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Oltre. In viaggio con cercatori, fuggitivi, pellegrini
Viaggiare è il simbolo dell’insopprimibile desiderio dell’uomo di trovare il senso, di superare se stesso, di vivere pienamente – fermarsi significa spegnere il cuore –: questo sarà visivamente raccontato nella prossima mostra di Illegio, attraverso un percorso suggestivo e raffinato per la rarità delle iconografie e per la profondità e l’attualità dei temi, presentati in oltre quaranta dipinti su tela e su tavola, suddivisi in cinque sezioni tematiche, provenienti da 30 collezioni pubbliche e private italiane ed europee (Austria, Francia, Svezia, Slovenia, Spagna, UK).
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Da Lorenzo Monaco a Botticelli, dai Bassano a Francesco Guarino, da Bruegel a ordaens: partire e vagare, tra Bibbia e letteratura, in cinque secoli d’arte.
Esci e vai. Nella storia biblica inizia così – con una parola netta rivolta ad Abramo – l’avventura della fede: il primo nomade, Abele il giusto, era stato ucciso; un nuovo giusto riprende il viaggio interrotto.
Dio traccia, da quel momento, cammini fra terre d’esilio e terre promesse, indica sentieri d’alte vette e rotte di rive lontane.
Perché chi vuole vivere deve partire. Fermarsi, invece, è spegnere il cuore, volgersi indietro è mutarsi in statua di sale. Mentre la grazia sorprende sulla strada, precede in Galilea.
Del viaggio dell’anima si scriveva già, da tempo.
A carpire il senso del mondo, infatti, le pagine antiche sospinsero oltre ogni confine fuggiaschi, eroi e innamorati, cantando di Enea, d’Ulisse, di Orfeo e dei loro viaggi di passioni inquiete, che bramano un bene assente e hanno l’ambizione di sapere, di una casa, della rivincita sulla morte.
Del viaggio dell’anima si scriverà ancora, nel tempo.
Per secoli s’è scritto di uomini che si son fatti pellegrini in terra per mendicare frammenti di cielo, o pellegrini in cielo per medicare frammenti di cuore, fino a Dante.
Così, quando per una selva oscura la diritta via s’era smarrita, se n’apre un’altra ben oltre la vita, che riporta a uscire a riveder le stelle.
La mostra «Oltre. In viaggio con cercatori, fuggitivi, pellegrini» ripercorre Bibbia, mitologia greca e latina, letteratura cristiana medioevale e Divina Commedia, per raccontare con colpi di scena d’arte la storia sacra del viaggiare umano, attraverso un percorso suggestivo e raffinato di quarantacinque dipinti dal Quattrocento al Novecento, provenienti da trenta collezioni d’Europa.
Basterebbe studiare l’universale convenire alla grotta di Cristo, in mezzo a un deserto surreale, dipinto da Botticelli in un’arcana Adorazione dei Magi.
Basterebbe salpare con l’assembramento di spensierati e disperati dipinti da Jacob Jordaens sul barcone che porta la sacra Famiglia in salvo.
La mostra di Illegio fa rivivere quei viaggi, attuali per mille motivi, e la loro fatica necessaria per ritrovare il cuore.
Esci e vai. Nella storia biblica inizia così – con una parola netta rivolta ad Abramo – l’avventura della fede: il primo nomade, Abele il giusto, era stato ucciso; un nuovo giusto riprende il viaggio interrotto.
Dio traccia, da quel momento, cammini fra terre d’esilio e terre promesse, indica sentieri d’alte vette e rotte di rive lontane.
Perché chi vuole vivere deve partire. Fermarsi, invece, è spegnere il cuore, volgersi indietro è mutarsi in statua di sale. Mentre la grazia sorprende sulla strada, precede in Galilea.
Del viaggio dell’anima si scriveva già, da tempo.
A carpire il senso del mondo, infatti, le pagine antiche sospinsero oltre ogni confine fuggiaschi, eroi e innamorati, cantando di Enea, d’Ulisse, di Orfeo e dei loro viaggi di passioni inquiete, che bramano un bene assente e hanno l’ambizione di sapere, di una casa, della rivincita sulla morte.
Del viaggio dell’anima si scriverà ancora, nel tempo.
Per secoli s’è scritto di uomini che si son fatti pellegrini in terra per mendicare frammenti di cielo, o pellegrini in cielo per medicare frammenti di cuore, fino a Dante.
Così, quando per una selva oscura la diritta via s’era smarrita, se n’apre un’altra ben oltre la vita, che riporta a uscire a riveder le stelle.
La mostra «Oltre. In viaggio con cercatori, fuggitivi, pellegrini» ripercorre Bibbia, mitologia greca e latina, letteratura cristiana medioevale e Divina Commedia, per raccontare con colpi di scena d’arte la storia sacra del viaggiare umano, attraverso un percorso suggestivo e raffinato di quarantacinque dipinti dal Quattrocento al Novecento, provenienti da trenta collezioni d’Europa.
Basterebbe studiare l’universale convenire alla grotta di Cristo, in mezzo a un deserto surreale, dipinto da Botticelli in un’arcana Adorazione dei Magi.
Basterebbe salpare con l’assembramento di spensierati e disperati dipinti da Jacob Jordaens sul barcone che porta la sacra Famiglia in salvo.
La mostra di Illegio fa rivivere quei viaggi, attuali per mille motivi, e la loro fatica necessaria per ritrovare il cuore.
22
maggio 2016
Oltre. In viaggio con cercatori, fuggitivi, pellegrini
Dal 22 maggio al 09 ottobre 2016
arte antica
arte moderna
arte moderna
Location
CASA DELLE ESPOSIZIONI
Illegio, Via Carso, 1, (UD)
Illegio, Via Carso, 1, (UD)
Biglietti
Intero 10 €
Offerta Famiglia:
intero ogni genitore (anche singolo), gratis i figli minorenni.
Ridotto 7 €
studenti 18-25 anni; oltre 65 anni; gruppi
di almeno 20 persone; possessori della FVG Card; soci Touring Club; religiosi e religiose; visitatori del Museo Carnico “M. Gortani”; disabili.
Ridotto 5 €
scolaresche e ragazzi fino a 18 anni.
Gratis
sotto i 6 anni, giornalisti, accompagnatori dei disabili.