provenienti dal mondo del digitale e la fluidità del colore. Emerge un parallelismo tra la pittura digitale, in cui Photoshop diventa uno strumento per sovrapporre e aggiungere livelli compositivi, insieme alla pittura fisica diluita nell’olio, aerografata e unita al tocco poroso dello spray, dove le stratificazioni del colore imitano i riflessi delle zolle e delle superfici acquee.
- Mi interessa la trasformazione dell’immagine, che muta, fino a scomparire, spesso privata del sistema di segni che essa era in grado di evocare, creando un vuoto in cui la tecnologia trova il suo spazio.- afferma l’artista. La ricerca di Sugamiele si interroga sull’interazione tra l’uomo, insieme alle sue memorie, azioni, desideri, speranze, e l’evoluzione della sfera tecnologica che plasma il nostro contemporaneo. Libero dall’immagine o la figurazione puntuale, si lasciano emergere profondità e costellazioni provenienti dal gesto cromatico che si irradia su tutta la tela che esce da uno schermo puramente
bidimensionale e si tramuta in tre dimensioni, grazie all’intervento della gommapiuma.
Nel suo lavoro di tecnologia ontologica Gilbert Simondon ipotizza l’entrata degli oggetti nelle vite umane come agenti in grado di attivare relazioni tra gli esseri umani e lo spazio in un modo più complesso, quasi autopoietico. A partire da questa suggestione, l’artista ha realizzato un’installazione di sculture risultato di campionature virtuali, poi sagomate con rivestimenti in tela dai colori accesi che imitano il normal mapping; una tecnica utilizzata per ricreare la complessità del rilievo delle superfici presenti in natura all’interno del mondo digitale. Anche le forme spesso richiamano le geometrie di
quelle utilizzate dai programmatori come unità per oggetti più complessi, e si alternano a sculture dai contorni meno definiti in cui sembra che il colore sia l’unica fonte in grado di limare la forma.
La società delle Mangrovie è una mostra virtuale e fisica. Un dualismo sottile che appartiene alle nostre vite, attuale più che mai, che assume sempre più importanza nel nostro periodo storico, in cui si declina la nuova parola dl phy-gital con riferimento a vite pshysical e digital articolate tra portali in e out, dentro e fuori, tra mondi vicini e paralleli che si interscambiano continuamente, costruiti da un set di immagini di derivazione duplice, ibrida e sintetica.
BIO IT
MATTIA SUGAMIELE (Erice, 1984)
Vive e lavora a Milano.
Dopo un diploma in produzione e audio video allo IED di Milano, l’artista sviluppa un particolare interesse per le pratiche artistiche e decide di iscriversi all'Accademia di Brera a Milano, dove consegue la laurea in Arti Visive con pratica pittorica nel 2016. Durante il percorso accademico, è stato inserito in alcune mostre collettive, tra cui la Prima Biennale d'Arte di Trapani curata da Antonio Sammartano (2013), Grafica in Opera a Villa Gori (Lucca, 2013), la collettiva New Looks al Museo Magi
(Pieve di Cento, BO, 2014), Amori Possibili all'Ex Studio di Piero Manzoni (Milano, 2014) e Pittura Futura allo Spazio Rivoli 2 di Roberto Casiraghi (Milano, 2016). Accanto alla pratica pittorica, Sugamiele integra la dimensione musicale, realizzando un progetto di pittura sonora MM/SS eseguito alla Meet Factory (2014), al Festival della Fotografia Europea (Reggio Emilia, 2014) e al Café Central (Bruxelles, 2015). A partire dal 2017, l'artista si è dedicato interamente allo sviluppo della sua ricerca
con un periodo di residenza presso Viafarini (Milano 2020-2021) con mostre presso Photo Israel (Tel Aviv, 2017), Palazzo Oneto a Manifesta 12 (Palermo, 2018), con la partecipazione alle Iniziative di Studi Festival, (Milano, 2018 e 2019) e inserendo il suo lavoro nella collettiva Kaleidoscope (Trapani, 2019) e Rea Fair (Milano, 2020). Questo anno, dopo il premio e la mostra all'Hangar Art Center (Brusselles, 2021), ha esposto al Premio Nocivelli (Brescia, 2021), ad a. topos (Venezia, 2021),
Edicola Radetzky (Milano, 2021), ad Art on video a cura di Chiara Guidi (Salerno, 2021), Artbite by Nicoletta Rusconi, presso il Cica Museum (Corea del Sud 2021), Die Digitale (Dusseldorf, 2021), Bekarei (Berlino, 2022), Gallery Bomba (Mosca, 2021) e nella personale alla galleria Alessandro Albanese (Milano 2021).
Inaugurazione Mercoledì 17 Novembre 2021, ore 18:30
17 Novembre – 20 Dicembre 2021
Via Cosimo del Fante 14
20122 Milano
Testo di Anna Vittoria Magagna
La galleria Alessandro Albanese presenta, mercoledì 17 novembre 2021, la mostra “La società delle Mangrovie”, personale di Mattia Sugamiele con un corpus di lavori che spaziano da medium fisici a virtuali, includendo pittura, scultura e lavoro digitale. Come in un ambiente virtuale gli elementi della mostra si sovrappongono e giustappongono in armonia, fluttuando tra fluidità, studio della luce, stratificazioni di colori cangianti, forme geometriche e astratte, tessuti e gommapiuma. Il titolo
della mostra richiama proprio l'habitat delle mangrovie, che vivono in acque ibride tra correnti dolci e salate, proprio come la nuova vita contemporanea vive tra reale e virtuale.
