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Paola Campanella – Soglie del silenzio
La visione di Paola Campanella non si limita alla superficie del reale: i luoghi — interni, scorci urbani, angoli familiari — sono rappresentati con un’introspezione tale da sembrare portare con sé un’eco interiore, un tempo rallentato
Comunicato stampa
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Paola Campanella è una pittrice la cui arte seduce per la quiete profonda e il senso di sospensione che pervade ogni sua opera. La sua visione non si limita alla superficie del reale: i luoghi — interni, scorci urbani, angoli familiari — sono rappresentati con un’introspezione tale da sembrare portare con sé un’eco interiore, un tempo rallentato.
Dopo aver approfondito varie forme artistiche, si avvicina alla poesia visiva nei primi anni '60. Affinata la tecnica, lavorando per alcuni anni nel campo del design e della pubblicità, riprende la pittura intorno al 1975, indirizzandosi verso un iperrealismo “magrittiano”. Oggetti domestici, tavole, porte con le loro ombre sono i suoi soggetti preferiti. Le linee e il contrasto dei grigi chiari e dei bianchi creano inganni ottici. La tecnica, giocata sulle monocromie, conferisce una visione metafisica della realtà circostante, attraverso la rappresentazione della comune dimensione domestica.
È proprio questa tensione tra realtà e astrazione a rendere la sua pittura così affascinante. Anche quando i luoghi sono riconoscibili, non si limitano a riprodurre una scena: diventano simboli, spazi mentali, pause contemplative. I suoi paesaggi e interni non sono semplici rappresentazioni decorative, ma presenze sospese che suggeriscono una dimensione metafisica.
È naturale pensare a Edward Hopper di fronte ai suoi dipinti: come lui, Campanella sa dipingere il silenzio. Tuttavia, il paragone non la riduce — la sua cifra è distinta e originale. Se Hopper racconta storie di solitudine urbana, lei evoca stati d’animo interiori con una sensibilità più complessa.
La sua ricerca, fine e misurata, esplora l’equilibrio tra vuoto e presenza, rigore compositivo e delicatezza emotiva. Le sue opere sono esposte in gallerie pubbliche e private, anche al di fuori dell’Italia, e la sua poetica ha un respiro internazionale.
In definitiva, Paola Campanella è un’artista capace di rendere poetico un paesaggio in meditazione visiva. La sua pittura suggerisce più di quanto mostri: invita lo spettatore a rallentare, ad ascoltare il silenzio e a cogliere l’ombra sottile di un pensiero che si nasconde dietro forme e spazi apparentemente semplici. In un mondo frenetico, la sua arte è una pausa luminosa, sospesa e intima.
Dopo aver approfondito varie forme artistiche, si avvicina alla poesia visiva nei primi anni '60. Affinata la tecnica, lavorando per alcuni anni nel campo del design e della pubblicità, riprende la pittura intorno al 1975, indirizzandosi verso un iperrealismo “magrittiano”. Oggetti domestici, tavole, porte con le loro ombre sono i suoi soggetti preferiti. Le linee e il contrasto dei grigi chiari e dei bianchi creano inganni ottici. La tecnica, giocata sulle monocromie, conferisce una visione metafisica della realtà circostante, attraverso la rappresentazione della comune dimensione domestica.
È proprio questa tensione tra realtà e astrazione a rendere la sua pittura così affascinante. Anche quando i luoghi sono riconoscibili, non si limitano a riprodurre una scena: diventano simboli, spazi mentali, pause contemplative. I suoi paesaggi e interni non sono semplici rappresentazioni decorative, ma presenze sospese che suggeriscono una dimensione metafisica.
È naturale pensare a Edward Hopper di fronte ai suoi dipinti: come lui, Campanella sa dipingere il silenzio. Tuttavia, il paragone non la riduce — la sua cifra è distinta e originale. Se Hopper racconta storie di solitudine urbana, lei evoca stati d’animo interiori con una sensibilità più complessa.
La sua ricerca, fine e misurata, esplora l’equilibrio tra vuoto e presenza, rigore compositivo e delicatezza emotiva. Le sue opere sono esposte in gallerie pubbliche e private, anche al di fuori dell’Italia, e la sua poetica ha un respiro internazionale.
In definitiva, Paola Campanella è un’artista capace di rendere poetico un paesaggio in meditazione visiva. La sua pittura suggerisce più di quanto mostri: invita lo spettatore a rallentare, ad ascoltare il silenzio e a cogliere l’ombra sottile di un pensiero che si nasconde dietro forme e spazi apparentemente semplici. In un mondo frenetico, la sua arte è una pausa luminosa, sospesa e intima.
22
novembre 2025
Paola Campanella – Soglie del silenzio
Dal 22 novembre al 06 dicembre 2025
arte contemporanea
Location
SATURA – PALAZZO STELLA
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì 9:30–13:00/15:00–19:00, il sabato 15:00–19:00
Vernissage
22 Novembre 2025, ore 17:00
Sito web
Autore
Curatore






