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Paola Risoli / Jelena Vasiljev
Gagliardi Art System è lieta di presentare Fifty days, il nuovo progetto dell’artista serba Jelena Vasiljev e Bidonville, nuovo progetto dell’artista Paola Risoli.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Gagliardi Art System è lieta di presentare Fifty days, il nuovo progetto dell’artista serba Jelena Vasiljev. L’artista propone, in questa occasione, un work in progress che si sviluppa durante tutti i cinquanta giorni della mostra e termina solo alla fine.
Si tratta di un lavoro realizzato attraverso una lunga sequenza di disegni interconnessi gli uni agli altri; lavoro che per la sua intensità e durata temporale ha un carattere di vera e propria performance e si articola come una installazione ambientale che coinvolgerà gli spazi della galleria.
All’inizio l’allestimento sarà costituito solo dalla presenza del disegno matrice (drawing matrix), dai tracciati delineati con cordino delle posizioni sui muri dei disegni da realizzare e da un mucchio di fogli bianchi adagiati a terra.
Il procedimento operativo consiste nella creazione di un disegno, che verrà poi fotocopiato per diventare la base del successivo disegno, e così via, determinando una progressiva stratificazione. Ogni strato permette lo sviluppo del disegno stesso la cui configurazione si trasforma, nei vari fogli, attraverso interventi di segni, colori, inserti di collage e cambiamenti di formato.
Il tema scelto è quello degli uccelli, rappresentati nelle più svariate posizioni e situazioni. L’artista li definisce “canti disegnati”, dal momento che si è ispirata a diverse poesie, tra cui le narrazioni sui corvi degli indiani d’America. Il risultato sarà un’ installazione aerea e “volante” in stretta sintonia con il tema messo in scena.
Tutta l’azione performativa sarà filmata e diventerà il materiale per la realizzazione di un video.
Jelena Vasiljev (1976, Zrenjanin - Serbia) vive e lavora a Milano.
Mostre personali: 2009: Wolfsspur (a cura di E. Bernasconi) Foundation Hans-Trudel-Haus, Baden – CH;
2008: HIC SUNT LUPI, Franco Riccardo Arti Visive, Napoli; Of three friendly warnings, this is the third one (a cura di F. Poli) Gagliardi Art System, Torino; ESSENDO COSI’ I LUPI … (a cura di A. Cossu, F. Fiorella) Palazzo Libera, Villa Lagarina – Rovereto; Discomfort at the Performance (a cura di T. Melih Gorgün, F. Murtaza) The Contemporary Arts Centre Siemens Sanat, Istanbul; 2006: Pensavo di essere un lupo (a cura di F. Poli), Gagliardi Art System, Torino; 2005: Essendo così i lupi / i più difficili da cacciare / come saranno gli uomini (a cura di M. Brunelli), MACRO – Ex Mattatoio, Roma; 2004: Go East! (a cura di F. Poli), Gagliardi Art System, Torino (con M. Strukelj e M. Gemisheva); 2003: Essendo così i lupi…(a cura di S. Pirovano), 10.2! Dieci.Due!, Milano; Spazio di Serbia e Montenegro, Galleria del Consolato di Serbia e Montenegro, Milano (intervento poetico di Matija Bećković). Mostre collettive selezionate: 2009: Qui é Altrove, Castelbasso, Teramo; 2008: Nothing But Sculpture (a cura di F. Poli), XIII Biennale Internazionale, Carrara; Mladi zrenjaninski umetnici, a cura di S. Lambić Fenjčev, Savremena Galerija, Zrenjanin, Serbia; 2007: Premio Internazionale Giovane Scultura, Fondazione Francesco Messina, Materima – Casalbeltrame, Novara; Milano DOC Festival, festival internazionale di film documentari d’arte, architettura, cinema, teatro, impresa, musica e danza, 1° edizione, Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo Da Vinci, Milano; 2006: Mediterraneo Contemporaneo (a cura di A. d’Avossa), Castello Aragonese, Taranto; In Sede. Farsi Spazio 2006 (a cura di F. Poli), Divisione Servizi Culturali, Torino; Premio Razzano per Giovani Artisti 2006, Rocca dei Rettori, Benevento; GAP - Giovani Artisti Pugliesi 2006 (a cura di L. De Venere, M. Di Tursi, A. Marino), Sala Murat, Bari; Natura: Morte e Resurrezione. 24 artisti internazionali verso una ecologia della mente, mostra a cura di M. Vescovo, Borgo Storico Seghetti Panichi, Castel di Lama (Ascoli Piceno); 2005: XL –pittura italiana e internazionale di grande formato. (a cura di L. Beatrice, M. Sciaccaluga), mostra nell’ambito della fiera Art(verona 2005, Verona, Altri Fantasmi (a cura di L. Carcano, N. Mangione), Galleria In Arco, Galleria Ermanno Tedeschi, Gagliardi Art System, Torino; Forme a Venire. Premio David di Michelangelo (a cura di B. Corà), Galleria d’Accademia, Accademia di Belle Arti, Firenze; SERRONE Biennale Giovani 2005 (a cura di E. Krumm, A. Montrasio), Serrone di Villa Reale, Monza (selezionata da L. Beatrice); DEFRAG Derive Plastiche (a cura di I. Quaroni, N. Mangione), Fabbrica del Vapore, Milano.
