Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
MSF. 24 anni in Afghanistan
Questa mostra fotografica nasce dalla tristezza e dalla rabbia con cui MEDICI SENZA FRONTIERE ha lasciato l’Afghanistan
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’organizzazione MEDICI SENZA FRONTIERE ha iniziato a lavorare in Afghanistan nel
1980. Nei successivi 24 anni ha continuato a prestare la sua opera umanitaria in un paese
martirizzato da violenti conflitti , iniziati con l’invasione sovietica a cui ha fatto seguito
una sanguinosa guerra civile sfociata con l’ instaurazione del regime talebano.
Nel giugno 2004 cinque volontari di MSF, Hélène de Beir, Pim Kwint, Egil Tynaes, Fasil
Ahmed e Besmillah vengono assassinati nella provincia di Badghis.
Alcuni gruppi talebani rivendicano gli omicidi dichiarando che organizzazioni come MSF
sono asserviti agli interessi USA.
La confusione dei ruoli, le gravi responsabilità del governo, le false asserzioni dei Talebani,
rendono impossibile per MSF proseguire il proprio lavoro di assistenza alla popolazione.
La confusione dei ruoli, le gravi responsabilità del governo, rendono impossibile per MSF proseguire nel proprio impegno umanitario.
Il 28 Luglio 2004, dopo ventiquattro anni di assistenza indipendente alla popolazione, MSF chiude tutti i suoi programmi sanitari in Afghanistan e lascia il Paese.
*****
Questa mostra fotografica nasce dalla tristezza e dalla rabbia con cui MEDICI SENZA FRONTIERE ha lasciato l’Afghanistan,
un dolore lacerante per i nostri colleghi uccisi e per la popolazione afghana che non potremmo più assistere.
Abbiamo voluto raccontare ventiquattro anni di storia attraverso gli occhi dei molti fotogiornalisti che hanno seguito il percorso storico di questo Paese e il lavoro di MSF al fianco della sua popolazione.
Abbiamo voluto mostrare quanto la confusione di ruoli tra militari e operatori umanitari metta a rischio l’incolumità fisica di questi ultimi, lo spazio del loro lavoro e tutte le persone che vengono assistite in modo imparziale e indipendente e che di questa assistenza hanno un disperato bisogno.
Vogliamo dire a gran voce che l’azione di organizzazioni come MEDICI SENZA FRONTIERE può avvenire soltanto laddove esistano le garanzie necessarie per tale operato il cui unico obiettivo è quello di alleviare la sofferenza umana.
MEDICI SENZA FRONTIERE
1980. Nei successivi 24 anni ha continuato a prestare la sua opera umanitaria in un paese
martirizzato da violenti conflitti , iniziati con l’invasione sovietica a cui ha fatto seguito
una sanguinosa guerra civile sfociata con l’ instaurazione del regime talebano.
Nel giugno 2004 cinque volontari di MSF, Hélène de Beir, Pim Kwint, Egil Tynaes, Fasil
Ahmed e Besmillah vengono assassinati nella provincia di Badghis.
Alcuni gruppi talebani rivendicano gli omicidi dichiarando che organizzazioni come MSF
sono asserviti agli interessi USA.
La confusione dei ruoli, le gravi responsabilità del governo, le false asserzioni dei Talebani,
rendono impossibile per MSF proseguire il proprio lavoro di assistenza alla popolazione.
La confusione dei ruoli, le gravi responsabilità del governo, rendono impossibile per MSF proseguire nel proprio impegno umanitario.
Il 28 Luglio 2004, dopo ventiquattro anni di assistenza indipendente alla popolazione, MSF chiude tutti i suoi programmi sanitari in Afghanistan e lascia il Paese.
*****
Questa mostra fotografica nasce dalla tristezza e dalla rabbia con cui MEDICI SENZA FRONTIERE ha lasciato l’Afghanistan,
un dolore lacerante per i nostri colleghi uccisi e per la popolazione afghana che non potremmo più assistere.
Abbiamo voluto raccontare ventiquattro anni di storia attraverso gli occhi dei molti fotogiornalisti che hanno seguito il percorso storico di questo Paese e il lavoro di MSF al fianco della sua popolazione.
Abbiamo voluto mostrare quanto la confusione di ruoli tra militari e operatori umanitari metta a rischio l’incolumità fisica di questi ultimi, lo spazio del loro lavoro e tutte le persone che vengono assistite in modo imparziale e indipendente e che di questa assistenza hanno un disperato bisogno.
Vogliamo dire a gran voce che l’azione di organizzazioni come MEDICI SENZA FRONTIERE può avvenire soltanto laddove esistano le garanzie necessarie per tale operato il cui unico obiettivo è quello di alleviare la sofferenza umana.
MEDICI SENZA FRONTIERE
07
marzo 2007
MSF. 24 anni in Afghanistan
Dal 07 al 28 marzo 2007
fotografia
Location
ACTA INTERNATIONAL
Roma, Via Panisperna, 83, (Roma)
Roma, Via Panisperna, 83, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 16-19,30
Vernissage
7 Marzo 2007, ore 18,30



