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Michelangelo Pistoletto
tre installazioni dell’artista piemontese
Comunicato stampa
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Si inaugura la sera di giovedì 20 Maggio, presso la Galleria Salvatore + Caroline Ala di Milano, la mostra personale di
Michelangelo Pistoletto , che si terrà sino al giorno 17 Luglio 2004.
Di seguito una breve descrizione dell’artista delle tre installazioni esposte in mostra.
Il Nuovo Segno d’Infinito (2003)
Il Terzo Paradiso
Il segno tracciato sulla sabbia è il nuovo simbolo d’infinito.
Il segno d’infinito che conosciamo consiste in una linea continua che si interseca descrivendo due anse. Il nuovo segno incrocia la linea due volte formando, non più soltanto due ma tre cerchi.
Quello centrale rappresenta un ventre gravido prodotto dall’accoppiamento dei due cerchi che costituivano il vecchio simbolo. Questo ventre rappresenta la generazione del Terzo Paradiso.
Cos’è il Terzo Paradiso? È l’accoppiamento fertile tra il primo e il secondo paradiso.
Il primo è il Paradiso Terrestre, che precede il morso della mela. È il paradiso naturale dove tutto è regolato dall’intelligenza della natura stessa.
Il secondo, il Paradiso Artificiale, quello sviluppato dall’intelligenza umana attraverso un processo lentissimo che ha raggiunto nel tempo una dimensione sempre più vasta ed esclusiva .
Questo paradiso è fatto di bisogni artificiali, di comodità artificiali, di piaceri artificiali e di ogni altra forma di artificio.
Si è venuto così formando un vero e proprio mondo artificiale che continua a crescere consumando e deteriorando in modo sempre più drastico il pianeta naturale. Il pericolo di una sempre più imminente tragica collisione fra queste due sfere è ormai annunciato in tutti i modi.
Ed è per evitare di proseguire verso questo catastrofico avvenimento che bisogna concepire e realizzare un progetto globale che chiamo Terzo Paradiso.
Questo non può che consistere nella ricerca di sintonia tra l’artificio e la natura. Il che significa un passaggio evolutivo attraverso cui l’intelligenza umana trova i modi per convivere con l’intelligenza della natura.
Il Perimetro Speculare (1976)
Questo lavoro è nato contemporaneamente alla Galleria di Salvatore Ala, a Milano nel 1976. Infatti l’opera di 25 pannelli fotografici raffigura la galleria stessa così come era ai suoi inizi.
Possiamo dire che si tratti di una situazione gemellare, anche perché il lavoro riproduce
specularmente lo spazio espositivo.
Un grande specchio appoggiato al muro della grande sala quadrata veniva da me spostato in modo da percorrere l’intero perimetro delle pareti e ogni spostamento era fissato da uno scatto fotografico. Piuttosto che segnare la quadratura del cerchio l’opera proponeva la circolarità del quadrato e in un certo senso, suggeriva pure la sfericità del cubo. Ma il ribaltamento prospettico tra lo spazio reale e quello virtuale dello specchio ci porta anche ad una visione cangiante ed estroversa dello stesso ambiente.
Questa estroversione spazio-ambientale era destinata ad assumere nuove dimensioni quando l’opera fosse stata, successivamente, esposta in altri luoghi.
Oggi il lavoro Il Perimetro speculare si rimodella seguendo le pareti della nuova galleria milanese di Salvatore e Caroline e questa è una esperienza che nuovamente facciamo insieme.
Metamorfosi (1981)
È un lavoro che ho realizzato alla Galleria Salvatore Ala di New York nel 1981, parte di
una installazione intitolata NATIVITA’.
Un gruppo di grandi figure tridimensionali, scolpite nel poliuretano rigido, stava davanti a questa “composizione specchiante” come i personaggi del Presepe stanno davanti alla capanna della Natività.
La Metamorfosi è formata da una grande struttura in ferro che tiene insieme segmenti di specchio. L’intera sua forma ricorda quella di una tavolozza. La parte inferiore di questo oggetto tocca terra, mentre è appoggiato ad una tela dipinta di notevoli dimensioni, appesa al muro, coprendola in gran parte. Attraverso lo spazio lasciato da alcuni specchi mancanti si possono vedere porzioni del dipinto. Dietro agli specchi appaiono le immagini giganti di diversi bozzoli o larve.
Il concetto di metamorfosi si manifesta nel passaggio dalla pittura allo specchio
cioè nella trasformazione dell’immagine statica, (dipinta) in quella dinamica (del riflesso). Ovvero la liberazione della persona rispetto ad una primitiva condizione di incapsulamento dell’essere.
L’artista sarà presente il giorno dell’inaugurazione
Michelangelo Pistoletto , che si terrà sino al giorno 17 Luglio 2004.
