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Melissa Lohman – Contemplate your nevel!
L’omphalos è l’oggetto/soggetto da cui parte l’artista per riflettere sulla sacralità laica del nostro essere nel mondo, proponendo performance, videoinstallazioni e un laboratorio di movimento per sperimentare come l’attività creativa possa rendere – temporaneamente – qualsiasi luogo “sacro”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’onfalo è una forma che segnala l’ombelico, il centro, del mondo. Partecipando al progetto Umanità?! di Mesia Space lo propongo come soggetto per aprire domande e riflessioni.
Per iniziare; mi fa sorridere pensare che qualsiasi punto è potenzialmente il centro del mondo se questo oggetto si poggia lì. Dov’è il punto giusto? Come si trova?
Marcare un posto come speciale è un'attività umana. Per un tempo indeterminato, gli esseri umani hanno lasciato segni che gli altri potessero trovare. Per esempio: punti di riferimento lungo un percorso, pietre speciali per delineare la strada, segni nelle zone di seppellimento, e nel caso dell’onfalo, un punto sacro.
Qualsiasi luogo può essere sacro? Chi è che decide/ ha deciso? Per chi è notevole un posto scelto? Per quanto tempo rimane sacro un luogo marcato?
Ci sono luoghi specifici verso cui gravitiamo istintivamente?
Riusciamo a ricordare come trovarli?
Tutte queste domande sono spunti di riflessione. A me non importa tanto avere delle risposte; è l’osservare le nostre tendenze che mi attira.
Ho l’impressione che tramite l’attività creativa sia possibile rendere qualsiasi luogo “sacro”, anche se momentaneamente. Con un segno, un gesto, un azione non quotidiana, è possibile creare almeno le condizioni per l’ “osservazione”.
Vorrei usufruire di questa occasione a Mesia Space per proporre un laboratorio creativo partendo proprio da queste domande, e creare un luogo adeguato per la pratica dell’osservazione con altri.
L’11 novembre, apro con una performance nello spazio.
Il 12,13, e 14 novembre, offro alcune semplici proposte per praticare l’osservazione e la presenza, in un contesto tranquillo ed accogliente. I tre incontri sono aperti a tutti gli adulti ed è possibile seguire anche un singolo incontro. Ogni giorno proporrò degli esercizi diversi di disegno e di movimento fisico, tratti dai miei personali taccuini, che sono stati utili per tutto il mio percorso.
Il 15 novembre chiudo con un mio intervento finale e a seguire ci sarà un pò di tempo per parlare e stare insieme.
Melissa Lohman è una performer, danzatrice, coreografa e artista visuale nata a New York City, 1976. Laurea in Belle Arti, School of Visual Arts, NYC, 2000. Attualmente vive a Roma. Da metà anni ’90 crea performance per teatri, musei, gallerie e spazi non convenzionali a livello internazionale. Dopo la laurea, segue un percorso di studio indipendente di danza a New York City. Nel 2004 si interessa alla danza butoh, una danza di avanguardia giapponese e studia con diversi maestri. Di conseguenza, scopre il Noguchi Taiso, un metodo di allenamento seguito da tanti danzatori butoh. Grazie a queste metodologie, trova il modo di connettere la propria ricerca visuale con quella corporea, indagando il territorio ibrido che esiste tra la performance e le arti visive.
Tra i suoi progetti: 2024- Tramite, azione fisica all’interno dell’installazione di Fabrizio Crisafulli nella camera interna della Piramide Cestia, Roma, per il progetto, Piramide Contemporanea, promosso da Sala 1, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma; La pratica dello spazio, performance creata per l’installazione site-specific dello Studio di Architettura Grazzini, Tomazzini, Colombo, nell’ambito del Open House Roma XII Edizione. 2023- Transiti, performance creata per l’installazione di Fabrizio Crisafulli nell’aula magna dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, a cura di Mara Nerbano. 2022- Across, performance con il performer Flavio Arcangeli al MAXXI di Roma, per l’evento, Il Corpo Eretico, La danza buto dalla nascita a oggi, a cura di Maria Pia D’Orazi; Deposition, performance con la danzatrice Mari Osanai al Kyoto International Butoh Festival, Kyoto; Bagliori, performance creata per l’installazione di Fabrizio Crisafulli per il Dune Festival, Parco dell’Uccellina, Grosseto. 2021- Una Dolce Topia, performance e mostra personale al Museo delle Mura di Roma, a cura di Antonello Tolve. 2016- Il Corpo Estraneo, coreografia per il lavoro site-specific dell’artista e architetta Bryony Roberts, realizzato per la Piazza del Campidoglio, Roma nell’ambito dell’esibizione Studio Systems dell’Accademia Americana, Roma. Dal 2018 al 2020 ha portato degli assoli al New York Butoh Institute Festival, NYC. Dal 2010 conduce il suo laboratorio di ricerca sul movimento, Il Corpo Conduttivo.
