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Mirna Manni – Le stagioni della dimenticanza
La natura con il suo respiro è una danza cosmica, eredità che si tramanda di stagione in stagione nonostante l’oblio e la trascuratezza dell’uomo. “Le stagioni della dimenticanza” personale di Mirna Manni parla di questo con grandi tele dipinte e installazioni ceramiche, forme e colori della natura.
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA
“Le stagioni della dimenticanza”
di Mirna Manni
E.Co.Point v.le Garibaldi 96 Trevignano Romano
22 - 30 novembre 2025
Opening 22 novembre 2025 ore 11
Orari : merc, gio, ven ore 16-19, sab e dom ore 11-13, 16-19
La natura con il suo respiro è una danza cosmica.
E’ eredità di gioia che si tramanda di stagione in stagione, nella sua bellezza,
in un ciclo stupefacente che continua, nonostante l'oblio e la trascuratezza dell'uomo.
Mirna Manni
“Le stagioni della dimenticanza” personale di Mirna Manni parla di questo e lo spazio espositivo E.Co.Point, affacciato sul lago di Bracciano, dove la natura esprime una magica bellezza, trova nella mostra un’altra magnifica voce artistica, pronta a denunciare l’insostenibilità dell’azione dell’uomo di fronte ad essa.
Pitture e sculture raccontano di semi che si schiudono e gemme che si svegliano, sussurro di vita dopo il riposo della terra; di piene fioriture, il culmine della forza e del colore; dell'ultima danza delle foglie prima del ritorno alla quiete. All’incanto di una natura madre che tutto contiene, si contrappone la noncuranza colpevole dell’uomo e la sua opera distruttiva. In mostra, quei semi divengono forme ferite, alterate, svuotate e poggiano in precario equilibrio su basi deformate. Forme e colori, quelli della natura, che rischiamo di perdere per sempre.
Grandi tele dipinte con acrilici, esprimono la poetica e la visione dell’artista e si mostrano: con forme piene e rigogliose, a svelare la vitalità generativa e la forza germinale del seme; con le sfumature dei colori autunnali, caldi e terrosi; con la fragilità della natura e, per estensione, della vita stessa, rivelata nel dipinto delle foglie che volano via, una fine che prepara una nuova nascita. Sculture in terracotta di bulbi e fioriture, la vita che rinasce, la natura nella sua pienezza. Sottili e delicate foglie in ceramica cucite su un tappeto d’organza, immagine poetica che evoca un senso di transitorietà, perdita e memoria; grandi semi, dai cromatismi neutri, che sembrano prossimi alla germinazione, con superfici porose ingobbiate e incise, oppure con tagli e deformazioni, che si fanno metafora di cicli vitali, ma anche delle cicatrici ambientali e delle problematiche che feriscono la natura.
MIRNA MANNI vive e lavora a Tuscania, dove è nata nel 1958. Da sempre interessata all’espressione artistica, dopo studi letterari, si dedica dapprima alla pittura e poi si avvicina al linguaggio plastico e scultoreo, con percorsi di formazione, seminari e laboratori, dove approfondisce tecniche e processi. Le sue sculture in ceramica, forme visionarie e metaforiche, creano suggestive installazioni ed hanno l’intento di svelare e dare materia a mondi invisibili, ascoltare la realtà circostante e porre interrogativi di riflessione. Negli ultimi tempi, il suo linguaggio creativo si avvale anche della pittura; le due arti messe in relazione, si completano e vanno a creare un dialogo e un'interazione visiva dinamica nello spazio espositivo. La natura e con essa l’uomo è da tempo al centro della sua ricerca. Una natura lontana dall’immaginario paesaggistico comune e metafora per approfondire temi e criticità del mondo contemporaneo. La sua attività artistica, personale e collettiva, è a tutto campo, anche nella promozione di eventi artistici con l’Associazione Culturale “Magazzini della Lupa” di cui è co-fondatrice e presidente. Numerose le mostre in Italia e all’estero.
www.mirnamanni.blogspot.it
#mirnamanni
mirnamanni@libero.it
www.ecopoint.biz
#e.co.point
ecoartexhibitionpoint@gmail.com
“Le stagioni della dimenticanza”
di Mirna Manni
E.Co.Point v.le Garibaldi 96 Trevignano Romano
22 - 30 novembre 2025
Opening 22 novembre 2025 ore 11
Orari : merc, gio, ven ore 16-19, sab e dom ore 11-13, 16-19
La natura con il suo respiro è una danza cosmica.
