L’iniziativa che raccoglie più di ottanta opere dei più significativi artisti operanti sul territorio del Friuli Venezia Giulia, è promossa dalla Società Artistico Letteraria di Trieste, fondata sessant’anni fa dal poeta Marcello Fraulini, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. I lavori - realizzati secondo diverse tecniche pittoriche, dalla pittura su tela al frottage, dalla tecnica mista, all’acquerello e al collage, e comprendenti anche l’arte della fotografia, del disegno, della grafica ed una scultura – sono stati selezionati da una giuria composta da Marianna Accerboni, Ferruccio Bernini, Sergio Brossi, Enrico Fraulini, Claudio Martelli, Sergio Molesi, Dante Pisani, Franco Rosso, Claudio Sivini e Livio Zoppolato. La rassegna vuole offrire un panorama a 360° dell’arte visiva in regione sul tema del paesaggio: per tale motivo vi sono rappresentati tutti gli stili, da quello narrativo all’astratto e all’informale, dall’impressionismo all’espressionismo figurativo ed astratto, dal simbolismo fantastico all’iperrealismo.
A corollario della mostra, per ricordare il centenario della nascita del fondatore della SAL, Marcello Fraulini (1905-1985), e il sessantesimo genetliaco dello storico sodalizio culturale triestino, che dal 1945 ha organizzato un migliaio di incontri con gli scrittori, i poeti e gli artisti nelle più note sale cittadine e nei caffè storici, il 12 e il 13 maggio (dalle 16 alle 18.30) l’auditorium della Biblioteca Statale accoglierà un convegno dedicato all’attività della SAL, cui parteciperanno numerosi relatori, tra cui il critico Sergio Brossi, socio attivo della Società dal lontano ’55. Quest’ultimo ricorderà in particolare la cospicua attività editoriale svolta dalla SAL sotto l’egida del Timavo, il quale dava il nome alla collana curata dal sodalizio: a simbolizzare il fatto che la Società tendeva a mettere in luce le forze locali poco note o dimenticate, sotterranee come lo sono appunto le acque del fiume carsico, che solo alla fine del suo corso esce in mare aperto. Interverranno anche il figlio del fondatore, Enrico Fraulini, il presidente della Società, Fabio Russo, e il giornalista Italo Soncini, che fu accanto a Marcello Fraulini fin dai primissimi tempi, contribuendo pure alla fondazione del settimanale “Il semaforo”.