Il marmo si mette in dialogo con l’acciaio e il piombo creando suggestivi effetti speculari.
Il linguaggio di Galliani mette a confronto tipologie diverse di marmi, in un itinerario che si confronta con la classicità e con la scultura dei popoli precolombiani e asiatici. Un intreccio di culture che raccoglie stimoli e percezioni planetarie in una sintesi personalissima.
La mostra è accompagnata da un ampio catalogo antologico (ediz. Publi Paolini) con un testo critico di Walter Guadagnini, direttore della Galleria Civica di Modena, un’intervista realizzata da Paola Artoni e un reportage fotografico di Alberto Givanni.
Michelangelo Galliani è nato a Montecchio Emilia nel 1975; dove vive e lavora.
Principali mostre personali:
2003: Metalskin, Galleria Silbernagl, Milano; Skin, Galleria Paolo Nanni, Bologna; Skinoftheworld, Galleria La Subbia di Pietrasanta (Lu); 2002: Conserving sculpture, varie sedi, Fano (An)
Principali mostre collettive:
2004:Quadriennale di Roma; Biennale d’Arte Sacra di S. Gabriele (Teramo); Rassegna internazione G.B. Salvi, Sassoferrato; Dinamiche del volto, Pavullo (Mo); Medioevo prossimo venturo, Certaldo (Si); 2003: Italian Factory, Istituto di Santa Maria della Pietà, Venezia - Parlamento Europeo, Strasburgo - Palazzo della Promotrice delle Belle Arti, Torino; L’isolachenoncè, Chiostri di San Domenico, Reggio Emilia; In Cuore (dedicato a Cleto Polcina), Fondazione Stauros, San Gabriele Isola del Gran Sasso (TE); Nel corpo l’immagine, XXXVI Premio Vasto d’arte contemporanea, Musei civici di Palazzo d’Avalos, Vasto; 2001: Totemica, Casa del Mantegna, Mantova; Il cuore, arte scienza tecnologia, Fondazione Mazzotta, Milano
