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Never Ground – XV edizione
In questa edizione, il festival celebra 15 anni di attività nella produzione e promozione dell’arte contemporanea. Dal 2011 Video Sound Art esplora la relazione tra l’arte contemporanea e luoghi di esposizione lontani dai circuiti ordinari.
Comunicato stampa
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Video Sound Art Festival celebra la XV edizione: un traguardo importante che segna quindici anni di attività nella produzione e promozione dell’arte contemporanea. Dal 28 al 30 novembre 2025 il festival torna con un’edizione intitolata Never Ground che prenderà vita all’interno di un nuovo contesto espositivo della città di Milano: i Magazzini Raccordati, nei tunnel della Stazione Centrale di Milano.
Dal 2011 Video Sound Art esplora la relazione tra l’arte contemporanea e luoghi di esposizione lontani dai circuiti ordinari - scuole pubbliche, teatri, impianti sportivi, istituzioni scientifiche e spazi abbandonati - per sondare la capacità dell’arte di dialogare con il tessuto sociale e urbano. Dall’Ex Albergo Diurno Venezia al Liceo scientifico Volta, dalle piscine Cozzi e Romano all’Archivio Storico dell’Ospedale Maggiore del Policlinico, ogni sede è diventata parte integrante della ricerca artistica.
Il Festival riconferma anche quest’anno la sua vocazione scegliendo uno spazio profondamente connesso al tema della XV edizione: il sottosuolo, inteso come luogo fisico e come soglia simbolica, metafora delle voci che nel corso della storia sono state sommerse dalle strutture del potere, una porta per discese iniziatiche, un luogo di metamorfosi.
Il Festival prende il titolo dalla nuova opera di Natália Trejbalová, Never Ground, prodotta da Video Sound Art e realizzata grazie al sostegno del programma Italian Council promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, che entrerà nella collezione di Museion (Bolzano). Come una cassa di risonanza, il Festival ne amplifica e approfondisce le implicazioni teoriche, articolandole attraverso differenti espansioni tematiche. Le più recenti ricerche scientifiche mostrano come la vita possa adattarsi a condizioni estreme, spingendo a riconsiderare i limiti stessi dell’esistenza. Ecosistemi sotterranei, batteri resilienti, forme di vita che sfidano la nostra comprensione: esplorare le profondità della Terra significa anche aprirsi alla possibilità di nuovi modelli biologici, forse persino a indizi su altre forme di vita nell’universo.
La dimensione fantascientifica, che nel passato è spesso stata anticipatrice di scoperte tecnologiche e scientifiche, è per Natália Trejbalová una forma di indagine sul contemporaneo. L’opera Never Ground sarà accompagnata da una pubblicazione distribuita da Mousse Publishing, realizzata a quattro mani dall’artista e dalla ricercatrice Stella Succi, composta da frammenti di testi ispirati a diverse opere letterarie, di fantascienza, filosofiche e scientifiche, incentrate sul tema del sotterraneo.
In dialogo con Natália Trejbalová, il Festival presenterà opere di Adele Dipasquale, Nicoletta Grillo e Andrea Mauti. La nuova opera video dell’artista Adele Dipasquale è una ricerca sull’esplorazione delle azioni di mutismo sovversivo e sulle pratiche medianiche che nel Novecento hanno offerto a molte donne un canale di espressione alternativo.
Attraverso una serie di interventi scultorei Andrea Mauti esplora invece il potenziale poetico e narrativo degli oggetti, liberati dalle implicazioni politiche e sociali in cui sono collocati. In occasione della XV edizione presenterà Esausta. (Voice Voice) un intervento site specific realizzato con ceneri raccolte dalla cottura degli oggetti in argilla, terra, carbone vegetale, olio essenziale di finocchio, acciaio. L’opera si configura come una riflessione sulla persistente influenza dei defunti. Il linguaggio stesso – e le parole attraverso le quali comunichiamo – costituisce una vera e propria eredità, una reliquia trasmessa da coloro che ci hanno preceduto. Nicoletta Grillo presenta un’installazione in dialogo con la gradinate che ospiteranno il public program, attraverso un assemblaggio di immagini che esplora il territorio della Calabria tirrenica. La serie è una fabulazione topografica che ritrae luoghi segnati da un movimento di materia e persone tra terraferma e mare.