Di seguito una breve descrizione dell’artista delle tre installazioni esposte in mostra.
Il Nuovo Segno d’Infinito (2003)
Il Terzo Paradiso
Il segno tracciato sulla sabbia è il nuovo simbolo d’infinito.
Il segno d’infinito che conosciamo consiste in una linea continua che si interseca descrivendo due anse. Il nuovo segno incrocia la linea due volte formando, non più soltanto due ma tre cerchi.
Quello centrale rappresenta un ventre gravido prodotto dall’accoppiamento dei due cerchi che costituivano il vecchio simbolo. Questo ventre rappresenta la generazione del Terzo Paradiso.
Cos’è il Terzo Paradiso? È l’accoppiamento fertile tra il primo e il secondo paradiso.
Il primo è il Paradiso Terrestre, che precede il morso della mela. È il paradiso naturale dove tutto è regolato dall’intelligenza della natura stessa.
Il secondo, il Paradiso Artificiale, quello sviluppato dall’intelligenza umana attraverso un processo lentissimo che ha raggiunto nel tempo una dimensione sempre più vasta ed esclusiva .
Questo paradiso è fatto di bisogni artificiali, di comodità artificiali, di piaceri artificiali e di ogni altra forma di artificio.
Si è venuto così formando un vero e proprio mondo artificiale che continua a crescere consumando e deteriorando in modo sempre più drastico il pianeta naturale. Il pericolo di una sempre più imminente tragica collisione fra queste due sfere è ormai annunciato in tutti i modi.
Ed è per evitare di proseguire verso questo catastrofico avvenimento che bisogna concepire e realizzare un progetto globale che chiamo Terzo Paradiso.
Questo non può che consistere nella ricerca di sintonia tra l’artificio e la natura. Il che significa un passaggio evolutivo attraverso cui l’intelligenza umana trova i modi per convivere con l’intelligenza della natura.
Il Perimetro Speculare (1976)
Questo lavoro è nato contemporaneamente alla Galleria di Salvatore Ala, a Milano nel 1976. Infatti l’opera di 25 pannelli fotografici raffigura la galleria stessa così come era ai suoi inizi.
Possiamo dire che si tratti di una situazione gemellare, anche perché il lavoro riproduce
specularmente lo spazio espositivo.
Un grande specchio appoggiato al muro della grande sala quadrata veniva da me spostato in modo da percorrere l’intero perimetro delle pareti e ogni spostamento era fissato da uno scatto fotografico. Piuttosto che segnare la quadratura del cerchio l’opera proponeva la circolarità del quadrato e in un certo senso, suggeriva pure la sfericità del cubo. Ma il ribaltamento prospettico tra lo spazio reale e quello virtuale dello specchio ci porta anche ad una visione cangiante ed estroversa dello stesso ambiente.
Questa estroversione spazio-ambientale era destinata ad assumere nuove dimensioni quando l’opera fosse stata, successivamente, esposta in altri luoghi.
Oggi il lavoro Il Perimetro speculare si rimodella seguendo le pareti della nuova galleria milanese di Salvatore e Caroline e questa è una esperienza che nuovamente facciamo insieme.
Metamorfosi (1981)
È un lavoro che ho realizzato alla Galleria Salvatore Ala di New York nel 1981, parte di
una installazione intitolata NATIVITA’.
Un gruppo di grandi figure tridimensionali, scolpite nel poliuretano rigido, stava davanti a questa “composizione specchiante” come i personaggi del Presepe stanno davanti alla capanna della Natività.
La Metamorfosi è formata da una grande struttura in ferro che tiene insieme segmenti di specchio. L’intera sua forma ricorda quella di una tavolozza. La parte inferiore di questo oggetto tocca terra, mentre è appoggiato ad una tela dipinta di notevoli dimensioni, appesa al muro, coprendola in gran parte. Attraverso lo spazio lasciato da alcuni specchi mancanti si possono vedere porzioni del dipinto. Dietro agli specchi appaiono le immagini giganti di diversi bozzoli o larve.
Il concetto di metamorfosi si manifesta nel passaggio dalla pittura allo specchio
cioè nella trasformazione dell’immagine statica, (dipinta) in quella dinamica (del riflesso). Ovvero la liberazione della persona rispetto ad una primitiva condizione di incapsulamento dell’essere.
L’artista sarà presente il giorno dell’inaugurazione
20
maggio 2004
Michelangelo Pistoletto
Dal 20 maggio al 17 luglio 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA SALVATORE + CAROLINE ALA
Milano, Via Monte Di Pietà, (Milano)
Milano, Via Monte Di Pietà, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle 10 alle 19 - chiuso domenica e lunedì
Vernissage
20 Maggio 2004, dalle 18 alle 21
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