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Nature Feeling Form
A Castel Belasi – Centro d’Arte Contemporanea per il Pensiero Ecologico una riflessione sui temi ambientali attraverso artisti dell’arco alpino, austriaci e svizzeri, con oltre una ventina di opere tra sculture e installazioni e video.
Comunicato stampa
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Castel Belasi – Centro d’Arte Contemporanea per il Pensiero Ecologico ha il piacere di annunciare l’apertura di una nuova mostra ispirata al politico europeo Alexander Langer per una riflessione sui temi ambientali attraverso le sensibilità di artisti dell’arco alpino, austriaci e svizzeri, in totale diciotto con oltre una ventina di opere, che includono soprattutto sculture e installazioni, ma anche opere video e bidimensionali, fotografiche, pittoriche e tessili.
L’ideatore della mostra Riccardo Lisi, che la co-cura con l’austriaco Lukas Willmann e la supervisione scientifica di Stefano Cagol, si chiede «Oggi, come viene percepita la natura dagli artisti? L’impressione è che quasi nessuno ne abbia un’esperienza diretta, primordiale, com’è stato per generazioni anche di poco precedenti – con una formazione maturata in campagna, ben più utile di tanti discorsi. La natura viene stiracchiata tra ragionamenti utilitaristici e l’opposto, ossia una percezione in termini quasi decorativi, posizioni entrambe parziali e dannose, sempre antropocentriche».
Ogni artista esposto esprime una propria visione della natura. L’ideatore del progetto Riccardo Lisi considera un valore l’eterogeneità degli approcci creativi, e tra essi dà particolare importanza a un certo understatement, un’ironia che riesca a superare la natura ascrittiva e moraleggiante di tanti discorsi di taglio ecologico.
Il sottotitolo fa poi leva su una coincidenza di cognome con la filosofa americana, specializzata in estetica, Susanne Langer. Lisi spiega che «Essa notò la rilevanza di un principio di invisibilità nell’arte contemporanea, direi anche di una certa indeterminatezza. A ben pensarci, anche la natura appare invisibile, in effetti poco nota, poco presente nell’arte di oggi – in qualche modo strumentalizzata. La sua presenza nelle opere è di solito metaforizzata, simbolica, assai parziale e assolutamente sterilizzata: una natura che non puzza e non sporca».
A partire dal 4 dicembre, il progetto espositivo prevede una seconda mostra a Vienna presso Kunstraum am Schauplatz con una nuova selezione di opere e artisti, pensata per estendere e approfondire le riflessioni avviate a Castel Belasi.
La mostra a Castel Belasi è resa possibile grazie al supporto di Pro Helvetia, Forum Austriaco di Cultura – Milano, Fogarassy Privat Stiftung e Kunstraum am Schauplatz – Vienna. A questi si aggiunge il wine sponsor Weingut Payr.
La programmazione 2025 di Castel Belasi è realizzata in collaborazione con MUSE Museo delle Scienze di Trento, con cui Castel Belasi ha siglato una partnership pluriennale per lo sviluppo di progetti comuni all’insegna del dialogo tra arte contemporanea e ricerca scientifica sui temi della sostenibilità.
Le mostre in corso includono “Come Ghiaccio. Riflessioni sullo scomparire pensando al futuro” (10 maggio-26 ottobre) con opere di 14 artisti del globo aderendo all’Anno Internazionale per la Conservazione dei Ghiacciai, e “Fragile. The Best of Glasstress” (6 luglio-26 ottobre), che declina il tema della vulnerabilità tra essere umano e natura attraverso una selezione di sculture in vetro di Murano ideate dai maggiori artisti contemporanei internazionali.
Castel Belasi – Centro d’Arte Contemporanea per il Pensiero Ecologico in un castello medievale nelle Alpi ai piedi delle Dolomiti di Brenta in Val di Non – Trentino è un’istituzione comunale del Comune di Campodenno, aperta al pubblico nel 2021, che vede dal 2023 la direzione artistica di Stefano Cagol.
Il castello
La struttura architettonica di oltre 13mila metri cubi si sviluppa dentro la conformazione muraria difensiva della fine del Duecento, ruota attorno alla torre pentagonale e conserva al suo interno l’estensione rinascimentale con affreschi. Questi sono datati tra Quattro e Cinquecento e includono, oltre a una sala fogoliniana, un Giudizio di Paride di Bartlme Dill Riemeschneider e una Regina di Saba in visita a Gerusalemme di fattura nordica, pervasi da un messaggio quanto mai attuale, che invita a stare attenti alle conseguenze di tutte le nostre scelte. Questo filo rosso dal grande valore etico prosegue senza soluzione di continuità nei progetti espositivi attuali.