COMUNICATO STAMPA
Bidonville
Paola Risoli
testo critico di Vittorio Falletti
Inaugurazione giovedì 11 febbraio 2010 ore 18.00 ¬– 21.00
12 febbraio – 3 aprile 2010
Gagliardi Art System, Torino
Corso Vittorio Emanuele II, 90
Tel. +39.011.19700031_Fax. +39.011.19700032
www.gasart.it_gallery@gasart.it
Ma - Sa: ore 15.00 - 20.00
Gagliardi Art System è lieta di presentare Bidonville, nuovo progetto dell’artista Paola Risoli.
Bindonville è la città dei bidoni: sette bidoni in ferro da 200 litri - 7 come le 7 Sorelle - contenenti un tempo gasolio, oli combustibili, lubrificanti, petrolio, si ergono nella penombra del site-specific. Ciascuno ha una storia alle spalle fatta di ammaccature, graffi, morsure di ruggine, colate nere di olio combusto sul metallo; sopra alcuni, ancora leggibili, le sigle in codice e i nomi dei liquidi custoditi. Aggirandosi tra queste insolite “colonne” se ne scoprono le aperture, che rivelano, all’interno di essi, un mondo: angoli di abitazioni o di isolati urbani, accesi da luci e ombre. L’artista vi ha dato forma secondo la tecnica originale, messa a punto a partire dagli anni Novanta, degli Interiors: ricostruzioni miniaturizzate di interni vissuti, di sapore cinematografico, che raccontano storie e sensazioni attraverso l’uso di materiali poveri e lampadine.
I bidoni sono inoltre scarto, rifiuto. Risoli li recupera, sporchi di grasso, gasolio, ruggine, in depositi di ferraglia o in centri di raccolta differenziata dei rifiuti. Comincia quindi un lungo lavoro di pulizia, nel quale le suggestioni della cavità nuda del fusto con le sue pareti di ferro contribuiscono a figurare nella mente dell’artista il particolare contenuto, il mood di ogni interno.
La scelta dei barili serve poi la poetica dei contrasti, connaturata all’artista: riempiti di storie e sensazioni attraverso una costruzione attenta, vivono nel contrasto tra un fuori grezzo, crudo, fatto di duro ferro, respingente e un dentro minuto, quasi delicato, che attrae, invita ad entrare nel calore delle luci, a sprofondarsi in ambienti (cucine, monolocali, studi …) in cui le cose raccontano le persone. Il progetto acquisisce respiro e complessità ulteriori nella sperimentazione multimediale: accanto al blocco dei bidoni, cinque grandi stampe fotografiche indagano e ripropongono in modo differente gli spazi. L‘obiettivo fotografico inquadra porzioni dell’interno dei bidoni, penetrandone l’ambiente intimo. Ne nascono immagini dai contrasti esasperati tra luci ed ombre, del tutto autonome rispetto al lavoro in 3 D, nelle quali si palesa la prossimità al linguaggio cinematografico nel modo tutto personale dell’artista di restituire il reale e l’immaginario.
All’obiettivo della fotocamera si aggiungono quelli di quattro web-cam, inserite in uno dei barili, in luoghi d’osservazione impossibili da raggiungere all’occhio umano. Come le micro-telecamere della sorveglianza, poste ad altezze e angolature particolari, le webcam propongono un punto di vista nuovo, insolito, talvolta forzato e spaesante. Sui monitor le immagini digitali - complici il filtro e la distanza creati dalla bassa risoluzione - restituiscono una bidonville “altra”, dentro la quale il visitatore può “muoversi” grazie ad un software che permette di selezionare le inquadrature sullo schermo. Le webcam, solitamente usate in unione al volto e alla parola per comunicare con l’esterno, indagano qui l’assenza di visi e di suoni di un mondo interno.
