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Nicola Samorì
Samorì affronta, da un punto di vista assolutamente originale, sensualità e fisicità per soddisfare e riportare in auge quel bisogno inalienabile di partecipazione emotiva che in passato ha spesso legato artefice e modello
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Lo Studio d'Arte Raffaelli di Trento ospiterà dal 26 maggio al 30 luglio 2005 la mostra personale dell'artista italiano Nicola Samorì.
Giovane rivelazione dell'arte italiana, ben presto conosciuto ed apprezzato da pubblico, critica e collezionismo internazionali, Samorì affronta, da un punto di vista assolutamente originale, sensualità e fisicità per soddisfare e riportare in auge quel bisogno inalienabile di partecipazione emotiva che in passato ha spesso legato artefice e modello, autore e soggetto. Le carni dei personaggi ritratti, sempre assolutamente anonimi, lo catturano non perché ne subisca sommessamente il fascino, ma poiché riesce a condividerne destini e nevrosi, esaltazioni e crolli. Pittore e pittura diventano una cosa sola. I lavori di Samorì sono sperimentazioni carnali poiché parlano e scrivono un linguaggio corporale, poiché incidono nella carne un nuovo propositivo alfabeto. Ed è proprio questa tangente materialità, pur ammantata e truccata da presenza fantasmatica, a rendere inquietanti i ritratti del giovane artista: "Non ho paura degli spettri², affermava Marguerite Yourcenar, ³i vivi sono terribili soltanto perché hanno un corpo" (Maurizio Sciaccaluga).
Nicola Samorì è nato a Forlì nel 1977. Diplomato in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna. Dai primi anni novanta sviluppa una intensa attività pittorica, che lo porta ad affinare le più diverse tecniche espressive, fra le quali quella dell¹affresco, oggetto di due workshops tenuti nella Western Australia in qualità di docente, presso la Tafe Gallery di Perth e l¹Università di Kalgoorlie nel 2003.Affronta anche le tecniche calcografiche, conseguendo nel 2002 il Premio Giorgio Morandi per lincisione e quelle plastiche, in particolare la scultura lignea, approfondita presso l¹Accademia di Belle Arti di Berlino nel 2000.Nel 2002/03 è stato protagonista dell'importante evento culturale internazionale "Enigma uomo. Il fuoco della rinascita", mostre e incontri sul tema attualissimo del recupero dell'identità culturale, umana e artistica dell'uomo contemporaneo. Progetto patrocinato dal Parlamento Europeo e presentato a Bologna e a Bruxelles presso il Parlamento Europeo e in Australia nell'ambito del 50° Perth International Arts Festival". Nel 2004 la mostra personale "La conquête de l'ubiquité" nella sede della ex-chiesa Sant'Anna nella Repubblica di San Marino a cura dei Musei di Stato e quella intitolata "Classicism Betrayed" presso la Erdmann Contemporary Gallery di Cape Town. E' stato invitato all'edizione 2005 della Biennale di Praga. Hanno scritto del suo lavoro Beatrice Buscaroli, Floriano De Santi, Walter Guadagnini, Maurizio Sciaccaluga, Sergio Zavoli.
All'inaugurazione della mostra (26 maggio 2005) sarà presente l'artista Nicola Samorì.
Giovane rivelazione dell'arte italiana, ben presto conosciuto ed apprezzato da pubblico, critica e collezionismo internazionali, Samorì affronta, da un punto di vista assolutamente originale, sensualità e fisicità per soddisfare e riportare in auge quel bisogno inalienabile di partecipazione emotiva che in passato ha spesso legato artefice e modello, autore e soggetto. Le carni dei personaggi ritratti, sempre assolutamente anonimi, lo catturano non perché ne subisca sommessamente il fascino, ma poiché riesce a condividerne destini e nevrosi, esaltazioni e crolli. Pittore e pittura diventano una cosa sola. I lavori di Samorì sono sperimentazioni carnali poiché parlano e scrivono un linguaggio corporale, poiché incidono nella carne un nuovo propositivo alfabeto. Ed è proprio questa tangente materialità, pur ammantata e truccata da presenza fantasmatica, a rendere inquietanti i ritratti del giovane artista: "Non ho paura degli spettri², affermava Marguerite Yourcenar, ³i vivi sono terribili soltanto perché hanno un corpo" (Maurizio Sciaccaluga).
Nicola Samorì è nato a Forlì nel 1977. Diplomato in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna. Dai primi anni novanta sviluppa una intensa attività pittorica, che lo porta ad affinare le più diverse tecniche espressive, fra le quali quella dell¹affresco, oggetto di due workshops tenuti nella Western Australia in qualità di docente, presso la Tafe Gallery di Perth e l¹Università di Kalgoorlie nel 2003.Affronta anche le tecniche calcografiche, conseguendo nel 2002 il Premio Giorgio Morandi per lincisione e quelle plastiche, in particolare la scultura lignea, approfondita presso l¹Accademia di Belle Arti di Berlino nel 2000.Nel 2002/03 è stato protagonista dell'importante evento culturale internazionale "Enigma uomo. Il fuoco della rinascita", mostre e incontri sul tema attualissimo del recupero dell'identità culturale, umana e artistica dell'uomo contemporaneo. Progetto patrocinato dal Parlamento Europeo e presentato a Bologna e a Bruxelles presso il Parlamento Europeo e in Australia nell'ambito del 50° Perth International Arts Festival". Nel 2004 la mostra personale "La conquête de l'ubiquité" nella sede della ex-chiesa Sant'Anna nella Repubblica di San Marino a cura dei Musei di Stato e quella intitolata "Classicism Betrayed" presso la Erdmann Contemporary Gallery di Cape Town. E' stato invitato all'edizione 2005 della Biennale di Praga. Hanno scritto del suo lavoro Beatrice Buscaroli, Floriano De Santi, Walter Guadagnini, Maurizio Sciaccaluga, Sergio Zavoli.
All'inaugurazione della mostra (26 maggio 2005) sarà presente l'artista Nicola Samorì.
26
maggio 2005
Nicola Samorì
Dal 26 maggio al 30 luglio 2005
giovane arte
Location
STUDIO D’ARTE RAFFAELLI – PALAZZO WOLKENSTEIN
Trento, Via Livio Marchetti, 17, (Trento)
Trento, Via Livio Marchetti, 17, (Trento)
Orario di apertura
10-12:30 17-19:30 escluso lunedì e domenica
Vernissage
26 Maggio 2005, ore 18:30
Autore




