Dall’11 settembre al 2 ottobre a Trento, presso la galleria Spazio 27 sarà proposta al pubblico la mostra intitolata Periferie e fondata sulla selezione di circa venti opere.
Max Marra, nato nel 1950 a Paola in Calabria e trasferitosi in Lombardia negli anni Settanta, già da lungo tempo conduce un’intensa attività espositiva e può vantare la propria presenza nel collezionismo italiano e straniero, in ambito privato ed in spazi d’arte istituzionali.
Una periferia indagata soprattutto per sviscerarne quegli aspetti che dal piano estetico e artistico proiettano le nostre riflessioni su tematiche sociali di grande attualità, come ci è dato di capire dallo stesso lavoro dell’autore, ma anche dal testo di Cristina Portioli Staudacher, curatrice della mostra e del catalogo: “(…) Centro e periferia. Se il centro della città è territorio deputato al business, all’economia, al potere, oltre che al mercato, agli ambiti mediatici e alla mistificazione, è invece l’Umanità a popolare la periferia. Quell’umanità allontanatasi in cerca di rifugio e spazi di sopravvivenza, e al contempo relegata o ghettizzata nel timore dello sconosciuto, del non comprensibile, della diversità … Max Marra è uomo ed artista da sempre attento ai mutamenti sociali, politici, generazionali. Ricorrono tematiche correlate alla solitudine profonda, alla sempre più ardua comunicazione dei nostri giorni, alla violenza, alla difficoltà di relazione, coniugate poi nella consapevole, appassionata e costante ricerca (…)”