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Nostalgia della bellezza
“Nostalgia della Bellezza” mette in dialogo scultura e pittura per il più alto scopo di restituire alla bellezza un ruolo etico e universale. Elias Naman e Gabriele Buratti ci invitano a recuperare un senso di appartenenza: alla terra, al tempo e alle nostre radici.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
NOSTALGIA DELLA BELLEZZA
Mostra di Elias Naman e Gabriele Buratti a cura di Alessandra Redaelli
8 novembre - 22 novembre 2025 | Olgiate Comasco
Galleria GALP:
P.za Italia, Olgiate Comasco
Orari: martedì - sabato 9:15 - 12:30 | 15:00 - 19:00
Lunedì 15:00 - 19:00
Domenica 9 novembre apertura straordinaria 10:00 - 12:30 | 15:00 - 19:00
Inaugurazione:
Sabato 8 novembre, h. 18:00, P.za Italia, Olgiate Comasco
Ingresso gratuito
Info:
info@galleria-galp.it
+39 031944063 - WhatsApp +39 3311166643
COMUNICATO STAMPA
Un dialogo tra pittura e scultura, tra memoria e futuro, tra materia e spirito. Nostalgia della bellezza è la nuova mostra dedicata a Gabriele Buratti ed Elias Naman, due artisti che, attraverso linguaggi diversi e sensibilità personali, condividono una stessa missione: restituire alla bellezza un ruolo etico e universale.
Una mostra che invita alla consapevolezza
Nelle tavole di Buratti, realizzate su legni di recupero, la natura appare come presenza sacra e ferita, capace però di riemergere e reclamare il proprio spazio. Alci, cervi e rapaci osservano metropoli immobili, immerse in atmosfere sospese: simboli di un equilibrio spezzato, ma anche della possibilità di rinascita. L’artista milanese porta avanti da anni un impegno attivo per la tutela ambientale, trasformando la materia del vissuto – il legno segnato, vissuto, imperfetto – in superficie pittorica che accoglie e racconta le crepe del nostro tempo.
Naman, di origini siriane e formazione accademica a Carrara, lavora il marmo esclusivamente con scalpello e martello, recuperando frammenti di scarto e dandogli loro dignità di opera. Le sue sculture, levigate e vive, evocano la perfezione classica per poi frantumarla, invitando lo spettatore a interrogarsi sulle fragilità contemporanee. Frammenti che non nascondono la ferita, ma la custodiscono come luogo di verità: una bellezza che non teme la vulnerabilità, anzi la celebra come spazio di umanità.
“Perché solo la bellezza, alla fine, quella della natura che dobbiamo reimparare a rispettare e quella incontaminata del nostro corpo in armonia col mondo, sarà in grado di medicare le ferite e di farci più forti e consapevoli.” Così Alessandra Redaelli conclude il suo testo critico, con un invito a guardarci intorno riconoscendo la bellezza di ciò che ci circonda e che spesso diamo per scontato.
Nostalgia della bellezza non è solo una mostra, ma un invito a recuperare un senso di appartenenza: alla terra, al tempo, alle nostre radici. Buratti e Naman ci conducono verso una riflessione urgente, restituendo all’arte il compito di risvegliare coscienza e desiderio di cura. La nostalgia che attraversa i loro lavori non è rimpianto, ma promessa: la possibilità di tornare a guardare il mondo con rispetto, gratitudine e stupore.
L’inaugurazione: un’esperienza immersiva
Grazie alla collaborazione con Riboldi Abita, showroom di interior design, l’allestimento diventa percorso sensoriale: un ambiente costruito per accogliere lo spettatore e accompagnarlo in un viaggio tra materia naturale, luce e volumi, dove le opere respirano in dialogo con lo spazio.
Durante la serata inaugurale, il pubblico potrà assistere a una live performance di Elias Naman, che scolpirà dal vivo un blocco di marmo utilizzando solo martello e scalpello: un ritorno alle origini del gesto artistico, un atto meditativo e fisico che rivela la pazienza e la forza del fare manuale.
A seguire, un buffet tematico curato dal ristorante Rosso di Sera, dedicato alla semplicità degli ingredienti e alla qualità delle materie prime: un tributo ai valori della mostra, dove bellezza e bontà coincidono in un’idea di essenzialità consapevole.
GABRIELE BURATTI (BUGA) - CENNI BIOGRAFICI
Buga nasce a Milano l'8 agosto 1964.
