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Metello Orsini – Come dei racconti, carte e alimenti
In mostra ventisette lavori nati tra il novembre del 2004 e il novembre 2005
Comunicato stampa
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In mostra ventisette lavori nati tra il novembre del 2004 e il novembre 2005.
Le opere di Metello Orsini sono il risultato del sovrapporsi, su supporti di diversa natura - dalla tela juta, al retro di vecchi manifesti, ante di armadi piuttosto che pezzi di quinte da scenografie - di carte su cui l’artista interviene utilizzando gli elementi più disparati del suo quotidiano, soprattutto alimentare, dunque: fondi di caffè, curcuma , cenere, zucchero di canna, the, sale, stucco, gesso e, a volte, un po’ di colore acrilico e inchiostro.
L’idea di Come dei racconti proviene dal modo di Metello Orsini di costruire e sentire il disegno, l’opera: ogni singolo pezzo di carta ha una sua personale storia da raccontare e dunque una precisa posizione nel totale del quadro, sorta di spazio esistenziale in cui l’artista si mette in gioco per sondare il reale, il quotidiano.
Le carte, la materia con cui sono realizzate, si combinano sui legni, sui cartoni e sulla tela disponendosi in architetture equilibrate sia in superficie che in profondità, dando vita a una realtà in cui, in primis, loro stesse si raccontano. Tra le carte colorate compaiono a volte segni grafici, parole incise nel colore che, lontane dall’avere un senso riconoscibile, sono testimonianza del bisogno di un gesto di scrittura, del tentativo di condensare l’idea che in quel momento attraversa la mente dell’autore.
La mostra è accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo con un testo critico di Alessandro Sibilia e un ritratto di Metello Orsini scritto da Emidio Clementi.
Orazio Metello Orsini (Roma, 1965), inizia a dipingere giovanissimo, seguendo le orme del padre e all'età di undici anni ha i primi riconoscimenti in concorsi di pittura.
Nel 1976 si trasferisce con la famiglia a Bologna.
Nel 1984 è selezionato per un laboratorio di ricerca presso la Calcografia Nazionale di Roma e partecipa alla mostra collettiva allestita all'interno dei locali della Calcografia
Nel 1985 si trasferisce a Milano dove si diploma presso la Scuola Politecnica di Design. Inizia la professione di grafico collaborando con vari studi pubblicitari, quindi apre uno studio proprio nel 1988, anno in cui torna a vivere a Bologna.
Al disegno e alla pittura ha sempre accostato l'attività di musicista - chitarrista e bassista – e ha pubblicato numerosi dischi con diverse formazioni, tra cui Carnival of Fools, Splatter Pink, Massimo Volume.
Dal 1995 inizia a collaborare come scenografo in diverse produzioni cinematografiche e televisive tra cui: Limbo Boulevard, Luna, Fortezza Bastiani, Gli ultimi.
Le opere di Metello Orsini sono il risultato del sovrapporsi, su supporti di diversa natura - dalla tela juta, al retro di vecchi manifesti, ante di armadi piuttosto che pezzi di quinte da scenografie - di carte su cui l’artista interviene utilizzando gli elementi più disparati del suo quotidiano, soprattutto alimentare, dunque: fondi di caffè, curcuma , cenere, zucchero di canna, the, sale, stucco, gesso e, a volte, un po’ di colore acrilico e inchiostro.
L’idea di Come dei racconti proviene dal modo di Metello Orsini di costruire e sentire il disegno, l’opera: ogni singolo pezzo di carta ha una sua personale storia da raccontare e dunque una precisa posizione nel totale del quadro, sorta di spazio esistenziale in cui l’artista si mette in gioco per sondare il reale, il quotidiano.
Le carte, la materia con cui sono realizzate, si combinano sui legni, sui cartoni e sulla tela disponendosi in architetture equilibrate sia in superficie che in profondità, dando vita a una realtà in cui, in primis, loro stesse si raccontano. Tra le carte colorate compaiono a volte segni grafici, parole incise nel colore che, lontane dall’avere un senso riconoscibile, sono testimonianza del bisogno di un gesto di scrittura, del tentativo di condensare l’idea che in quel momento attraversa la mente dell’autore.
La mostra è accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo con un testo critico di Alessandro Sibilia e un ritratto di Metello Orsini scritto da Emidio Clementi.
Orazio Metello Orsini (Roma, 1965), inizia a dipingere giovanissimo, seguendo le orme del padre e all'età di undici anni ha i primi riconoscimenti in concorsi di pittura.
Nel 1976 si trasferisce con la famiglia a Bologna.
Nel 1984 è selezionato per un laboratorio di ricerca presso la Calcografia Nazionale di Roma e partecipa alla mostra collettiva allestita all'interno dei locali della Calcografia
Nel 1985 si trasferisce a Milano dove si diploma presso la Scuola Politecnica di Design. Inizia la professione di grafico collaborando con vari studi pubblicitari, quindi apre uno studio proprio nel 1988, anno in cui torna a vivere a Bologna.
Al disegno e alla pittura ha sempre accostato l'attività di musicista - chitarrista e bassista – e ha pubblicato numerosi dischi con diverse formazioni, tra cui Carnival of Fools, Splatter Pink, Massimo Volume.
Dal 1995 inizia a collaborare come scenografo in diverse produzioni cinematografiche e televisive tra cui: Limbo Boulevard, Luna, Fortezza Bastiani, Gli ultimi.
18
novembre 2005
Metello Orsini – Come dei racconti, carte e alimenti
Dal 18 novembre al 23 dicembre 2005
arte contemporanea
Location
CIVICO 32
Bologna, Via Nazario Sauro, 21, (Bologna)
Bologna, Via Nazario Sauro, 21, (Bologna)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 11–24
Vernissage
18 Novembre 2005, ore 20,30
Autore


