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Opera con vista
Il Museo Diocesano e Capitolare di Terni ospita dal 6 al 16 Giugno la mostra d’arte contemporanea
“Opera con vista”, svolta con il patrocinio del Comune con interventi di Stefania Pieralice, Daniele Radini
Tedeschi, Anselm Jappe
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nel seicentesco palazzo del Seminario, a Terni, non solo icone sacre provenienti dai depositi del
Capitolo, conservate nel Museo Diocesano e Capitolare diretto da Don Claudio Bosi bensì anche- dal 6
al 16 Giugno- lavori di arte contemporanea esposti nella mostra “Opera con vista”, a cura di Stefania
Pieralice. Una iniziativa di respiro internazionale che vede la presenza di autori provenienti da tutto il
mondo: Italia, Germania, Canada, Messico, Brasile, Paesi Bassi, Russia, Austria, Repubblica del Sudan,
Belgio, Polonia, Cina. Circa cinquanta gli artisti chiamati a raccontare, riprendendo le parole della
curatrice: “un percorso oltre i confini, non tracciati da mappe o progetti urbani; in questi luoghi di
immaginazione accade sempre l’impensabile, nulla è riconoscibile o realmente esistente.” Questo il
presupposto dell’esposizione che, tuttavia, non trascura come l’arte richiami il concetto di “farmaco”
nel suo duplice significato sia di «medicina» che di “veleno” come osserva in catalogo Anselm Jappe,
docente di Estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, perché: “Se l’arte vuole curare, deve ferire
prima. Altrimenti, la pace nell’anima che può portare sarebbe ingannevole, falsamente armonizzante.”
All’inaugurazione sarà presente Daniele Radini Tedeschi, curatore di otto edizioni alla Biennale di
Venezia Arte per alcuni stati latinoamericani, nonché critico d’arte per il programma culturale di Rai1
“Applausi”, secondo cui, nell’introduzione in catalogo: “Coloro che intervengono oggi nella cultura o
nelle arti somigliano molto a quei santi medici altomedievali chiamati anàrgiri, i quali operavano per
sola vocazione, senza un tornaconto. Perché ungere gli infermi è un po’ come curarne l’anima con la
sacra bellezza”. Tra gli autori partecipanti anche il celebre artista multidisciplinare Jeremiah Chechik e
l’astrattista Remo Carradori a cui verrà dedicato un approfondimento personale.
LAVORI DI
Sabrina Aureli, Marco Bettocchi, Roberto Bedani, Andrea Boldrini, Eva Breitfuss, Anna Maria
Calamandrei Santi, Franco Carletti, Remo Carradori, Luca Cecioni, Anna Ceppi, Jeremiah Chechik,
Fernando M. Diaz, Henrique Diogo, DRO (Ornella De Rosa), Ludovica Emme, Cor Fafiani, Renata
Figueiredo, Antonio Franchi, Carlo Frisardi, Vincenzo Galluzzo, Sergio Gandossi, Maria Ginzburg,
Rosangela Giusti, Marco Grechi, ADGART (Antonello Diodato Guardigli), Monika Hartl, Dr. Shangal
Hassan, Richard Janssens, Saverio Magno, Piero Masia, Annalinda Maso, CFM (Christoph Felix Maier),
Agnieszka Mazek, Alessandro Medori (Alessandro Meddi), Anna Montanaro, Silvia Nencioni, Pawel
Opalinski, Elisabetta Pienti, Antonio Pilato, Ilaria Racca, Heinz Schattner, Maurizio Setti, Mayada Shibir,
Chan Suk On, Claudio Verganti, Mario Viezzoli, Alessandra Vinotto, NATI (Anastasia Yanchuk)
Capitolo, conservate nel Museo Diocesano e Capitolare diretto da Don Claudio Bosi bensì anche- dal 6
al 16 Giugno- lavori di arte contemporanea esposti nella mostra “Opera con vista”, a cura di Stefania
Pieralice. Una iniziativa di respiro internazionale che vede la presenza di autori provenienti da tutto il
mondo: Italia, Germania, Canada, Messico, Brasile, Paesi Bassi, Russia, Austria, Repubblica del Sudan,
Belgio, Polonia, Cina. Circa cinquanta gli artisti chiamati a raccontare, riprendendo le parole della
curatrice: “un percorso oltre i confini, non tracciati da mappe o progetti urbani; in questi luoghi di
immaginazione accade sempre l’impensabile, nulla è riconoscibile o realmente esistente.” Questo il
presupposto dell’esposizione che, tuttavia, non trascura come l’arte richiami il concetto di “farmaco”
nel suo duplice significato sia di «medicina» che di “veleno” come osserva in catalogo Anselm Jappe,
docente di Estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, perché: “Se l’arte vuole curare, deve ferire
prima. Altrimenti, la pace nell’anima che può portare sarebbe ingannevole, falsamente armonizzante.”
All’inaugurazione sarà presente Daniele Radini Tedeschi, curatore di otto edizioni alla Biennale di
Venezia Arte per alcuni stati latinoamericani, nonché critico d’arte per il programma culturale di Rai1
“Applausi”, secondo cui, nell’introduzione in catalogo: “Coloro che intervengono oggi nella cultura o
nelle arti somigliano molto a quei santi medici altomedievali chiamati anàrgiri, i quali operavano per
sola vocazione, senza un tornaconto. Perché ungere gli infermi è un po’ come curarne l’anima con la
sacra bellezza”. Tra gli autori partecipanti anche il celebre artista multidisciplinare Jeremiah Chechik e
l’astrattista Remo Carradori a cui verrà dedicato un approfondimento personale.
LAVORI DI
Sabrina Aureli, Marco Bettocchi, Roberto Bedani, Andrea Boldrini, Eva Breitfuss, Anna Maria
Calamandrei Santi, Franco Carletti, Remo Carradori, Luca Cecioni, Anna Ceppi, Jeremiah Chechik,
Fernando M. Diaz, Henrique Diogo, DRO (Ornella De Rosa), Ludovica Emme, Cor Fafiani, Renata
Figueiredo, Antonio Franchi, Carlo Frisardi, Vincenzo Galluzzo, Sergio Gandossi, Maria Ginzburg,
Rosangela Giusti, Marco Grechi, ADGART (Antonello Diodato Guardigli), Monika Hartl, Dr. Shangal
Hassan, Richard Janssens, Saverio Magno, Piero Masia, Annalinda Maso, CFM (Christoph Felix Maier),
Agnieszka Mazek, Alessandro Medori (Alessandro Meddi), Anna Montanaro, Silvia Nencioni, Pawel
Opalinski, Elisabetta Pienti, Antonio Pilato, Ilaria Racca, Heinz Schattner, Maurizio Setti, Mayada Shibir,
Chan Suk On, Claudio Verganti, Mario Viezzoli, Alessandra Vinotto, NATI (Anastasia Yanchuk)
05
giugno 2025
Opera con vista
Dal 05 giugno al 05 luglio 2025
arte contemporanea
Location
Ecampus Roma
Roma, Via Matera, (RM)
Roma, Via Matera, (RM)
Orario di apertura
Apertura mostra dal 6 al 16 Giugno; presentazione sabato 7 Giugno ore 16.30
Vernissage
5 Giugno 2025, 18:30
Autore







