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Ottavio Mangiarini – On paper
La Melograno Art Gallery presenta On Paper di Ottavio Mangiarini. Le opere su carta sono pagine del suo percorso mentale, segni essenziali che catturano pensieri ed emozioni quotidiane, invitando a rallentare e riscoprire una dimensione intima e contemplativa.
Comunicato stampa
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OTTAVIO MANGIARINI on paper
2 - 8 ottobre 2025
Vernissage: sabato 4 ottobre ore 18
Melograno Art Gallery – Livorno
"La carta rappresenta per me una dimensione fisica del flusso dei pensieri, dove fissare col segno grafico una cosa effimera. Con la carta negli anni ho creato un rapporto intimo dove racconto le mie sensazioni del vissuto quotidiano, come una sorta di preghiera rivolta al mondo.
Molto spesso si tende a derubricare, incasellare le opere d'arte su carta come schizzi, bozze per opere dipinte o installazioni di varia natura e abitualmente questo è vero, ma per me l'opera su carta è un lavoro definito e definitivo, proprio perché grazie all'immediatezza del medium si può prestare ad un interpretazione sincera e senza fronzoli e può divenire anche "un frame" di un percorso mentale, come la pagina di una storia, come insegna il filosofo Bergson.
Una delle chiavi del mio modus operandi è la serialità, ovvero indago su uno stesso soggetto più volte fino a farlo mio, dove la trasformazione data nel percorso definisce il concetto di opera stessa: anche la vita è fatta di piccoli cambiamenti quotidiani involontari che ci portano a compiere scelte e decisioni grandi.
Il mondo di oggi va velocissimo, non lascia il tempo alla riflessione e anche i rapporti umani vengono continuamente riscritti per essere sempre più immediati e dissociativi. In un mondo dove tutto viene definito "smart" si stanno effettivamente perdendo il senso delle parole e dei contenuti e questo è un atto tremendamente rischioso, perché il nostro pensiero è sempre più guidato e indirizzato da altri soggetti. In quest' epoca di venti di guerra, di terribili fatti "normalizzati", dobbiamo ritrovare la dimensione intima e introspettiva, nella quale mi ritrovo quando lavoro su carta."
Ottavio Mangiarini
Ottavio Mangiarini (Brescia, 1990) si è formato al Liceo Artistico e successivamente all’Accademia di Brera, dove ha approfondito Teoria e pratica della Terapeutica Artistica. Fin dagli esordi ha sviluppato una ricerca personale che lo ha portato a collaborare con gallerie in Italia e all’estero, prendendo parte a mostre e progetti di rilievo.
La sua produzione pittorica si distingue per un linguaggio essenziale e rigoroso, frutto di una progressiva messa a fuoco del proprio lessico formale. Lontano da ogni riduzione del dato iconico, Mangiarini esplora invece le zone più sensibili e intime dell’immaginario, dando vita a un codice pittorico che si apre a una lettura universale.
Le sue opere si sviluppano in serie, ciascuna delle quali approfondisce un tema attraverso decine o centinaia di variazioni. Dai Carnet di viaggio ai Busti, fino al Diario ornitologico, l’artista mette alla prova la forza della ripetizione e della declinazione formale. In alcune serie è la figura umana a dominare, indagata nei suoi tratti essenziali e resa icona di un’esperienza condivisa. In altre, come nel Diario ornitologico, il protagonista è un semplice uccello stilizzato, sempre uguale a se stesso, che diventa pretesto per un gioco cromatico raffinato: ampie campiture di colore uniforme si confrontano e si scontrano, creando contrasti vibranti e inattese armonie.
Questo metodo gli consente di attraversare i linguaggi visivi mantenendo una coerenza interna forte, che unisce rigore compositivo e libertà espressiva. Ogni opera si offre come una tappa di un percorso più ampio, in cui variazione e costanza convivono, trasformando la pittura in un’esperienza di memoria e di scoperta continua.
