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NetSpace: viaggio nell’arte della Rete – Paesaggi elettronici
Le opere selezionate per il nuovo ciclo di NetSpace esplorano paesaggi costruiti con e per la Rete analizzando il paesaggio sotto alcune delle sue molteplici sfaccettature
Comunicato stampa
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Martedì 16 ottobre 2007, alle ore 12, Francesco Rutelli, Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Pio Baldi, Direttore generale della DARC e Anna Mattirolo, direttore di MAXXI Arte, presentano Paesaggi elettronici, nuovo ciclo nell’ambito di NetSpace: viaggio nell’arte della Rete, a cura di Elena Giulia Rossi. Il progetto, nato per iniziativa e con il supporto del Servizio Educativo, intende offrire gli strumenti necessari per avvicinarsi alla net art, tendenza artistica di ultima generazione che utilizza internet come unico strumento di creazione.
Le opere selezionate per il nuovo ciclo di NetSpace esplorano paesaggi costruiti con e per la Rete analizzando il paesaggio sotto alcune delle sue molteplici sfaccettature: da una formulazione di paesaggio dove tradizione pittorica e nuove tecnologie coesistono, alla costruzione di vere e proprie utopie architettoniche, all’esplorazione del paesaggio urbano attraverso l’occhio elettronico.
Opere selezionate:
Watercouleur Park (2007) del collettivo francese Qubo Gas (ultima commissione della Tate di Londra) propone paesaggi astratti interattivi che evocano la calligrafia giapponese;
Stereoscopy Space (2005) dell’artista brasiliana Vera Bighetti è uno spazio creato dall’utente, invitato a posizionare gli oggetti che lo abitano per poi immergervisi attraverso appositi occhiali tridimensionali;
Internet Landscape (2003 – in corso) dell’italiano Marco Cadioli è un’interpretazione del paesaggio di Internet formulata attraverso una serie di reportage fotografici che fermano alcuni scatti del suo territorio e dei suoi abitanti;
Metapond (2005) della artista francese Isabel Saij è la formulazione astratta di uno stagno costruito attraverso l’interazione dell’utente, invitato ad assemblare sullo schermo un collage di tasselli visivi e sonori, frammenti di fotografie e registrazioni del paesaggio reale;
Cumbernauld Town for Tomorrow (2003), una collaborazione tra Gair Dunlop e Dan Norton, parte dalle megastrutture architettoniche della città di Cumbernauld, costruita vicino a Glasgow nel secondo dopoguerra, per esplorare utopie architettoniche e confonderle nello spazio della Rete;
D.F. Maze (2006) del messicano Ernesto Rios esplora, in tre percorsi interattivi, il paesaggio urbano di Mexico City rievocando il metodo della psicogeografia (metodo di indagine dell’impatto dell’ambiente sulla psicologia dell’individuo utilizzato dai letteristi e poi dai situazionisti negli anni ’50).
Link alle opere:
1. Qubo Gas
Watercouleur Park, 2007
http://www.tate.org.uk/netart/watercouleurpark/
Il progetto è una commissione della Tate (Londra 2006)
2. Vera Bighetti
Stereoscopy Space, 2005
http://www.artzero.net/virtualspace/e9.htm
3. Marco Cadioli,
Internet Landscape, 2003 in corso
http://www.internetlandscape.it/
4. Isabel Saij
Metapond, 2005
http://www.saij-netart.de/30-1-metapond.html
5. Gair Dunlop e Dan Norton
Cumbernauld Town for Tomorrow, 2003
http://www.ablab.org/cumbernauld/
6. Ernesto Rios
D.F. Maze, 2006
http://www.ernestorios.com/dfmaze/
Le opere selezionate per il nuovo ciclo di NetSpace esplorano paesaggi costruiti con e per la Rete analizzando il paesaggio sotto alcune delle sue molteplici sfaccettature: da una formulazione di paesaggio dove tradizione pittorica e nuove tecnologie coesistono, alla costruzione di vere e proprie utopie architettoniche, all’esplorazione del paesaggio urbano attraverso l’occhio elettronico.
Opere selezionate:
Watercouleur Park (2007) del collettivo francese Qubo Gas (ultima commissione della Tate di Londra) propone paesaggi astratti interattivi che evocano la calligrafia giapponese;
Stereoscopy Space (2005) dell’artista brasiliana Vera Bighetti è uno spazio creato dall’utente, invitato a posizionare gli oggetti che lo abitano per poi immergervisi attraverso appositi occhiali tridimensionali;
Internet Landscape (2003 – in corso) dell’italiano Marco Cadioli è un’interpretazione del paesaggio di Internet formulata attraverso una serie di reportage fotografici che fermano alcuni scatti del suo territorio e dei suoi abitanti;
Metapond (2005) della artista francese Isabel Saij è la formulazione astratta di uno stagno costruito attraverso l’interazione dell’utente, invitato ad assemblare sullo schermo un collage di tasselli visivi e sonori, frammenti di fotografie e registrazioni del paesaggio reale;
Cumbernauld Town for Tomorrow (2003), una collaborazione tra Gair Dunlop e Dan Norton, parte dalle megastrutture architettoniche della città di Cumbernauld, costruita vicino a Glasgow nel secondo dopoguerra, per esplorare utopie architettoniche e confonderle nello spazio della Rete;
D.F. Maze (2006) del messicano Ernesto Rios esplora, in tre percorsi interattivi, il paesaggio urbano di Mexico City rievocando il metodo della psicogeografia (metodo di indagine dell’impatto dell’ambiente sulla psicologia dell’individuo utilizzato dai letteristi e poi dai situazionisti negli anni ’50).
Link alle opere:
1. Qubo Gas
Watercouleur Park, 2007
http://www.tate.org.uk/netart/watercouleurpark/
Il progetto è una commissione della Tate (Londra 2006)
2. Vera Bighetti
Stereoscopy Space, 2005
http://www.artzero.net/virtualspace/e9.htm
3. Marco Cadioli,
Internet Landscape, 2003 in corso
http://www.internetlandscape.it/
4. Isabel Saij
Metapond, 2005
http://www.saij-netart.de/30-1-metapond.html
5. Gair Dunlop e Dan Norton
Cumbernauld Town for Tomorrow, 2003
http://www.ablab.org/cumbernauld/
6. Ernesto Rios
D.F. Maze, 2006
http://www.ernestorios.com/dfmaze/
16
ottobre 2007
NetSpace: viaggio nell’arte della Rete – Paesaggi elettronici
Dal 16 ottobre al 18 novembre 2007
arte contemporanea
Location
MAXXI – MUSEO DELLE ARTI DEL XXI SECOLO
Roma, Via Guido Reni, 4a, (Roma)
Roma, Via Guido Reni, 4a, (Roma)
Orario di apertura
11-19 (chiuso il lunedì)
Vernissage
16 Ottobre 2007, ore 18
Autore
Curatore