E’ eredità di gioia che si tramanda di stagione in stagione, nella sua bellezza,
in un ciclo stupefacente che continua, nonostante l'oblio e la trascuratezza dell'uomo.
Mirna Manni
“Le stagioni della dimenticanza” personale di Mirna Manni parla di questo e lo spazio espositivo E.Co.Point, affacciato sul lago di Bracciano, dove la natura esprime una magica bellezza, trova nella mostra un’altra magnifica voce artistica, pronta a denunciare l’insostenibilità dell’azione dell’uomo di fronte ad essa.
Pitture e sculture raccontano di semi che si schiudono e gemme che si svegliano, sussurro di vita dopo il riposo della terra; di piene fioriture, il culmine della forza e del colore; dell'ultima danza delle foglie prima del ritorno alla quiete. All’incanto di una natura madre che tutto contiene, si contrappone la noncuranza colpevole dell’uomo e la sua opera distruttiva. In mostra, quei semi divengono forme ferite, alterate, svuotate e poggiano in precario equilibrio su basi deformate. Forme e colori, quelli della natura, che rischiamo di perdere per sempre.
Grandi tele dipinte con acrilici, esprimono la poetica e la visione dell’artista e si mostrano: con forme piene e rigogliose, a svelare la vitalità generativa e la forza germinale del seme; con le sfumature dei colori autunnali, caldi e terrosi; con la fragilità della natura e, per estensione, della vita stessa, rivelata nel dipinto delle foglie che volano via, una fine che prepara una nuova nascita. Sculture in terracotta di bulbi e fioriture, la vita che rinasce, la natura nella sua pienezza. Sottili e delicate foglie in ceramica cucite su un tappeto d’organza, immagine poetica che evoca un senso di transitorietà, perdita e memoria; grandi semi, dai cromatismi neutri, che sembrano prossimi alla germinazione, con superfici porose ingobbiate e incise, oppure con tagli e deformazioni, che si fanno metafora di cicli vitali, ma anche delle cicatrici ambientali e delle problematiche che feriscono la natura.
MIRNA MANNI vive e lavora a Tuscania, dove è nata nel 1958. Da sempre interessata all’espressione artistica, dopo studi letterari, si dedica dapprima alla pittura e poi si avvicina al linguaggio plastico e scultoreo, con percorsi di formazione, seminari e laboratori, dove approfondisce tecniche e processi. Le sue sculture in ceramica, forme visionarie e metaforiche, creano suggestive installazioni ed hanno l’intento di svelare e dare materia a mondi invisibili, ascoltare la realtà circostante e porre interrogativi di riflessione. Negli ultimi tempi, il suo linguaggio creativo si avvale anche della pittura; le due arti messe in relazione, si completano e vanno a creare un dialogo e un'interazione visiva dinamica nello spazio espositivo. La natura e con essa l’uomo è da tempo al centro della sua ricerca. Una natura lontana dall’immaginario paesaggistico comune e metafora per approfondire temi e criticità del mondo contemporaneo. La sua attività artistica, personale e collettiva, è a tutto campo, anche nella promozione di eventi artistici con l’Associazione Culturale “Magazzini della Lupa” di cui è co-fondatrice e presidente. Numerose le mostre in Italia e all’estero.
www.mirnamanni.blogspot.it
#mirnamanni
mirnamanni@libero.it
www.ecopoint.biz
#e.co.point
ecoartexhibitionpoint@gmail.com
22
novembre 2025
Mirna Manni – Le stagioni della dimenticanza
Dal 22 al 30 novembre 2025
arte contemporanea
Location
E.Co.Point
Trevignano Romano, Viale Giuseppe Garibaldi, 96, (RM)
Trevignano Romano, Viale Giuseppe Garibaldi, 96, (RM)
Orario di apertura
mercoledì, giovedì e venerdì ore 16-19, sabato e domenica ore 11-13 e 16-19
Vernissage
22 Novembre 2025, 11
Autore