Paola Risoli (1969, Milano) vive e lavora a Ivrea.
Mostre personali selezionate: 2009: Interiora, Galleria Shazar, S. Agata de’ Goti (BN); 2007: Fotogrammi, Special project, Gagliardi Art System, Torino; 2006: Insight, Galleria Maria Cilena, Milano; 2005: Esterni Interni, Galleria Peccolo, Livorno; 2004: In limine, Zaion Arte contemporanea, Biella; Giochi di luce – Play onlight, Galleria Shazar, S. Agata de’ Goti (BN). Mostre collettive selezionate: 2009: Romantic, Galleria Marconi Cupra Marittima (AP); 2008: Storytellers 7 artisti/ 7racconti, Gagliardi Art System, Torino; 2007: Museo-Shop Temporaneo d’Arte contemporanea ARTour-o ,Galleria Shazar - ZhenningRoad, Mo Gan Shan Road, Shangai; 2006: ManifesTO – Torino contemporanea, Piazza Vittorio Veneto, Torino; V Biennale d’Arte Postumia giovani “Camerae Pictae”, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Gazoldo degli Ippoliti (MN); BAM Biennale d’Arte moderna e contemporanea del Piemonte (a cura di E. Di Mauro), Villa Giulia, Verbania; 2005: ManifesTO – Torino contemporanea, Piazza San Carlo, Torino; Collezione Permanente Museo d’Arte Urbana (a cura di E. Di Mauro), Quartiere Campidoglio, Torino; La contemporaneità evocata: nuova pittura in Italia, Fusion Art Gallery, Torino; Rifiuto riusato ad arte (a cura di R. Peccolo), Area Imprintig, Roè Vociano (BS); 2004: XII° MostraMercato Nazionale d’arte contemporanea, Galleria Giampiero Biasutti, Montichiari (Bs); Raccolti e differenziati, Galleria Maria Cilena, Milano; 2002: Quotidiana 2002 (a cura di S. Schiavon, G. Bartorelli), Musei Civici Al Santo, Padova; 2000: BIG Torino 2000 – Prima biennale arte emergente, Spazio off, Torino.
Si tratta di un lavoro realizzato attraverso una lunga sequenza di disegni interconnessi gli uni agli altri; lavoro che per la sua intensità e durata temporale ha un carattere di vera e propria performance e si articola come una installazione ambientale che coinvolgerà gli spazi della galleria.
All’inizio l’allestimento sarà costituito solo dalla presenza del disegno matrice (drawing matrix), dai tracciati delineati con cordino delle posizioni sui muri dei disegni da realizzare e da un mucchio di fogli bianchi adagiati a terra.
Il procedimento operativo consiste nella creazione di un disegno, che verrà poi fotocopiato per diventare la base del successivo disegno, e così via, determinando una progressiva stratificazione. Ogni strato permette lo sviluppo del disegno stesso la cui configurazione si trasforma, nei vari fogli, attraverso interventi di segni, colori, inserti di collage e cambiamenti di formato.
Il tema scelto è quello degli uccelli, rappresentati nelle più svariate posizioni e situazioni. L’artista li definisce “canti disegnati”, dal momento che si è ispirata a diverse poesie, tra cui le narrazioni sui corvi degli indiani d’America. Il risultato sarà un’ installazione aerea e “volante” in stretta sintonia con il tema messo in scena.
Tutta l’azione performativa sarà filmata e diventerà il materiale per la realizzazione di un video.
Jelena Vasiljev (1976, Zrenjanin - Serbia) vive e lavora a Milano.