Dall'infanzia osserva il padre e il nonno, gioiellieri maestri dell'artigianato milanese, nel trattare la materia. Dopo il liceo artistico si laurea al Politecnico in Architettura del Paesaggio. Si interessa ai caratteri fisici, antropici, storici e strutturali del territorio che influenzerà profondamente la sua opera di pittura, scultura e fotografia. Conosce Piero Fornasetti e realizza numerosi disegni per lui. A trent’anni conosce Remo Brindisi ed espone al suo Museo Alternativo al Lido di Spina. Quest’ultimo fu molto importante per la sua poetica grazie al suggerimento: Buratti fa tesoro di questo insegnamento: la sua è un’arte tanto espressiva, concettuale e originale quanto diretta. Espone in Europa e America e in Oriente. A differenza del passato oggi l'uomo con la sua tecnologia domina la Natura, spesso la deturpa, per questo nel 2013 costituisce “Artists for Rhino” con Marco Ferra per unire il lavoro degli artisti a cause ambientali. Attualmente collabora con diverse gallerie d'arte italiane ed estere.
Dal linguaggio rupestre a quello delle macchine, la semiologia, ha fatto un salto che allontana l'uomo dal mistero del sacro. Se gli uomini delle caverne inventarono il primo linguaggio per esigenze tribali-sacrali, quello odierno dei codici (a barre) è il simbolo della prevaricazione dalle leggi di mercato su quelle dell'etica. A differenza del passato, oggi, l’uomo domina la natura con la sua prepotente tecnologia e così spesso la deturpa. Nella pittura di “Buga” si percepisce un monito sul rischio che stiamo correndo sulla strada della globalizzazione planetaria. Le immagini delle metropoli con il loro skyline di grattacieli indicano la fine della diversità architettonica determinando una condizione in cui l’uomo sembra assente… Gli animali sono il paradigma di una logica tutt’altro che ambientalista. E’ questa la tematica di cui si è sempre occupato BUGA: osservare quali comportamenti e accadimenti siano connotati dall'istinto animale e quali il risultato di una cognizione civile e consapevole.
ELIAS NAMAN - CENNI BIOGRAFICI
Elias Naman nasce a Yabroud (Siria) nel 1980.
Laureato presso la facoltà di Belle Arti di Damasco, nel 2003 giunge in Italia e si iscrive all’Accademia di Carrara, dove nel 2009 consegue la laurea quadriennale e nel 2011 la specializzazione in scultura con il massimo dei voti. Predilige da sempre lo stile figurativo e lavora il marmo esclusivamente a mano, senza l’aiuto di macchinari, esattamente come Michelangelo oltre cinquecento anni fa. Il suo metodo di esecuzione ripercorre la tradizione e la classicità: egli lavora partendo dal blocco di marmo senza l’intermediazione di un modello o di disegni. Elias collabora stabilmente con diverse galleria d’arte in Italia e in diversi paesi europei, consolidando una presenza nel panorama contemporaneo internazionale. E’ il primo artista contemporaneo ad aver realizzato e installato una scultura in Vaticano, presso la Pontificia Università Lateranense, su commissione ufficiale della Chiesa. L’opera raffigura Sant’Efrem il Siro.
Per Elias Naman il marmo è una sostanza viva e sensibile. Una voce da ascoltare e trasferire nell’anima, per coniugare lo spirito della classicità alle più profonde pulsioni emozionali. Infatti, sia che egli incida e plasmi il bianco statuario di Carrara o il grigio Bardiglio, escono dalle sue mani voluttà sinfoniche che coniugano lo spirito della classicità alle pulsioni emozionali suscitate dallo stato di grazia di ogni tempo. La sua è veramente una “attività eroica” dal momento che egli non teme ancora oggi di sollecitare col suo gesto collaudate memorie di antichi panneggi, salvo poi rivolgere il seguito del racconto non alla concretezza di una figura da rappresentare, ma alla nostalgica fuga di un sogno da inseguire nel corso di un’ evoluzione aerea che idealmente prosegue al di là dell’opera.
GALLERIA GALP
www.galleria-galp.it
Fondata nel 1984 a Olgiate Comasco da Mauro Colombo e Paola Catelli, la Galleria GALP è un punto di riferimento per l’arte contemporanea. Pioniera dell’e-commerce d’arte in Italia, ha ampliato la sua attività con una nuova sede a Cernobbio nel 2024, grazie all’ingresso nel team di Erika Dalpedri. Con un focus sull’arte italiana contemporanea, GALP promuove mostre, eventi e collaborazioni internazionali, rendendo l’arte accessibile e fruibile in contesti sempre più ampi.