Open Call 2025
Dialoghi dal sottosuolo è il titolo dell’Open Call lanciata da Video Sound Art in vista della XV edizione del festival, a cura di Francesca Colasante in collaborazione con Pollinaria e TAB | Take Away Bibliographies. In linea con le tematiche del festival, la call ha invitato artisti, creativi e ricercatori a partecipare a una residenza dedicata all’esplorazione del sottosuolo, inteso come spazio simbolico e reale. Il progetto vincitore è TUNING FOR RELATIONSHIPS. Pratiche di speleologia somatica di Sofia Salvatori che ha esplorato le potenzialità percettive del corpo nel rapporto con ambienti ipogei, attraverso esercizi di ascolto e sintonizzazione con le profondità del suolo.
La residenza si è svolta a Pollinaria, azienda agricola biologica e centro di ricerca attivo dal 2007 in Abruzzo, che promuove progetti capaci di integrare arte, agricoltura e ambiente. Parte fondante del progetto è stata anche il metodo editoriale e di ricerca di TAB | Take Away Bibliographies, che attraverso la produzione di zine raccoglie e condivide bibliografie come pratica collettiva di costruzione di conoscenza non lineare e non produttiva, includendo fonti testuali e multimediali preferibilmente open access.
Venerdì 28 novembre, in occasione dell’opening del festival, Sofia Salvatori condividerà gli esiti di TUNING FOR RELATIONSHIPS. Pratiche di speleologia somatica, in dialogo con Francesca Colasante, curatrice dell’open call, e Rita Duina, che presenterà la nuova fanzine di TAB | Take Away Bibliographies, e Letizia Scarpello per Pollinaria. La pubblicazione, concepita come una narrazione aperta, intreccia immagini, appunti e riferimenti teorici, diventando estensione e traccia del processo di ricerca collettivo.
La mattina di sabato 29 e domenica 30 novembre, Sofia Salvatori guiderà inoltre un workshop in cui i partecipanti saranno invitati a “scendere” con i propri corpi, in un’esperienza che partendo da una pratica eco-somatica richiama quella speleologica: un movimento di ascolto, scioglimento e abbandono della verticalità, per percepire lo spazio in maniera inedita.
Public Program
Il Public Program della XV edizione del festival, a cura di Stella Succi, propone un calendario di incontri, talk e presentazioni aperti al pubblico, uno spazio di dialogo e sperimentazione speculativa, attraversando le connessioni tra arti, filosofia e scienza per ampliare e condividere i processi di ricerca alla base dei progetti in mostra.
Nella giornata di Sabato 29 novembre, si susseguiranno tre interventi. Il primo incontro riunirà il filosofo Paolo Pecere, la curatrice Barbara Casavecchia e l’artista Luca Trevisani in una conversazione sul rapporto tra arti e sottosuolo nel tempo, dalle forme d’espressione preistoriche alle pratiche e gli immaginari contemporanei. Il secondo talk coinvolgerà lo speleologo Francesco Sauro, la microbiologa Martina Cappelletti e l’artista Natália Trejbalová. A partire dalla ricerca scientifica e dal progetto artistico ed editoriale Never Ground, la discussione affronterà il sottosuolo come crocevia tra terrestre ed extraterrestre, tra tempo profondo e futuro.
Il programma si completa con un reading performativo con interventi di Annamaria Ajmone, Altalena, Sandra Cane, Ivan Carozzi, Piergiorgio Caserini, Attila Faravelli, Frankenstein, Medusa e Murmur in un intreccio di voci e suoni che evocheranno le molte forme della profondità.