Mostre personali: 2009: Wolfsspur (a cura di E. Bernasconi) Foundation Hans-Trudel-Haus, Baden – CH;
2008: HIC SUNT LUPI, Franco Riccardo Arti Visive, Napoli; Of three friendly warnings, this is the third one (a cura di F. Poli) Gagliardi Art System, Torino; ESSENDO COSI’ I LUPI … (a cura di A. Cossu, F. Fiorella) Palazzo Libera, Villa Lagarina – Rovereto; Discomfort at the Performance (a cura di T. Melih Gorgün, F. Murtaza) The Contemporary Arts Centre Siemens Sanat, Istanbul; 2006: Pensavo di essere un lupo (a cura di F. Poli), Gagliardi Art System, Torino; 2005: Essendo così i lupi / i più difficili da cacciare / come saranno gli uomini (a cura di M. Brunelli), MACRO – Ex Mattatoio, Roma; 2004: Go East! (a cura di F. Poli), Gagliardi Art System, Torino (con M. Strukelj e M. Gemisheva); 2003: Essendo così i lupi…(a cura di S. Pirovano), 10.2! Dieci.Due!, Milano; Spazio di Serbia e Montenegro, Galleria del Consolato di Serbia e Montenegro, Milano (intervento poetico di Matija Bećković). Mostre collettive selezionate: 2009: Qui é Altrove, Castelbasso, Teramo; 2008: Nothing But Sculpture (a cura di F. Poli), XIII Biennale Internazionale, Carrara; Mladi zrenjaninski umetnici, a cura di S. Lambić Fenjčev, Savremena Galerija, Zrenjanin, Serbia; 2007: Premio Internazionale Giovane Scultura, Fondazione Francesco Messina, Materima – Casalbeltrame, Novara; Milano DOC Festival, festival internazionale di film documentari d’arte, architettura, cinema, teatro, impresa, musica e danza, 1° edizione, Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo Da Vinci, Milano; 2006: Mediterraneo Contemporaneo (a cura di A. d’Avossa), Castello Aragonese, Taranto; In Sede. Farsi Spazio 2006 (a cura di F. Poli), Divisione Servizi Culturali, Torino; Premio Razzano per Giovani Artisti 2006, Rocca dei Rettori, Benevento; GAP - Giovani Artisti Pugliesi 2006 (a cura di L. De Venere, M. Di Tursi, A. Marino), Sala Murat, Bari; Natura: Morte e Resurrezione. 24 artisti internazionali verso una ecologia della mente, mostra a cura di M. Vescovo, Borgo Storico Seghetti Panichi, Castel di Lama (Ascoli Piceno); 2005: XL –pittura italiana e internazionale di grande formato. (a cura di L. Beatrice, M. Sciaccaluga), mostra nell’ambito della fiera Art(verona 2005, Verona, Altri Fantasmi (a cura di L. Carcano, N. Mangione), Galleria In Arco, Galleria Ermanno Tedeschi, Gagliardi Art System, Torino; Forme a Venire. Premio David di Michelangelo (a cura di B. Corà), Galleria d’Accademia, Accademia di Belle Arti, Firenze; SERRONE Biennale Giovani 2005 (a cura di E. Krumm, A. Montrasio), Serrone di Villa Reale, Monza (selezionata da L. Beatrice); DEFRAG Derive Plastiche (a cura di I. Quaroni, N. Mangione), Fabbrica del Vapore, Milano.
COMUNICATO STAMPA
Bidonville
Paola Risoli
testo critico di Vittorio Falletti
Inaugurazione giovedì 11 febbraio 2010 ore 18.00 ¬– 21.00
12 febbraio – 3 aprile 2010
Gagliardi Art System, Torino
Corso Vittorio Emanuele II, 90
Tel. +39.011.19700031_Fax. +39.011.19700032
www.gasart.it_gallery@gasart.it
Ma - Sa: ore 15.00 - 20.00
Gagliardi Art System è lieta di presentare Bidonville, nuovo progetto dell’artista Paola Risoli.
Bindonville è la città dei bidoni: sette bidoni in ferro da 200 litri - 7 come le 7 Sorelle - contenenti un tempo gasolio, oli combustibili, lubrificanti, petrolio, si ergono nella penombra del site-specific. Ciascuno ha una storia alle spalle fatta di ammaccature, graffi, morsure di ruggine, colate nere di olio combusto sul metallo; sopra alcuni, ancora leggibili, le sigle in codice e i nomi dei liquidi custoditi. Aggirandosi tra queste insolite “colonne” se ne scoprono le aperture, che rivelano, all’interno di essi, un mondo: angoli di abitazioni o di isolati urbani, accesi da luci e ombre. L’artista vi ha dato forma secondo la tecnica originale, messa a punto a partire dagli anni Novanta, degli Interiors: ricostruzioni miniaturizzate di interni vissuti, di sapore cinematografico, che raccontano storie e sensazioni attraverso l’uso di materiali poveri e lampadine.
I bidoni sono inoltre scarto, rifiuto. Risoli li recupera, sporchi di grasso, gasolio, ruggine, in depositi di ferraglia o in centri di raccolta differenziata dei rifiuti. Comincia quindi un lungo lavoro di pulizia, nel quale le suggestioni della cavità nuda del fusto con le sue pareti di ferro contribuiscono a figurare nella mente dell’artista il particolare contenuto, il mood di ogni interno.
