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Nel segno dell’acqua
Il maestro Igor Borozan darà vita a una performance artistica unica ed irripetibile. L’evento è una sorta di paso doble artistico grazie al magistrale violino del musicista Gustavo Gasperini che si esibirà eseguendo il terzo tempo della Primavera di Vivaldi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il prossimo 25 maggio alle ore 18, in occasione de “Il Congegno di Primavera” organizzato dal BAC, nel suggestivo scenario del Chiostro di Santa Cecilia di Collescipoli (Tr), il maestro Igor Borozan darà vita a una performance artistica unica ed irripetibile. L’evento è una sorta di paso doble artistico grazie al magistrale violino del musicista Gustavo Gasperini che si esibirà eseguendo il terzo tempo della Primavera di Vivaldi.
In un sorprendente atto di presenza artistica, Borozan svela una performance di straordinaria intensità, destinata a rimanere impressa nella memoria dello spettatore quanto a svanire nel tempo. Utilizzando semplicemente l’acqua su una grande tela di seta, l’artista realizza un’opera effimera che si iscrive idealmente nel solco delle performance itineranti “Water Memory” nate ad Amelia durante le Giornate Europee del Patrimonio 2018.
Ma questa nuova creazione non è una semplice rievocazione: Borozan apre una prospettiva inedita, concentrandosi sul tempo presente come unico spazio autentico dell’esperienza estetica. La seta, fluida e viva, diventa pelle sensibile su cui l’acqua imprime tracce che nascono e si dissolvono, in un rito fragile e potentissimo che celebra il ‘qui e ora’.
Borozan eleva l’acqua a simbolo supremo dell’origine e della trasfigurazione: “L’acqua assorbe l’intenzione durante l’atto creativo, come memoria liquida: quando dipingo con l’acqua non cerco di fermare l’immagine ma di ascoltare l’immaginario che scorre e fluisce libero. E’ come dialogare con l’anima del mondo, ogni gesto tracciato sulla tela è un messaggio effimero, una vibrazione che genera un’emozione viva, da lì nasce tutto”, ha dichiarato il maestro.
Lontano dalle logiche del permanere e dell’archiviazione, l’opera si consuma nell’istante, lasciando come unica eredità un’emozione condivisa. Con questo gesto, Borozan rinnova la sua poetica dell’impermanenza e ribadisce il valore assoluto dell’atto creativo vissuto in diretta, nella sua forma più pura e libera.
A impreziosire ulteriormente l’evento, l’artista esporrà anche due tele monumentali raffiguranti due ninfe, ispirate alla leggenda della Cascata delle Marmore di Terni. Figure eteree e potenti, sospese tra mito e natura, che dialogano silenziosamente con la fluidità della performance, evocando la forza generatrice e distruttrice dell’acqua come archetipo universale.
Una performance che non si può possedere, ma solo ricordare. E forse, proprio per questo, indimenticabile.
In un sorprendente atto di presenza artistica, Borozan svela una performance di straordinaria intensità, destinata a rimanere impressa nella memoria dello spettatore quanto a svanire nel tempo. Utilizzando semplicemente l’acqua su una grande tela di seta, l’artista realizza un’opera effimera che si iscrive idealmente nel solco delle performance itineranti “Water Memory” nate ad Amelia durante le Giornate Europee del Patrimonio 2018.
Ma questa nuova creazione non è una semplice rievocazione: Borozan apre una prospettiva inedita, concentrandosi sul tempo presente come unico spazio autentico dell’esperienza estetica. La seta, fluida e viva, diventa pelle sensibile su cui l’acqua imprime tracce che nascono e si dissolvono, in un rito fragile e potentissimo che celebra il ‘qui e ora’.
Borozan eleva l’acqua a simbolo supremo dell’origine e della trasfigurazione: “L’acqua assorbe l’intenzione durante l’atto creativo, come memoria liquida: quando dipingo con l’acqua non cerco di fermare l’immagine ma di ascoltare l’immaginario che scorre e fluisce libero. E’ come dialogare con l’anima del mondo, ogni gesto tracciato sulla tela è un messaggio effimero, una vibrazione che genera un’emozione viva, da lì nasce tutto”, ha dichiarato il maestro.
Lontano dalle logiche del permanere e dell’archiviazione, l’opera si consuma nell’istante, lasciando come unica eredità un’emozione condivisa. Con questo gesto, Borozan rinnova la sua poetica dell’impermanenza e ribadisce il valore assoluto dell’atto creativo vissuto in diretta, nella sua forma più pura e libera.
A impreziosire ulteriormente l’evento, l’artista esporrà anche due tele monumentali raffiguranti due ninfe, ispirate alla leggenda della Cascata delle Marmore di Terni. Figure eteree e potenti, sospese tra mito e natura, che dialogano silenziosamente con la fluidità della performance, evocando la forza generatrice e distruttrice dell’acqua come archetipo universale.
Una performance che non si può possedere, ma solo ricordare. E forse, proprio per questo, indimenticabile.
25
maggio 2025
Nel segno dell’acqua
25 maggio 2025
arti performative
Location
Chiostro di Santa Cecilia, Collescipoli TR
Terni, Corso dei Garibaldini, (TR)
Terni, Corso dei Garibaldini, (TR)
Orario di apertura
18-22
Vernissage
25 Maggio 2025, 18
Sito web
Ufficio stampa
Katia Pangrazi
Autore
Autore testo critico
Produzione organizzazione






Grazie infinite Exibart