L’ideatore della mostra Riccardo Lisi, che la co-cura con l’austriaco Lukas Willmann e la supervisione scientifica di Stefano Cagol, si chiede «Oggi, come viene percepita la natura dagli artisti? L’impressione è che quasi nessuno ne abbia un’esperienza diretta, primordiale, com’è stato per generazioni anche di poco precedenti – con una formazione maturata in campagna, ben più utile di tanti discorsi. La natura viene stiracchiata tra ragionamenti utilitaristici e l’opposto, ossia una percezione in termini quasi decorativi, posizioni entrambe parziali e dannose, sempre antropocentriche».
Ogni artista esposto esprime una propria visione della natura. L’ideatore del progetto Riccardo Lisi considera un valore l’eterogeneità degli approcci creativi, e tra essi dà particolare importanza a un certo understatement, un’ironia che riesca a superare la natura ascrittiva e moraleggiante di tanti discorsi di taglio ecologico.
Il sottotitolo fa poi leva su una coincidenza di cognome con la filosofa americana, specializzata in estetica, Susanne Langer. Lisi spiega che «Essa notò la rilevanza di un principio di invisibilità nell’arte contemporanea, direi anche di una certa indeterminatezza. A ben pensarci, anche la natura appare invisibile, in effetti poco nota, poco presente nell’arte di oggi – in qualche modo strumentalizzata. La sua presenza nelle opere è di solito metaforizzata, simbolica, assai parziale e assolutamente sterilizzata: una natura che non puzza e non sporca».
A partire dal 4 dicembre, il progetto espositivo prevede una seconda mostra a Vienna presso Kunstraum am Schauplatz con una nuova selezione di opere e artisti, pensata per estendere e approfondire le riflessioni avviate a Castel Belasi.
La mostra a Castel Belasi è resa possibile grazie al supporto di Pro Helvetia, Forum Austriaco di Cultura – Milano, Fogarassy Privat Stiftung e Kunstraum am Schauplatz – Vienna. A questi si aggiunge il wine sponsor Weingut Payr.
La programmazione 2025 di Castel Belasi è realizzata in collaborazione con MUSE Museo delle Scienze di Trento, con cui Castel Belasi ha siglato una partnership pluriennale per lo sviluppo di progetti comuni all’insegna del dialogo tra arte contemporanea e ricerca scientifica sui temi della sostenibilità.
Le mostre in corso includono “Come Ghiaccio. Riflessioni sullo scomparire pensando al futuro” (10 maggio-26 ottobre) con opere di 14 artisti del globo aderendo all’Anno Internazionale per la Conservazione dei Ghiacciai, e “Fragile. The Best of Glasstress” (6 luglio-26 ottobre), che declina il tema della vulnerabilità tra essere umano e natura attraverso una selezione di sculture in vetro di Murano ideate dai maggiori artisti contemporanei internazionali.
Castel Belasi – Centro d’Arte Contemporanea per il Pensiero Ecologico in un castello medievale nelle Alpi ai piedi delle Dolomiti di Brenta in Val di Non – Trentino è un’istituzione comunale del Comune di Campodenno, aperta al pubblico nel 2021, che vede dal 2023 la direzione artistica di Stefano Cagol.
Il castello
La struttura architettonica di oltre 13mila metri cubi si sviluppa dentro la conformazione muraria difensiva della fine del Duecento, ruota attorno alla torre pentagonale e conserva al suo interno l’estensione rinascimentale con affreschi. Questi sono datati tra Quattro e Cinquecento e includono, oltre a una sala fogoliniana, un Giudizio di Paride di Bartlme Dill Riemeschneider e una Regina di Saba in visita a Gerusalemme di fattura nordica, pervasi da un messaggio quanto mai attuale, che invita a stare attenti alle conseguenze di tutte le nostre scelte. Questo filo rosso dal grande valore etico prosegue senza soluzione di continuità nei progetti espositivi attuali.
17
settembre 2025
Nature Feeling Form
Dal 17 settembre al 26 ottobre 2025
arte contemporanea
Location
CASTEL BELASI
Campodenno, SP55
Campodenno, SP55
Biglietti
intero € 6 ; ridotto € 3
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 10-18:30
Vernissage
16 Settembre 2025, 18
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
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