La scelta dei barili serve poi la poetica dei contrasti, connaturata all’artista: riempiti di storie e sensazioni attraverso una costruzione attenta, vivono nel contrasto tra un fuori grezzo, crudo, fatto di duro ferro, respingente e un dentro minuto, quasi delicato, che attrae, invita ad entrare nel calore delle luci, a sprofondarsi in ambienti (cucine, monolocali, studi …) in cui le cose raccontano le persone. Il progetto acquisisce respiro e complessità ulteriori nella sperimentazione multimediale: accanto al blocco dei bidoni, cinque grandi stampe fotografiche indagano e ripropongono in modo differente gli spazi. L‘obiettivo fotografico inquadra porzioni dell’interno dei bidoni, penetrandone l’ambiente intimo. Ne nascono immagini dai contrasti esasperati tra luci ed ombre, del tutto autonome rispetto al lavoro in 3 D, nelle quali si palesa la prossimità al linguaggio cinematografico nel modo tutto personale dell’artista di restituire il reale e l’immaginario.
All’obiettivo della fotocamera si aggiungono quelli di quattro web-cam, inserite in uno dei barili, in luoghi d’osservazione impossibili da raggiungere all’occhio umano. Come le micro-telecamere della sorveglianza, poste ad altezze e angolature particolari, le webcam propongono un punto di vista nuovo, insolito, talvolta forzato e spaesante. Sui monitor le immagini digitali - complici il filtro e la distanza creati dalla bassa risoluzione - restituiscono una bidonville “altra”, dentro la quale il visitatore può “muoversi” grazie ad un software che permette di selezionare le inquadrature sullo schermo. Le webcam, solitamente usate in unione al volto e alla parola per comunicare con l’esterno, indagano qui l’assenza di visi e di suoni di un mondo interno.
Paola Risoli (1969, Milano) vive e lavora a Ivrea.
Mostre personali selezionate: 2009: Interiora, Galleria Shazar, S. Agata de’ Goti (BN); 2007: Fotogrammi, Special project, Gagliardi Art System, Torino; 2006: Insight, Galleria Maria Cilena, Milano; 2005: Esterni Interni, Galleria Peccolo, Livorno; 2004: In limine, Zaion Arte contemporanea, Biella; Giochi di luce – Play onlight, Galleria Shazar, S. Agata de’ Goti (BN). Mostre collettive selezionate: 2009: Romantic, Galleria Marconi Cupra Marittima (AP); 2008: Storytellers 7 artisti/ 7racconti, Gagliardi Art System, Torino; 2007: Museo-Shop Temporaneo d’Arte contemporanea ARTour-o ,Galleria Shazar - ZhenningRoad, Mo Gan Shan Road, Shangai; 2006: ManifesTO – Torino contemporanea, Piazza Vittorio Veneto, Torino; V Biennale d’Arte Postumia giovani “Camerae Pictae”, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Gazoldo degli Ippoliti (MN); BAM Biennale d’Arte moderna e contemporanea del Piemonte (a cura di E. Di Mauro), Villa Giulia, Verbania; 2005: ManifesTO – Torino contemporanea, Piazza San Carlo, Torino; Collezione Permanente Museo d’Arte Urbana (a cura di E. Di Mauro), Quartiere Campidoglio, Torino; La contemporaneità evocata: nuova pittura in Italia, Fusion Art Gallery, Torino; Rifiuto riusato ad arte (a cura di R. Peccolo), Area Imprintig, Roè Vociano (BS); 2004: XII° MostraMercato Nazionale d’arte contemporanea, Galleria Giampiero Biasutti, Montichiari (Bs); Raccolti e differenziati, Galleria Maria Cilena, Milano; 2002: Quotidiana 2002 (a cura di S. Schiavon, G. Bartorelli), Musei Civici Al Santo, Padova; 2000: BIG Torino 2000 – Prima biennale arte emergente, Spazio off, Torino.
11
febbraio 2010
Paola Risoli / Jelena Vasiljev
Dall'undici febbraio al 03 aprile 2010
arte contemporanea
Location
GAS ART GALLERY
Torino, Via Cervino, 16, (Torino)
Torino, Via Cervino, 16, (Torino)
Orario di apertura
Ma - Sa: ore 15.00 -20.00
Vernissage
11 Febbraio 2010, ore 18.00 – 21.00
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