Per iniziare; mi fa sorridere pensare che qualsiasi punto è potenzialmente il centro del mondo se questo oggetto si poggia lì. Dov’è il punto giusto? Come si trova?
Marcare un posto come speciale è un'attività umana. Per un tempo indeterminato, gli esseri umani hanno lasciato segni che gli altri potessero trovare. Per esempio: punti di riferimento lungo un percorso, pietre speciali per delineare la strada, segni nelle zone di seppellimento, e nel caso dell’onfalo, un punto sacro.
Qualsiasi luogo può essere sacro? Chi è che decide/ ha deciso? Per chi è notevole un posto scelto? Per quanto tempo rimane sacro un luogo marcato?
Ci sono luoghi specifici verso cui gravitiamo istintivamente?
Riusciamo a ricordare come trovarli?
Tutte queste domande sono spunti di riflessione. A me non importa tanto avere delle risposte; è l’osservare le nostre tendenze che mi attira.
Ho l’impressione che tramite l’attività creativa sia possibile rendere qualsiasi luogo “sacro”, anche se momentaneamente. Con un segno, un gesto, un azione non quotidiana, è possibile creare almeno le condizioni per l’ “osservazione”.
Vorrei usufruire di questa occasione a Mesia Space per proporre un laboratorio creativo partendo proprio da queste domande, e creare un luogo adeguato per la pratica dell’osservazione con altri.
L’11 novembre, apro con una performance nello spazio.
Il 12,13, e 14 novembre, offro alcune semplici proposte per praticare l’osservazione e la presenza, in un contesto tranquillo ed accogliente. I tre incontri sono aperti a tutti gli adulti ed è possibile seguire anche un singolo incontro. Ogni giorno proporrò degli esercizi diversi di disegno e di movimento fisico, tratti dai miei personali taccuini, che sono stati utili per tutto il mio percorso.
Il 15 novembre chiudo con un mio intervento finale e a seguire ci sarà un pò di tempo per parlare e stare insieme.
Melissa Lohman è una performer, danzatrice, coreografa e artista visuale nata a New York City, 1976. Laurea in Belle Arti, School of Visual Arts, NYC, 2000. Attualmente vive a Roma. Da metà anni ’90 crea performance per teatri, musei, gallerie e spazi non convenzionali a livello internazionale. Dopo la laurea, segue un percorso di studio indipendente di danza a New York City. Nel 2004 si interessa alla danza butoh, una danza di avanguardia giapponese e studia con diversi maestri. Di conseguenza, scopre il Noguchi Taiso, un metodo di allenamento seguito da tanti danzatori butoh. Grazie a queste metodologie, trova il modo di connettere la propria ricerca visuale con quella corporea, indagando il territorio ibrido che esiste tra la performance e le arti visive.
Tra i suoi progetti: 2024- Tramite, azione fisica all’interno dell’installazione di Fabrizio Crisafulli nella camera interna della Piramide Cestia, Roma, per il progetto, Piramide Contemporanea, promosso da Sala 1, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma; La pratica dello spazio, performance creata per l’installazione site-specific dello Studio di Architettura Grazzini, Tomazzini, Colombo, nell’ambito del Open House Roma XII Edizione. 2023- Transiti, performance creata per l’installazione di Fabrizio Crisafulli nell’aula magna dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, a cura di Mara Nerbano. 2022- Across, performance con il performer Flavio Arcangeli al MAXXI di Roma, per l’evento, Il Corpo Eretico, La danza buto dalla nascita a oggi, a cura di Maria Pia D’Orazi; Deposition, performance con la danzatrice Mari Osanai al Kyoto International Butoh Festival, Kyoto; Bagliori, performance creata per l’installazione di Fabrizio Crisafulli per il Dune Festival, Parco dell’Uccellina, Grosseto. 2021- Una Dolce Topia, performance e mostra personale al Museo delle Mura di Roma, a cura di Antonello Tolve. 2016- Il Corpo Estraneo, coreografia per il lavoro site-specific dell’artista e architetta Bryony Roberts, realizzato per la Piazza del Campidoglio, Roma nell’ambito dell’esibizione Studio Systems dell’Accademia Americana, Roma. Dal 2018 al 2020 ha portato degli assoli al New York Butoh Institute Festival, NYC. Dal 2010 conduce il suo laboratorio di ricerca sul movimento, Il Corpo Conduttivo.
11
novembre 2025
Melissa Lohman – Contemplate your nevel!
Dall'undici al 15 novembre 2025
arte contemporanea
arti performative
arti performative
Location
MESIA SPACE ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Largo Mesia, 3, (Roma)
Roma, Largo Mesia, 3, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 12.00 - 20.00
Vernissage
11 Novembre 2025, Dalle 18.00 l’artista realizzerà una performance e presenterà il laboratorio di movimento aperto al pubblico che terrà il 12,13 e 14 ottobre.
Sito web
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