Il lavoro pittorico è composto da anime duali, fonti provenienti dal mondo del digitale e la fluidità del colore. Emerge un parallelismo tra la pittura digitale, in cui Photoshop diventa uno strumento per sovrapporre e aggiungere livelli compositivi, insieme alla pittura fisica diluita nell’olio, aerografata e unita al tocco poroso dello spray, dove le stratificazioni del colore imitano i riflessi delle zolle e delle superfici acquee.
- Mi interessa la trasformazione dell’immagine, che muta, fino a scomparire, spesso privata del sistema di segni che essa era in grado di evocare, creando un vuoto in cui la tecnologia trova il suo spazio.- afferma l’artista. La ricerca di Sugamiele si interroga sull’interazione tra l’uomo, insieme alle sue memorie, azioni, desideri, speranze, e l’evoluzione della sfera tecnologica che plasma il nostro contemporaneo. Libero dall’immagine o la figurazione puntuale, si lasciano emergere profondità e costellazioni provenienti dal gesto cromatico che si irradia su tutta la tela che esce da uno schermo puramente
bidimensionale e si tramuta in tre dimensioni, grazie all’intervento della gommapiuma.
Nel suo lavoro di tecnologia ontologica Gilbert Simondon ipotizza l’entrata degli oggetti nelle vite umane come agenti in grado di attivare relazioni tra gli esseri umani e lo spazio in un modo più complesso, quasi autopoietico. A partire da questa suggestione, l’artista ha realizzato un’installazione di sculture risultato di campionature virtuali, poi sagomate con rivestimenti in tela dai colori accesi che imitano il normal mapping; una tecnica utilizzata per ricreare la complessità del rilievo delle superfici presenti in natura all’interno del mondo digitale. Anche le forme spesso richiamano le geometrie di
quelle utilizzate dai programmatori come unità per oggetti più complessi, e si alternano a sculture dai contorni meno definiti in cui sembra che il colore sia l’unica fonte in grado di limare la forma.
La società delle Mangrovie è una mostra virtuale e fisica. Un dualismo sottile che appartiene alle nostre vite, attuale più che mai, che assume sempre più importanza nel nostro periodo storico, in cui si declina la nuova parola dl phy-gital con riferimento a vite pshysical e digital articolate tra portali in e out, dentro e fuori, tra mondi vicini e paralleli che si interscambiano continuamente, costruiti da un set di immagini di derivazione duplice, ibrida e sintetica.
BIO IT
MATTIA SUGAMIELE (Erice, 1984)
Vive e lavora a Milano.
Dopo un diploma in produzione e audio video allo IED di Milano, l’artista sviluppa un particolare interesse per le pratiche artistiche e decide di iscriversi all'Accademia di Brera a Milano, dove consegue la laurea in Arti Visive con pratica pittorica nel 2016. Durante il percorso accademico, è stato inserito in alcune mostre collettive, tra cui la Prima Biennale d'Arte di Trapani curata da Antonio Sammartano (2013), Grafica in Opera a Villa Gori (Lucca, 2013), la collettiva New Looks al Museo Magi
(Pieve di Cento, BO, 2014), Amori Possibili all'Ex Studio di Piero Manzoni (Milano, 2014) e Pittura Futura allo Spazio Rivoli 2 di Roberto Casiraghi (Milano, 2016). Accanto alla pratica pittorica, Sugamiele integra la dimensione musicale, realizzando un progetto di pittura sonora MM/SS eseguito alla Meet Factory (2014), al Festival della Fotografia Europea (Reggio Emilia, 2014) e al Café Central (Bruxelles, 2015). A partire dal 2017, l'artista si è dedicato interamente allo sviluppo della sua ricerca
con un periodo di residenza presso Viafarini (Milano 2020-2021) con mostre presso Photo Israel (Tel Aviv, 2017), Palazzo Oneto a Manifesta 12 (Palermo, 2018), con la partecipazione alle Iniziative di Studi Festival, (Milano, 2018 e 2019) e inserendo il suo lavoro nella collettiva Kaleidoscope (Trapani, 2019) e Rea Fair (Milano, 2020). Questo anno, dopo il premio e la mostra all'Hangar Art Center (Brusselles, 2021), ha esposto al Premio Nocivelli (Brescia, 2021), ad a. topos (Venezia, 2021),
Edicola Radetzky (Milano, 2021), ad Art on video a cura di Chiara Guidi (Salerno, 2021), Artbite by Nicoletta Rusconi, presso il Cica Museum (Corea del Sud 2021), Die Digitale (Dusseldorf, 2021), Bekarei (Berlino, 2022), Gallery Bomba (Mosca, 2021) e nella personale alla galleria Alessandro Albanese (Milano 2021).
17
novembre 2021
Mattia Sugamiele – La società delle Mangrovie
Dal 17 novembre al 20 dicembre 2021
arte contemporanea
Location
Alessandro Albanese
Milano, Via Cosimo del Fante, 14, (MI)
Milano, Via Cosimo del Fante, 14, (MI)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 11-13 e 15-19
Vernissage
17 Novembre 2021, 18.30
Sito web
Autore
Curatore