Dal 2011 Video Sound Art esplora la relazione tra l’arte contemporanea e luoghi di esposizione lontani dai circuiti ordinari - scuole pubbliche, teatri, impianti sportivi, istituzioni scientifiche e spazi abbandonati - per sondare la capacità dell’arte di dialogare con il tessuto sociale e urbano. Dall’Ex Albergo Diurno Venezia al Liceo scientifico Volta, dalle piscine Cozzi e Romano all’Archivio Storico dell’Ospedale Maggiore del Policlinico, ogni sede è diventata parte integrante della ricerca artistica.
Il Festival riconferma anche quest’anno la sua vocazione scegliendo uno spazio profondamente connesso al tema della XV edizione: il sottosuolo, inteso come luogo fisico e come soglia simbolica, metafora delle voci che nel corso della storia sono state sommerse dalle strutture del potere, una porta per discese iniziatiche, un luogo di metamorfosi.
Il Festival prende il titolo dalla nuova opera di Natália Trejbalová, Never Ground, prodotta da Video Sound Art e realizzata grazie al sostegno del programma Italian Council promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, che entrerà nella collezione di Museion (Bolzano). Come una cassa di risonanza, il Festival ne amplifica e approfondisce le implicazioni teoriche, articolandole attraverso differenti espansioni tematiche. Le più recenti ricerche scientifiche mostrano come la vita possa adattarsi a condizioni estreme, spingendo a riconsiderare i limiti stessi dell’esistenza. Ecosistemi sotterranei, batteri resilienti, forme di vita che sfidano la nostra comprensione: esplorare le profondità della Terra significa anche aprirsi alla possibilità di nuovi modelli biologici, forse persino a indizi su altre forme di vita nell’universo.
La dimensione fantascientifica, che nel passato è spesso stata anticipatrice di scoperte tecnologiche e scientifiche, è per Natália Trejbalová una forma di indagine sul contemporaneo. L’opera Never Ground sarà accompagnata da una pubblicazione distribuita da Mousse Publishing, realizzata a quattro mani dall’artista e dalla ricercatrice Stella Succi, composta da frammenti di testi ispirati a diverse opere letterarie, di fantascienza, filosofiche e scientifiche, incentrate sul tema del sotterraneo.
In dialogo con Natália Trejbalová, il Festival presenterà opere di Adele Dipasquale, Nicoletta Grillo e Andrea Mauti. La nuova opera video dell’artista Adele Dipasquale è una ricerca sull’esplorazione delle azioni di mutismo sovversivo e sulle pratiche medianiche che nel Novecento hanno offerto a molte donne un canale di espressione alternativo.
Attraverso una serie di interventi scultorei Andrea Mauti esplora invece il potenziale poetico e narrativo degli oggetti, liberati dalle implicazioni politiche e sociali in cui sono collocati. In occasione della XV edizione presenterà Esausta. (Voice Voice) un intervento site specific realizzato con ceneri raccolte dalla cottura degli oggetti in argilla, terra, carbone vegetale, olio essenziale di finocchio, acciaio. L’opera si configura come una riflessione sulla persistente influenza dei defunti. Il linguaggio stesso – e le parole attraverso le quali comunichiamo – costituisce una vera e propria eredità, una reliquia trasmessa da coloro che ci hanno preceduto. Nicoletta Grillo presenta un’installazione in dialogo con la gradinate che ospiteranno il public program, attraverso un assemblaggio di immagini che esplora il territorio della Calabria tirrenica. La serie è una fabulazione topografica che ritrae luoghi segnati da un movimento di materia e persone tra terraferma e mare.