Maria Teresa Majoli, settembre 2025
2 - 8 ottobre 2025
Vernissage: sabato 4 ottobre ore 18
Melograno Art Gallery – Livorno
"La carta rappresenta per me una dimensione fisica del flusso dei pensieri, dove fissare col segno grafico una cosa effimera. Con la carta negli anni ho creato un rapporto intimo dove racconto le mie sensazioni del vissuto quotidiano, come una sorta di preghiera rivolta al mondo.
Molto spesso si tende a derubricare, incasellare le opere d'arte su carta come schizzi, bozze per opere dipinte o installazioni di varia natura e abitualmente questo è vero, ma per me l'opera su carta è un lavoro definito e definitivo, proprio perché grazie all'immediatezza del medium si può prestare ad un interpretazione sincera e senza fronzoli e può divenire anche "un frame" di un percorso mentale, come la pagina di una storia, come insegna il filosofo Bergson.
Una delle chiavi del mio modus operandi è la serialità, ovvero indago su uno stesso soggetto più volte fino a farlo mio, dove la trasformazione data nel percorso definisce il concetto di opera stessa: anche la vita è fatta di piccoli cambiamenti quotidiani involontari che ci portano a compiere scelte e decisioni grandi.
Il mondo di oggi va velocissimo, non lascia il tempo alla riflessione e anche i rapporti umani vengono continuamente riscritti per essere sempre più immediati e dissociativi. In un mondo dove tutto viene definito "smart" si stanno effettivamente perdendo il senso delle parole e dei contenuti e questo è un atto tremendamente rischioso, perché il nostro pensiero è sempre più guidato e indirizzato da altri soggetti. In quest' epoca di venti di guerra, di terribili fatti "normalizzati", dobbiamo ritrovare la dimensione intima e introspettiva, nella quale mi ritrovo quando lavoro su carta."
Ottavio Mangiarini
Ottavio Mangiarini (Brescia, 1990) si è formato al Liceo Artistico e successivamente all’Accademia di Brera, dove ha approfondito Teoria e pratica della Terapeutica Artistica. Fin dagli esordi ha sviluppato una ricerca personale che lo ha portato a collaborare con gallerie in Italia e all’estero, prendendo parte a mostre e progetti di rilievo.
La sua produzione pittorica si distingue per un linguaggio essenziale e rigoroso, frutto di una progressiva messa a fuoco del proprio lessico formale. Lontano da ogni riduzione del dato iconico, Mangiarini esplora invece le zone più sensibili e intime dell’immaginario, dando vita a un codice pittorico che si apre a una lettura universale.
Le sue opere si sviluppano in serie, ciascuna delle quali approfondisce un tema attraverso decine o centinaia di variazioni. Dai Carnet di viaggio ai Busti, fino al Diario ornitologico, l’artista mette alla prova la forza della ripetizione e della declinazione formale. In alcune serie è la figura umana a dominare, indagata nei suoi tratti essenziali e resa icona di un’esperienza condivisa. In altre, come nel Diario ornitologico, il protagonista è un semplice uccello stilizzato, sempre uguale a se stesso, che diventa pretesto per un gioco cromatico raffinato: ampie campiture di colore uniforme si confrontano e si scontrano, creando contrasti vibranti e inattese armonie.
Questo metodo gli consente di attraversare i linguaggi visivi mantenendo una coerenza interna forte, che unisce rigore compositivo e libertà espressiva. Ogni opera si offre come una tappa di un percorso più ampio, in cui variazione e costanza convivono, trasformando la pittura in un’esperienza di memoria e di scoperta continua.
Maria Teresa Majoli, settembre 2025
02
ottobre 2025
Ottavio Mangiarini – On paper
Dal 02 all'otto ottobre 2025
arte contemporanea
Location
Melograno Art Gallery
Livorno, Via Giovanni Marradi, 66, (LI)
Livorno, Via Giovanni Marradi, 66, (LI)
Orario di apertura
10/12.30 - 16/20
Domenica e festivi 10/12.30 - 17/20
Chiusi il lunedì mattina
Vernissage
4 Ottobre 2025, ore 18
Sito web
Autore
Curatore