Per info:
info@galleria-galp.it
+39 031944063 - WhatsApp +39 3311166643
Mostra di Elias Naman e Gabriele Buratti a cura di Alessandra Redaelli
8 novembre - 22 novembre 2025 | Olgiate Comasco
Galleria GALP:
P.za Italia, Olgiate Comasco
Orari: martedì - sabato 9:15 - 12:30 | 15:00 - 19:00
Lunedì 15:00 - 19:00
Domenica 9 novembre apertura straordinaria 10:00 - 12:30 | 15:00 - 19:00
Inaugurazione:
Sabato 8 novembre, h. 18:00, P.za Italia, Olgiate Comasco
Ingresso gratuito
Info:
info@galleria-galp.it
+39 031944063 - WhatsApp +39 3311166643
COMUNICATO STAMPA
Un dialogo tra pittura e scultura, tra memoria e futuro, tra materia e spirito. Nostalgia della bellezza è la nuova mostra dedicata a Gabriele Buratti ed Elias Naman, due artisti che, attraverso linguaggi diversi e sensibilità personali, condividono una stessa missione: restituire alla bellezza un ruolo etico e universale.
Una mostra che invita alla consapevolezza
Nelle tavole di Buratti, realizzate su legni di recupero, la natura appare come presenza sacra e ferita, capace però di riemergere e reclamare il proprio spazio. Alci, cervi e rapaci osservano metropoli immobili, immerse in atmosfere sospese: simboli di un equilibrio spezzato, ma anche della possibilità di rinascita. L’artista milanese porta avanti da anni un impegno attivo per la tutela ambientale, trasformando la materia del vissuto – il legno segnato, vissuto, imperfetto – in superficie pittorica che accoglie e racconta le crepe del nostro tempo.
Naman, di origini siriane e formazione accademica a Carrara, lavora il marmo esclusivamente con scalpello e martello, recuperando frammenti di scarto e dandogli loro dignità di opera. Le sue sculture, levigate e vive, evocano la perfezione classica per poi frantumarla, invitando lo spettatore a interrogarsi sulle fragilità contemporanee. Frammenti che non nascondono la ferita, ma la custodiscono come luogo di verità: una bellezza che non teme la vulnerabilità, anzi la celebra come spazio di umanità.
“Perché solo la bellezza, alla fine, quella della natura che dobbiamo reimparare a rispettare e quella incontaminata del nostro corpo in armonia col mondo, sarà in grado di medicare le ferite e di farci più forti e consapevoli.” Così Alessandra Redaelli conclude il suo testo critico, con un invito a guardarci intorno riconoscendo la bellezza di ciò che ci circonda e che spesso diamo per scontato.
Nostalgia della bellezza non è solo una mostra, ma un invito a recuperare un senso di appartenenza: alla terra, al tempo, alle nostre radici. Buratti e Naman ci conducono verso una riflessione urgente, restituendo all’arte il compito di risvegliare coscienza e desiderio di cura. La nostalgia che attraversa i loro lavori non è rimpianto, ma promessa: la possibilità di tornare a guardare il mondo con rispetto, gratitudine e stupore.
L’inaugurazione: un’esperienza immersiva
Grazie alla collaborazione con Riboldi Abita, showroom di interior design, l’allestimento diventa percorso sensoriale: un ambiente costruito per accogliere lo spettatore e accompagnarlo in un viaggio tra materia naturale, luce e volumi, dove le opere respirano in dialogo con lo spazio.
Durante la serata inaugurale, il pubblico potrà assistere a una live performance di Elias Naman, che scolpirà dal vivo un blocco di marmo utilizzando solo martello e scalpello: un ritorno alle origini del gesto artistico, un atto meditativo e fisico che rivela la pazienza e la forza del fare manuale.
A seguire, un buffet tematico curato dal ristorante Rosso di Sera, dedicato alla semplicità degli ingredienti e alla qualità delle materie prime: un tributo ai valori della mostra, dove bellezza e bontà coincidono in un’idea di essenzialità consapevole.
GABRIELE BURATTI (BUGA) - CENNI BIOGRAFICI
Buga nasce a Milano l'8 agosto 1964.
Dall'infanzia osserva il padre e il nonno, gioiellieri maestri dell'artigianato milanese, nel trattare la materia. Dopo il liceo artistico si laurea al Politecnico in Architettura del Paesaggio. Si interessa ai caratteri fisici, antropici, storici e strutturali del territorio che influenzerà profondamente la sua opera di pittura, scultura e fotografia. Conosce Piero Fornasetti e realizza numerosi disegni per lui. A trent’anni conosce Remo Brindisi ed espone al suo Museo Alternativo al Lido di Spina. Quest’ultimo fu molto importante per la sua poetica grazie al suggerimento: Buratti fa tesoro di questo insegnamento: la sua è un’arte tanto espressiva, concettuale e originale quanto diretta. Espone in Europa e America e in Oriente. A differenza del passato oggi l'uomo con la sua tecnologia domina la Natura, spesso la deturpa, per questo nel 2013 costituisce “Artists for Rhino” con Marco Ferra per unire il lavoro degli artisti a cause ambientali. Attualmente collabora con diverse gallerie d'arte italiane ed estere.
