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Miguel Alvear – Mec-Pop. Las divas de la tecnocumbia
L’insieme delle fotografie a colori e di gran formato che si presentano con il titolo Mec-Pop compongono la mostra dell’artista ecuadoriano Miguel Alvear
Comunicato stampa
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L’insieme delle fotografie a colori e di gran formato che si presentano con il titolo Mec-Pop compongono la mostra dell’artista ecuadoriano Miguel Alvear.
Provocatrice ed inquietante, come accade con ogni sa opera, questa mostra rappresenta uno dei contributi che con maggior precisione ha sfiorato gli stereotipi ed i pregiudizi sociali. La proposta enuclea aspetti reconditi di temi molto sensibili quali il populismo, l’ipocrisia sociale, la demagogia di certi discorsi istituzionali, il razzismo. Questa è la ragione per la quale molti si sentono a disagio se non addirittura offesi per la spregiudicatezza con la quale Alvear mette mano e ricompone realtà apparentemente separate, che poi riarticola in un unico contesto espressivo. Le dive dell’universo della tecnocumbia usano la loro seduzione e ripropongono pose simili a quelle che alimentano sulla scena il fuoco dei loro fan, ispirate a partire dalle frasi scritte sui bus che la popolazione ‘a pie’ usa come mezzo di trasporto. A volte sono dichiarazioni appassionate quali “il tuo destino è seguirmi”, altre emanano una acerba filosofia quotidiana:”il trionfo è fatto di gradini di sofferenza”. La maggior parte di queste frasi fa intravedere uno stile picaresco proprio del genio popolare come con “sorridi la tua donna mi ama”. Questi testi, insieme ad altri accessori danno nome proprio a molti mezzi di trasporto e costituiscono uno di quei modi con i quali si condensa con maggior chiarezza una parte della soggettività sociale.
Lupe Alvarez
Guayaquil - Ecuador
Provocatrice ed inquietante, come accade con ogni sa opera, questa mostra rappresenta uno dei contributi che con maggior precisione ha sfiorato gli stereotipi ed i pregiudizi sociali. La proposta enuclea aspetti reconditi di temi molto sensibili quali il populismo, l’ipocrisia sociale, la demagogia di certi discorsi istituzionali, il razzismo. Questa è la ragione per la quale molti si sentono a disagio se non addirittura offesi per la spregiudicatezza con la quale Alvear mette mano e ricompone realtà apparentemente separate, che poi riarticola in un unico contesto espressivo. Le dive dell’universo della tecnocumbia usano la loro seduzione e ripropongono pose simili a quelle che alimentano sulla scena il fuoco dei loro fan, ispirate a partire dalle frasi scritte sui bus che la popolazione ‘a pie’ usa come mezzo di trasporto. A volte sono dichiarazioni appassionate quali “il tuo destino è seguirmi”, altre emanano una acerba filosofia quotidiana:”il trionfo è fatto di gradini di sofferenza”. La maggior parte di queste frasi fa intravedere uno stile picaresco proprio del genio popolare come con “sorridi la tua donna mi ama”. Questi testi, insieme ad altri accessori danno nome proprio a molti mezzi di trasporto e costituiscono uno di quei modi con i quali si condensa con maggior chiarezza una parte della soggettività sociale.
Lupe Alvarez
Guayaquil - Ecuador
02
maggio 2005
Miguel Alvear – Mec-Pop. Las divas de la tecnocumbia
Dal 02 maggio al 02 giugno 2005
fotografia
Location
TEATRO PALLADIUM
Roma, Piazza Bartolomeo Romano, 8, (Roma)
Roma, Piazza Bartolomeo Romano, 8, (Roma)
Vernissage
2 Maggio 2005, ore 20
Autore
Curatore