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Mneme
Giornalista, appassionata di fotografia, attraverso un linguaggio poetico e suggestivo ripercorre la vicenda della bisnonna Colomba che, promessa sposa e poi rinnegata, venne relegata nella casa di campagna di Torre San Tommaso a Urbino. Quella casa, dove poi tutto ebbe inizio, esiste ancora.
Comunicato stampa
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Si è inaugurata sabato 27 aprile alle ore 18 alla galleria Papini in via Bernabei 39 ad Ancona la mostra personale di Pia Bacchielli “Mneme, memoria”. L’autrice, giornalista appassionata di fotografia, attraverso un linguaggio poetico e suggestivo ripercorre la vicenda della bisnonna Colomba che, promessa sposa e poi rinnegata, venne relegata nella casa di campagna di Torre San Tommaso a Urbino. Quella casa, dove poi tutto ebbe inizio, esiste ancora. Compare in una foto degli inizi del secolo scorso e fa da sfondo a un girotondo che ritrae diversi personaggi della stessa famiglia. Ritorna oggi, nella lettura dell’autrice, come simbolo di appartenenza e amore.
“C’è una casa che sembra essere stata costruita con i mattoni di un sogno primaverile – scrive nella presentazione della mostra il critico d’arte Michele Servadio -, ci sono le radici primordiali di una quercia e i lunghi capelli di una ragazza dal volto opacizzato, simboli dei legami che non possono (e non devono) essere recisi, c’è un giardino delle rose perdute, dove la presenza femminile diviene emblema di un mondo ancestrale nel quale non esistono ingiustizie, c’è un cavallo bianco che ricorda le storie dell’infanzia dove tutto era possibile, ci sono alcuni vestiti svuotati che testimoniano le assenze inaspettate. Traspare nitidamente la consapevolezza, maturata nel corso degli anni, circa l’importanza del ricordo e del valore memoriale”.
Pia Bacchielli è nata e vive ad Ancona. Giornalista professionista, è laureata in Filosofia. Ha iniziato ad appassionarsi di fotografia all’università seguendo il corso di Storia delle Tradizioni Popolari con ricerche sul campo. Ha quindi frequentato seminari e workshop con fotografi di livello internazionale. Da giornalista si è occupata di cronaca, settore che l’ha portata a prediligere il reportage come genere fotografico per poi approdare a un linguaggio più intimo ed evocativo. Con l’associazione Il Mascherone, è fra gli organizzatori di Ancona Foto Festival. Nel suo curriculum, mostre sia collettive che personali.
“C’è una casa che sembra essere stata costruita con i mattoni di un sogno primaverile – scrive nella presentazione della mostra il critico d’arte Michele Servadio -, ci sono le radici primordiali di una quercia e i lunghi capelli di una ragazza dal volto opacizzato, simboli dei legami che non possono (e non devono) essere recisi, c’è un giardino delle rose perdute, dove la presenza femminile diviene emblema di un mondo ancestrale nel quale non esistono ingiustizie, c’è un cavallo bianco che ricorda le storie dell’infanzia dove tutto era possibile, ci sono alcuni vestiti svuotati che testimoniano le assenze inaspettate. Traspare nitidamente la consapevolezza, maturata nel corso degli anni, circa l’importanza del ricordo e del valore memoriale”.
Pia Bacchielli è nata e vive ad Ancona. Giornalista professionista, è laureata in Filosofia. Ha iniziato ad appassionarsi di fotografia all’università seguendo il corso di Storia delle Tradizioni Popolari con ricerche sul campo. Ha quindi frequentato seminari e workshop con fotografi di livello internazionale. Da giornalista si è occupata di cronaca, settore che l’ha portata a prediligere il reportage come genere fotografico per poi approdare a un linguaggio più intimo ed evocativo. Con l’associazione Il Mascherone, è fra gli organizzatori di Ancona Foto Festival. Nel suo curriculum, mostre sia collettive che personali.
27
aprile 2024
Mneme
Dal 27 aprile al 12 maggio 2024
fotografia
Location
Associazione Culturale Galleria Papini
Ancona, Via Lazzaro Bernabei, 39, (AN)
Ancona, Via Lazzaro Bernabei, 39, (AN)
Orario di apertura
da mercoledì alla domenica ore 18-20
Vernissage
27 Aprile 2024, 18.00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Patrocini