Dal linguaggio rupestre a quello delle macchine, la semiologia, ha fatto un salto che allontana l'uomo dal mistero del sacro. Se gli uomini delle caverne inventarono il primo linguaggio per esigenze tribali-sacrali, quello odierno dei codici (a barre) è il simbolo della prevaricazione dalle leggi di mercato su quelle dell'etica. A differenza del passato, oggi, l’uomo domina la natura con la sua prepotente tecnologia e così spesso la deturpa. Nella pittura di “Buga” si percepisce un monito sul rischio che stiamo correndo sulla strada della globalizzazione planetaria. Le immagini delle metropoli con il loro skyline di grattacieli indicano la fine della diversità architettonica determinando una condizione in cui l’uomo sembra assente… Gli animali sono il paradigma di una logica tutt’altro che ambientalista. E’ questa la tematica di cui si è sempre occupato BUGA: osservare quali comportamenti e accadimenti siano connotati dall'istinto animale e quali il risultato di una cognizione civile e consapevole.
ELIAS NAMAN - CENNI BIOGRAFICI
Elias Naman nasce a Yabroud (Siria) nel 1980.
Laureato presso la facoltà di Belle Arti di Damasco, nel 2003 giunge in Italia e si iscrive all’Accademia di Carrara, dove nel 2009 consegue la laurea quadriennale e nel 2011 la specializzazione in scultura con il massimo dei voti. Predilige da sempre lo stile figurativo e lavora il marmo esclusivamente a mano, senza l’aiuto di macchinari, esattamente come Michelangelo oltre cinquecento anni fa. Il suo metodo di esecuzione ripercorre la tradizione e la classicità: egli lavora partendo dal blocco di marmo senza l’intermediazione di un modello o di disegni. Elias collabora stabilmente con diverse galleria d’arte in Italia e in diversi paesi europei, consolidando una presenza nel panorama contemporaneo internazionale. E’ il primo artista contemporaneo ad aver realizzato e installato una scultura in Vaticano, presso la Pontificia Università Lateranense, su commissione ufficiale della Chiesa. L’opera raffigura Sant’Efrem il Siro.
Per Elias Naman il marmo è una sostanza viva e sensibile. Una voce da ascoltare e trasferire nell’anima, per coniugare lo spirito della classicità alle più profonde pulsioni emozionali. Infatti, sia che egli incida e plasmi il bianco statuario di Carrara o il grigio Bardiglio, escono dalle sue mani voluttà sinfoniche che coniugano lo spirito della classicità alle pulsioni emozionali suscitate dallo stato di grazia di ogni tempo. La sua è veramente una “attività eroica” dal momento che egli non teme ancora oggi di sollecitare col suo gesto collaudate memorie di antichi panneggi, salvo poi rivolgere il seguito del racconto non alla concretezza di una figura da rappresentare, ma alla nostalgica fuga di un sogno da inseguire nel corso di un’ evoluzione aerea che idealmente prosegue al di là dell’opera.
GALLERIA GALP
www.galleria-galp.it
Fondata nel 1984 a Olgiate Comasco da Mauro Colombo e Paola Catelli, la Galleria GALP è un punto di riferimento per l’arte contemporanea. Pioniera dell’e-commerce d’arte in Italia, ha ampliato la sua attività con una nuova sede a Cernobbio nel 2024, grazie all’ingresso nel team di Erika Dalpedri. Con un focus sull’arte italiana contemporanea, GALP promuove mostre, eventi e collaborazioni internazionali, rendendo l’arte accessibile e fruibile in contesti sempre più ampi.
Per info:
info@galleria-galp.it
+39 031944063 - WhatsApp +39 3311166643
08
novembre 2025
Nostalgia della bellezza
Dall'otto al 22 novembre 2025
arte contemporanea
Location
Galleria GALP
Olgiate Comasco, Piazza Italia, (CO)
Olgiate Comasco, Piazza Italia, (CO)
Orario di apertura
Orari: Lunedì 15:00 - 19:00 | Martedì - sabato 9:15 - 12:30 | 15:00 - 19:00
Domenica 9 novembre apertura straordinaria 10:00 - 12:30 | 15:00 - 19:00
Vernissage
8 Novembre 2025, ore 18:00
Sito web
Autore
Curatore
Allestimento
Produzione organizzazione