Open Call 2025
Dialoghi dal sottosuolo è il titolo dell’Open Call lanciata da Video Sound Art in vista della XV edizione del festival, a cura di Francesca Colasante in collaborazione con Pollinaria e TAB | Take Away Bibliographies. In linea con le tematiche del festival, la call ha invitato artisti, creativi e ricercatori a partecipare a una residenza dedicata all’esplorazione del sottosuolo, inteso come spazio simbolico e reale. Il progetto vincitore è TUNING FOR RELATIONSHIPS. Pratiche di speleologia somatica di Sofia Salvatori che ha esplorato le potenzialità percettive del corpo nel rapporto con ambienti ipogei, attraverso esercizi di ascolto e sintonizzazione con le profondità del suolo.
La residenza si è svolta a Pollinaria, azienda agricola biologica e centro di ricerca attivo dal 2007 in Abruzzo, che promuove progetti capaci di integrare arte, agricoltura e ambiente. Parte fondante del progetto è stata anche il metodo editoriale e di ricerca di TAB | Take Away Bibliographies, che attraverso la produzione di zine raccoglie e condivide bibliografie come pratica collettiva di costruzione di conoscenza non lineare e non produttiva, includendo fonti testuali e multimediali preferibilmente open access.
Venerdì 28 novembre, in occasione dell’opening del festival, Sofia Salvatori condividerà gli esiti di TUNING FOR RELATIONSHIPS. Pratiche di speleologia somatica, in dialogo con Francesca Colasante, curatrice dell’open call, e Rita Duina, che presenterà la nuova fanzine di TAB | Take Away Bibliographies, e Letizia Scarpello per Pollinaria. La pubblicazione, concepita come una narrazione aperta, intreccia immagini, appunti e riferimenti teorici, diventando estensione e traccia del processo di ricerca collettivo.
La mattina di sabato 29 e domenica 30 novembre, Sofia Salvatori guiderà inoltre un workshop in cui i partecipanti saranno invitati a “scendere” con i propri corpi, in un’esperienza che partendo da una pratica eco-somatica richiama quella speleologica: un movimento di ascolto, scioglimento e abbandono della verticalità, per percepire lo spazio in maniera inedita.
Public Program
Il Public Program della XV edizione del festival, a cura di Stella Succi, propone un calendario di incontri, talk e presentazioni aperti al pubblico, uno spazio di dialogo e sperimentazione speculativa, attraversando le connessioni tra arti, filosofia e scienza per ampliare e condividere i processi di ricerca alla base dei progetti in mostra.
Nella giornata di Sabato 29 novembre, si susseguiranno tre interventi. Il primo incontro riunirà il filosofo Paolo Pecere, la curatrice Barbara Casavecchia e l’artista Luca Trevisani in una conversazione sul rapporto tra arti e sottosuolo nel tempo, dalle forme d’espressione preistoriche alle pratiche e gli immaginari contemporanei. Il secondo talk coinvolgerà lo speleologo Francesco Sauro, la microbiologa Martina Cappelletti e l’artista Natália Trejbalová. A partire dalla ricerca scientifica e dal progetto artistico ed editoriale Never Ground, la discussione affronterà il sottosuolo come crocevia tra terrestre ed extraterrestre, tra tempo profondo e futuro.
Il programma si completa con un reading performativo con interventi di Annamaria Ajmone, Altalena, Sandra Cane, Ivan Carozzi, Piergiorgio Caserini, Attila Faravelli, Frankenstein, Medusa e Murmur in un intreccio di voci e suoni che evocheranno le molte forme della profondità.
28
novembre 2025
Never Ground – XV edizione
Dal 28 al 30 novembre 2025
arte contemporanea
Location
STAZIONE CENTRALE
Milano, Piazza Luigi Di Savoia, 1, (Milano)
Milano, Piazza Luigi Di Savoia, 1, (Milano)
Orario di apertura
venerdì h 18:00 – 22:00 | sabato h 11:00 – 24:00 | domenica h 11.00 - 22:00
Ufficio stampa
Sara Zolla | Ufficio stampa e comunicazione
Autore
Curatore




