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Moataz Nasr – Tabla
Finalmente a Napoli, dopo aver riscosso un enorme successo alla 50° Biennale di Venezia, la nuova installazione di Moataz Nasr dal titolo Tabla. L’artista egiziano torna a Napoli dopo aver stupito alla sua prima personale in città con la mostra Lo stato delle cose
Comunicato stampa
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Finalmente a Napoli, dopo aver riscosso un enorme successo alla 50° Biennale di Venezia, la nuova installazione di Moataz Nasr dal titolo Tabla. L’artista egiziano torna a Napoli dopo aver stupito alla sua prima personale in città con la mostra Lo stato delle cose. All’interno dell’esposizione del settembre 2002, attraverso alcune installazioni come Water e Un orecchio di pane e un orecchio di terra, si fece conoscere ed apprezzare da addetti ai lavori e visitatori per la leggerezza con la quale era riuscito ad esprimere tematiche profonde: nella prima analizzava la difficile e fragile conquista dell’identità, della coscienza di sé, dei popoli africani; nell’altra (prendendo spunto da un vecchio proverbio africano) affrontava la crisi lacerante di “comunicabilità” nel mondo contemporaneo fra strati sociali e culturali sempre più distanti, mettendo in guardia sui rischi del potere distruttivo dell’omologazione anche all’interno delle singole società. Una tale “pienezza” di contenuti, realizzata attraverso un contrasto tra materiali semplici e naturali e sofisticati attrezzi tecnologici ha indubbiamente prodotto un esito felice: le opere descritte gli sono valse l’invito agli Arsenali nell’ultima Biennale.
Le stoviglie vuote fanno più rumore. Come ogni sua grande opera, anche quest’ultimo lavoro di Moataz Nasr si ispira ad un proverbio egiziano.
Tabla è un’installazione site-specific composta da un video e da centinaia di tamburi modellati in terracotta, alcuni dei quali equipaggiati con piccoli amplificatori programmati in modo da “rispondere” agli avvenimenti del video. Quest’ultimo presenta l’immagine fissa di un suonatore, un percussionista anonimo di cui non scorgiamo il volto perché resta fuori dallo schermo, impegnato a suonare una bellissima tabla, un tamburo tradizionale egiziano, incrostato di madreperla. La musica suonata è tradizionale, e consiste in quindici tipi di ritmi diversi, che esprimono un intero spettro di emozioni, dalle più solenni alle più emozianali, dalle più dolci e sensuali alle più violente ed aggressive. Di fronte i tamburi di terracotta, di varie dimensioni ma tutti realizzati con l’argilla nera del Nilo, non possono naturalmente essere suonati ma si comportano come personaggi di una performance. Sono una massa che, attraverso gli amplificatori, risponde al ritmo impostato dal suonatore del video. Qual è dunque il ruolo del leader ? Come si comunica un’idea ? Cosa significa condizionamento ?
Tabla esamina le relazioni fra voci pubbliche e private, fra cultura alta e cultura popolare, giocando anche sul contrasto di materiali: la bellezza del tamburo intarsiato del video e la rozzezza dei tamburi di terracotta.
L’installazione Tabla è stata prodotta in esclusiva per gli spazi espositivi della galleria Franco Riccardo Artivisive, presentata in anteprima alla 50° Biennale di Venezia, verrà proposta dal 22 al 26 gennaio prossimi ad ARTE FIERA di Bologna 2004.
Le stoviglie vuote fanno più rumore. Come ogni sua grande opera, anche quest’ultimo lavoro di Moataz Nasr si ispira ad un proverbio egiziano.
Tabla è un’installazione site-specific composta da un video e da centinaia di tamburi modellati in terracotta, alcuni dei quali equipaggiati con piccoli amplificatori programmati in modo da “rispondere” agli avvenimenti del video. Quest’ultimo presenta l’immagine fissa di un suonatore, un percussionista anonimo di cui non scorgiamo il volto perché resta fuori dallo schermo, impegnato a suonare una bellissima tabla, un tamburo tradizionale egiziano, incrostato di madreperla. La musica suonata è tradizionale, e consiste in quindici tipi di ritmi diversi, che esprimono un intero spettro di emozioni, dalle più solenni alle più emozianali, dalle più dolci e sensuali alle più violente ed aggressive. Di fronte i tamburi di terracotta, di varie dimensioni ma tutti realizzati con l’argilla nera del Nilo, non possono naturalmente essere suonati ma si comportano come personaggi di una performance. Sono una massa che, attraverso gli amplificatori, risponde al ritmo impostato dal suonatore del video. Qual è dunque il ruolo del leader ? Come si comunica un’idea ? Cosa significa condizionamento ?
Tabla esamina le relazioni fra voci pubbliche e private, fra cultura alta e cultura popolare, giocando anche sul contrasto di materiali: la bellezza del tamburo intarsiato del video e la rozzezza dei tamburi di terracotta.
L’installazione Tabla è stata prodotta in esclusiva per gli spazi espositivi della galleria Franco Riccardo Artivisive, presentata in anteprima alla 50° Biennale di Venezia, verrà proposta dal 22 al 26 gennaio prossimi ad ARTE FIERA di Bologna 2004.
16
gennaio 2004
Moataz Nasr – Tabla
Dal 16 gennaio al 16 febbraio 2004
arte contemporanea
Location
FRANCO RICCARDO ARTIVISIVE
Napoli, Piazzetta Nilo, 7, (Napoli)
Napoli, Piazzetta Nilo, 7, (Napoli)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì ore 15.30 – 20
Vernissage
16 Gennaio 2004, ore 18.30




