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Michel Verjux – Rivelare, prelevare, creare
La galleria A arte Studio Invernizzi inaugura giovedì 28 aprile una mostra personale dell’artista francese Michel Verjux che presenta in questa occasione un intervento inedito appositamente creato per gli spazi della galleria.
Comunicato stampa
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La galleria A arte Studio Invernizzi inaugura giovedì 28 aprile una mostra personale dell’artista francese Michel Verjux che presenta in questa occasione un intervento inedito appositamente creato per gli spazi della galleria.
Michel Verjux lavora sull’atto del vedere come luogo dell’incontro con la realtà: nella presenza della materia attraverso la luce è possibile acquisire la consapevolezza del linguaggio specifico della sostanzialità esperita, e avviare un nuovo comunicare. Le potenzialità di questa comunicazione possono anche non avere altra verità che il legame con il visibile: la realtà della situazione non è metafisica, può limitarsi ad essere metalinguistica, e per questa via giungere ugualmente al proprio fondamento. Nel mondo del linguaggio, la finzione sempre e comunque si fa metafora attiva, legame con il reale.
Uno degli aspetti fondamentali dell’opera di Michel Verjux è il suo dialogo con la situazione, con una contestualità indagata e assimilata non unicamente nei suoi aspetti morfologici, strutturali, architettonici, ma anche nella sua identità sedimentata e attiva. Ne deriva che l’operare di Verjux non è puramente né primariamente architettonico, quanto fondamentalmente antropologico. Una dimensione antropologica come appropriazione e imprescindibile intervento attivo nel corso stesso del processo cognitivo: così il lavoro di Verjux tende a una decostruzione funzionale, alla riduzione del significante veicolo di un inedito significato.
In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo bilingue contenente un saggio introduttivo di Marco Scotini, le riproduzioni delle opere presentate in galleria, una poesia di Carlo Invernizzi e un apparato bio-bibliografico.
Michel Verjux lavora sull’atto del vedere come luogo dell’incontro con la realtà: nella presenza della materia attraverso la luce è possibile acquisire la consapevolezza del linguaggio specifico della sostanzialità esperita, e avviare un nuovo comunicare. Le potenzialità di questa comunicazione possono anche non avere altra verità che il legame con il visibile: la realtà della situazione non è metafisica, può limitarsi ad essere metalinguistica, e per questa via giungere ugualmente al proprio fondamento. Nel mondo del linguaggio, la finzione sempre e comunque si fa metafora attiva, legame con il reale.
Uno degli aspetti fondamentali dell’opera di Michel Verjux è il suo dialogo con la situazione, con una contestualità indagata e assimilata non unicamente nei suoi aspetti morfologici, strutturali, architettonici, ma anche nella sua identità sedimentata e attiva. Ne deriva che l’operare di Verjux non è puramente né primariamente architettonico, quanto fondamentalmente antropologico. Una dimensione antropologica come appropriazione e imprescindibile intervento attivo nel corso stesso del processo cognitivo: così il lavoro di Verjux tende a una decostruzione funzionale, alla riduzione del significante veicolo di un inedito significato.
In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo bilingue contenente un saggio introduttivo di Marco Scotini, le riproduzioni delle opere presentate in galleria, una poesia di Carlo Invernizzi e un apparato bio-bibliografico.
28
aprile 2005
Michel Verjux – Rivelare, prelevare, creare
Dal 28 aprile al 24 giugno 2005
arte contemporanea
Location
A ARTE INVERNIZZI
Milano, Via Domenico Scarlatti, 12, (Milano)
Milano, Via Domenico Scarlatti, 12, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 10-13 e 15-19
Vernissage
28 Aprile 2005, ore 18,30
Autore
Curatore




